|

I loghi storpiati negli esports: FIFA e PES a confronto tra innovazione e fake d’autore

Avatar photo
6 Novembre 2021
Silenzia il telefono

PES e FIFA, come Nord e Sud per ogni bussola che si rispetti, sono stati il binomio imprescindibile di ogni videogiocatore appassionato di calcio degli ultimi 20 anni. 

Periodicamente, tra settembre e ottobre, ci siamo tutti trovati a dover rispondere ad un quanto mai complesso interrogativo: EA Sports o Konami? Chi merita fiducia? 

Gli anni passano per tutti, si sa, ma non per questi must.

Tra rebranding vari, loghi fantasiosi e piattaforme sempre più all’avanguardia, la sfida del secolo continua a imperversare tra gli scaffali dei negozi. 

Oggi andremo ad analizzare le principali novità dell’universo videoludico calcistico, soffermandoci sui rebranding e sugli interessanti spunti che la mancanza di licenze offre agli ideatori di loghi e non solo. 

Da PES a eFootball: cos’è cambiato?

Lionel Messi, testimonial di eFootball. Image credits: Konami

Ha fatto notizia il recente rebranding di Pro Evolution Soccer, diventato ora eFootball

Non si tratta del primo grande cambiamento del videogioco prodotto da Konami

Infatti, nel corso degli anni, si è passati da Goal Storm a Iss Pro, da Winning Eleven a PES e infine a eFootball. 

Certamente, l’ultima trasformazione ha fatto discutere più delle altre, perché era dal marzo 2001 che il videogioco giapponese manteneva lo stesso brand. 

La domande che tutti si pongono è cosa sia cambiato e quale sia il lascito del vecchio PES al nuovo che avanza, eFootball.

Il segmento in cui si inserisce il videogioco è lo stesso: un’alternativa hipster rispetto al ben più mainstream FIFA.

Una vera e propria bomba ha però scosso il mercato: eFootball è a tutti gli effetti un free-to-play, in stile Fortnite. 

Una novità assoluta per la categoria. 

Per il resto, parliamo sempre del solito vecchio PES. Poche licenze (e di questo parleremo tra poco), estetica un po’ cheap, al limite del fake e uno stile che per sei anni buoni, dal 2006 al 2012, è riuscito a sottrarre una buona fetta di mercato al colosso FIFA. 

Rebranding in vista anche per FIFA?

Logo attuale di FIFA. Image credits: EA Sports

Quasi per solidarietà con lo storico rivale nipponico, dopo aver annunciato i numeri da capogiro relativi alle vendite del nuovo FIFA 22, Electronic Arts, in un comunicato ufficiale, ha anticipato il possibile rebranding che potrebbe interessare il celebre videogioco dal prossimo anno. 

Non più FIFA ma EA SPORTS, una mossa che potrebbe rendere ancora più celebre il colosso statunitense, oppure far registrare un calo di vendite.

Ciò che è certo è che questo rebranding dipenderebbe specificamente dal miliardo di dollari chiesto dalla FIFA ogni quattro anni per concedere in licenza le sue proprietà.

Cifre considerevoli per licenze tutt’altro che alla portata. 

Quanto ci segui da 1 a Instagram?

Ogni giorno sui nostri social media pubblichiamo notizie esclusive che non puoi trovare sul sito. News, pills, stories e sondaggi per aiutarti a comprendere sempre meglio il mondo del marketing e della pubblicità! Ti basta scegliere a quale canale sei più affezionato e cliccare qui sotto.

Fare di necessità virtù: l’insegnamento di Konami

Questioni di licenze.. appunto. 

Questo tema ha interessato negli ultimi anni sia FIFA, orfana di alcuni club come Juventus, che soprattutto PES/eFootball, storicamente autore di loghi davvero fantasiosi. 

Parte del fascino del videogioco di Konami sono proprio i nomi e i loghi falsi delle squadre di cui la casa madre giapponese non possedeva i diritti commerciali. 

Per citare alcuni esempi, in PES 2002 era possibile disputare il superclassico d’Inghilterra Europort contro Aragon nell’infuocato Red Cauldron (per i profani, Liverpool – Manchester United ad Anfield).

Nel ben più moderno eFootball, a distanza di 19 anni dal videogioco sopracitato, le licenze ufficiali disponibili sono solo quelle di Juventus (assente da FIFA), Atalanta, Roma, Lazio e Napoli. 

Juventus e Piemonte Calcio (logo in FIFA) a confronto. Image credits: Konami

Di conseguenza, gli autori di Konami si sono come ogni anno seduti intorno ad un tavolo e, dopo un felice brainstorming, hanno rispolverato vecchi principi territoriali rinominando, per esempio, Inter e Milan rispettivamente Lombardia NA e Milano RN

Allo stesso modo per alcune leggende, sono stati utilizzati nomi storpiati come Malgani (Maradona), Palm (Pelè) e Lon Barron (Roberto Baggio). 

Fare di necessità virtù, storpiando nomi di squadre e leggende, ha paradossalmente contribuito a fidelizzare una community che si è, a suo modo, divertita a leggere questi nomi astrusi e a collegarli agli originali. 

I migliori loghi inventati: uno sguardo d’insieme

Se sui nomi il team Konami è stato, per così dire, rivedibile, sui loghi invece c’è da dire che è stato svolto un lavoro davvero interessante. 

eFootball infatti presenta una serie di loghi meritevoli di analisi, che vanno a compensare evidenti bug grafici, che hanno purtroppo segnato l’ascesa del videogioco free to play di quest’anno solare. 

Tra rivisitazioni in stile vintage, variatio delle celebri palette e design rococò, i loghi fake delle squadre non conoscono mezze misure: o sono completi disastri o sono spunti interessanti per eventuali rebranding, non solo per i creator professionali ma anche gli amatori che ora hanno la possibilità di far sentire la loro voce in materia di loghi grazie alla recente introduzione dei fan token. 

Iniziamo la nostra rassegna con i nuovi loghi di Milan e Inter, protagoniste di un attesissimo derby tra poco più di 24 ore. 

Milano RN, a tinte rossonere, con un cavaliere rampante pronto a partire all’assalto.. dello scudetto?

Logo ufficiale Milan confrontato con il logo in eFootball. Image credits: nssmag.com

 Lombardia NA, con tanto di Castello Sforzesco, poteva rivelarsi un’idea vincente per il rebranding nerazzurro avvenuto lo scorso aprile. Se solo fosse pervenuto sulla scrivania di Steven Zhang per tempo…

Logo ufficiale Inter confrontato con il logo in eFootball. Image credits: nssmag.com

Altri loghi interessantissimi, restando sempre all’interno del nostro campionato, sono certamente quelli di Torino e Udinese.

Provate ad immaginare una squadra chiamata Torino rappresentata da un leone. Un’idea interessante, per Carnevale, che manderebbe però su tutte le furie il Chelsea di Abramovic, il cui logo è praticamente un fac-simile di quello proposto per i granata.

Logo ufficiale Torino confrontato con il logo in eFootball. Image credits: nssmag.com

L’Udinese invece prende in prestito l’aquila Olimpia, sperando in un noleggio a buon mercato, e la mette a difesa di una tipica fortezza medievale.

Image credits: nssmag.com

Tra ironia e realtà, in una rivalità oltre ventennale in cui EA Sports sembra avere ormai la meglio, questo genere di contenuti, bizzarri, hipster e anticonformisti possono rivelarsi l’ancora di salvezza per una Konami che, da un punto di vista videoludico, naviga ormai in acque piuttosto pericolose.

Ci leggiamo presto! 

A cura di
Avatar photo
Gazzetta PRO