Jacques Séguéla: una carriera maiuscola iniziata con un giro del mondo in Citroën

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27 Luglio 2022
Il tempo di un caffè

Perché un giovane laureato in farmacia decide di partire per un giro del mondo in auto e in che modo questa idea gli apre le porte di una fortunata collaborazione con una casa automobilistica? E come fa questa stessa persona pochi anni dopo ad ottenere in prestito dal Presidente del proprio Paese una portaerei e un sottomarino nucleare? Ripercorriamo insieme la storia d’amore tra il pubblicitario Jacques Séguéla e Citroën!

Jacques Séguéla, classe 1934, è oggi riconosciuto – assieme ai colleghi d’oltreoceano – come uno dei padri della scienza della comunicazione pubblicitaria e vanta, tra i clienti seguiti negli anni aziende del calibro di Carrefour, Air France e Intel; non solo, ma durante la sua carriera è riuscito a coinvolgere nello sviluppo dei suoi lavori artisti come Salvador Dalì e Jaques Prévert, senza contare il suo impegno sul versante della pubblicità politica che porterà, ad esempio, alla nomina nel 1981 di François Mitterrand a Presidente della Repubblica Francese.

Ma com’è cominciata la carriera di Séguéla? È il 1958 quando Jacques, giovane laureato in farmacia, decide assieme all’amico Jean-Claude Baudot di partire per un viaggio, ma non uno qualsiasi: l’intenzione dei due giovani è quella di compiere un giro del mondo a bordo di una Citroën Due Cavalli, nota in francia con il nome Dodoche. I due hanno le idee chiare ma le tasche vuote così Séguéla, carico di spirito d’iniziativa, decide di scrivere direttamente alla casa automobilistica per ottenere in prestito una vettura per compiere l’impresa.

È lo stesso Direttore della Comunicazione di Citroën, Jacques Wolgensinger ad accoglierlo al quartier generale di Quai de Javel: pare che Wolgensinger, accompagnando Séguéla in una stanza colma di faldoni pieni di lettere, abbia detto al ragazzo:

Giovanotto, tutti questi faldoni sono pieni di lettere di persone che per varie ragioni ci chiedono una Due Cavalli in prestito o in regalo: se noi dovessimo produrre tutte le Due Cavalli per soddisfare queste richieste, non ne avremmo più da vendere. Quindi lei compri una Due Cavalli, faccia il suo giro del mondo, poi torni qui da me e ne riparliamo.

Séguéla non si perde d’animo e riesce ad acquistare per un buon prezzo una Dodouche usata, poi chiede ed ottiene la sponsorizzazione dell’impresa da parte di diverse aziende del settore automobilistico e finalmente  il 9 ottobre 1958 il viaggio ha inizio.

L’esperienza non è tutta rose e fiori: lo stesso Séguéla, nel libro resoconto della sua avventura “La terre en rond” (tradotto in italiano “Giro del mondo in Automobile”) ha dichiarato: “La nostra sola preoccupazione arrivando in una capitale non era certo quella di visitare i suoi capolavori, ma di trovare un lavoro che ci fornisse il denaro necessario per lasciarla al più presto”.

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Ad ogni modo, dopo aver attraversato 45 nazioni, percorrendo 120.000 kilometri di strada in un road trip della durata di 399 giorni, Jacques Séguéla e l’amico Baudot il 12 novembre 1959 riescono a concludere il loro giro del mondo, proprio a bordo del mezzo con cui avevano così fortemente desiderato intraprendere quell’avventura: Jacques Wolgensinger questa volta lo accoglie alla sede centrale di Citroën con tutti gli onori e anzi, è proprio insieme a Wolgensinger che Séguéla condurrà nei due anni successivi un secondo giro del mondo negli stabilimenti delle auto con i baffi per promuovere il manoscritto della sua impresa, “La terre en rond”. 

Image credits: IMDB.com

I destini di Jacques Séguéla e Citroën tornano più volte ad incrociarsi negli anni, ma è soltanto alla fine degli anni ‘70 che Séguéla, diventato nel frattempo co-fondatore dell’agenzia pubblicitaria RSGC (ora parte di Havas Group), torna a collaborare continuativamente con la casa automobilistica firmando alcune delle campagne pubblicitarie di maggior successo del marchio francese: non semplici veicoli, Séguéla crea réclame per diesel che spettinano, auto che rifanno la strada, arrivando addirittura a sponsorizzarle come demoni!

image credits: wineandthecity.it

Ma tra le tante trovate dell’autore de “La terre en rond”, con una pubblicità realizzata per Citroën il pubblicitario è riuscito a sorpassare il confine tra creatività e genio: in seguito all’elezione di François Mitterrand come Capo dello Stato – obiettivo raggiunto anche alla campagna pubblicitaria curata da Jacques – Séguéla si rivolge al neo eletto Presidente per chiedergli in una portaerei e un sottomarino atomico per realizzare uno spot per una nuova vettura, la VISA GTi.

Mitterrand, senza fare una piega, in debito per il buon esito della campagna politica sviluppata da Séguéla, pare si sia limitato a rispondergli “Li prenda, certo meglio per la pubblicità che per fare la guerra”.

La pubblicità è passata alla storia e resta uno degli esempi più conclamati della voglia di Séguéla di sorprendere sempre il pubblico con idee sbalorditive. Godetevi lo spettacolo nel video qui sotto:

Ci leggiamo presto!

Cover image credits: s-quive.com

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