Un rebranding può avere le infradito? Ce lo siamo chiesti e, francamente, abbiamo anche trovato una risposta.
Lo sappiamo, lo sappiamo bene… Il caldo vi assilla e non vedete l’ora di spegnere il PC e fiondarvi, finalmente, in spiaggia: non vediamo occasione migliore per rinfrescarsi con una ventata di nuovissimi e freschissimi (scusate il gioco di parole, non abbiamo resistito, ndr.) rebranding! Quali marchi avranno rivisto la propria brand identity durante il mese di luglio? Scopriamoli qui sotto.
Rebranding di BBC

Può un rebranding scatenare così tanto odio sulla rete? La risposta, ça va sans dire, è un grosso, grasso e sonoro sì.
BBC, storica emittente radio televisiva britannica, ha recentemente rivisto la propria brand identity partendo proprio dal logo, che mantiene sostanzialmente intatte le proprietà visive del precedente, se non per un cambio di font, ora più chiaro e moderno. Carino, semplice, minimale, impattante: un buon lavoro, se non fosse una brutta copia del precedente.
Quest’ultimo fatto, per nulla trascurabile, ha mandato su tutte le furie i contribuenti della Corona: BBC è un’organizzazione finanziata pubblicamente, un po’ come se fosse la nostra Rai per intenderci e l’operazione multimilionaria di rebranding, da mesi annunciata dai vertici dell’azienda, è stata difficile, molto difficile, da digerire per i poveri sudditi. Chissà come andrà a finire…
Rebranding di Huggies

Dopo l’incredibile successo al Super Bowl 2021, Huggies ritorna a fare parlare di sé presentando un rebranding in vista dell’estate.
Il nuovo logo, che mantiene inalterato lo schema colori del precedente, appare meno “giocoso”, come a testimoniare una vera e propria maturazione del brand, ormai leader mondiale nel settore dei prodotti per l’infanzia, anche se con una velata ironia. La prima delle due “G” appare ruotata e spostata rispetto al resto del logotipo, come da tradizione, ma in maniera più ordinata ed elegante rispetto a prima.
Un buon lavoro senza ombra di dubbio, ma nulla di nuovo né stupefacente.
Rebranding di MoVimento Cinque Stelle

Il 2021 è stato un anno di grandi, anzi, grandissimi sconvolgimenti nella scena politica italiana. Basti soltanto pensare al clamoroso “scambio di cattedra” tra i due professori di Palazzo Chigi, l’ex Premier Giuseppe Conte e il neo-premier Mario Draghi, entrambi con un passato (e un futuro? ndr.) tra i banchi di alcune delle più prestigiose Università italiane.
Chiuso il capitolo presidenza del consiglio, il M5S è stato letteralmente investito da un’ondata di cambiamento, tra parlamentari dimissionari e il delicato nodo del nuovo statuto da sciogliere e far approvare agli elettori. Dopo un lungo tira e molla tra Conte e Grillo, storico fondatore del movimento politico, ecco finalmente nascere il documento, frutto di un’intesa tra i due, e insieme a lui un nuovo logo.
Più spazio al rosso, mentre il logotipo rimane sostanzialmente invariato, e spunta una data, 2050: cosa significherà? Per ora non si sa molto, sfortunatamente. Muta, invece, il significato delle cinque stelle, che prima stavano a simboleggiare Acqua, Ambiente, Trasporti, Connettività, Sviluppo: “Le cinque stelle che costellano il nostro orizzonte e orientano la nostra azione sono i beni comuni, l’ecologia integrale, la giustizia sociale, l’innovazione tecnologica e l’economia eco-sociale di mercato”.
Niente di veramente nuovo, insomma, ma merita di essere inserito nella nostra rassegna mensile per ciò che verrà…
Rebranding di Visa

Con oltre 3,6 miliardi di carte emesse ogni anno, Visa è senza ombra di dubbio uno dei leader mondiali nel settore dei pagamenti elettronici. In un mondo in continuo sviluppo e sempre più contactless, complice certamente anche la pandemia, è normale comprendere il perché un fornitore di servizi digitali sia sempre alla rincorsa di quel wow factor che lo faccia emergere rispetto ai concorrenti.
Proprio a questo scopo, Visa ha collaborato con i designers di Mucho per dare una rinfrescata alla propria identità pensando innanzitutto al digital, com’è ovvio che sia. Il nuovo logo, decisamente più snello del precedente e con un gradiente di colori più chiaro e brillante, è stato disegnato con il preciso obiettivo di facilitarne la visualizzazione su apparecchi elettronici, ormai il principale touchpoint anche per un servizio così quotidiano per tutti noi come una carta di credito.
Il nuovo logotipo, insieme a un nuovo emblema che ricalca gli storici colori del brand, sono stati presentati durante la cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici di Tokyo, debuttando in concomitanza del lancio di una nuova campagna marketing globale che si concluderà nel corso del prossimo anno.
Un ottimo lavoro: semplificare in maniera così elegante e funzionale è un mestiere tutt’altro che semplice, che solo mani esperte potrebbero produrre.
Redesign di Campbell’s Soup

Le lattine di cibo in scatola più famose al mondo, rese indubbiamente celebri dall’eclettico Andy Warhol e di cui vi abbiamo parlato nella Rassegna del Pubblicitario della scorsa domenica, cambiano look per la prima volta in cinquantìanni e, detto sinceramente, sono più belle che mai.
Il nuovo design dell’etichetta, pulito e minimale, riprende in toto lo stile classico e intramontabile delle storiche lattine, pur ripulendolo di tutti gli elementi troppo “pesanti”, come le ombreggiature al di sotto delle scritte e un uso smodato del colore oro.
Pulito, semplice, elegante, minimale e senza tempo: un ottimo, ottimo lavoro.
Anche per questo mese il nostro viaggio alla scoperta dei migliori rebranding termina qui. Il fil rouge si conferma in linea con il trend minimale che abbiamo analizzato e saputo apprezzare negli ultimi mesi, seppur con una decisa battuta d’arresto, in termini di quantità di brand coinvolti, causata indubbiamente dal “periodo morto” estivo. Occhi puntati a settembre: questo autunno si preannuncia ricco sorprese, vista la crescente voglia di novità che c’è nell’aria.
Ci leggiamo presto!