Big tech, automotive e creative sono i settori di origine dei migliori rebranding del mese scorso: scopriamo chi ha rivisto la propria identità visiva nel corso di novembre.
Rebranding di TomTom


TomTom celebra il lancio della sua nuova piattaforma di mappatura, “TomTom Maps Platform”, con un nuovo logo e un design system totalmente rinnovato, in vista del suo 30esimo anniversario.
Il nuovo wordmark, ora più snello e totalmente in carattere minuscolo, riprende dal vecchio la forma delle lettere “m”, variando però totalmente il peso delle lettere “t”, ora più taglienti e slanciate. Il nuovo emblema della compagnia, che accompagna il wordmark nel logo esteso, è un pin (una puntina, ndr,) stilizzato, che a dirla tutta ricorda vagamente la forma di un tee da golf sovrastato da una pallina. Il pittogramma assume vita propria in alcune applicazioni specifiche, come decorazione sulle livree delle automobili aziendali o come placeholder sui biglietti da visita. La palette colori, composta da un’alternanza pressoché matematica di rosso e grigio scuro, risulta sostanzialmente invariata, se non per una leggera attenuazione di intensità per una più semplice lettura sui canali digitali.

Nel complesso un ottimo lavoro, interamente sviluppato in-house, che però non si concilia appieno con la comunicata purpose aziendale di “[…] rappresentare sia la tradizione che gli obiettivi del brand – ossia di sviluppare il sistema di mappe più intelligente del pianeta.”
Rebranding di Lancia


La storica casa automobilistica torinese ha presentato, in occasione del Lancia Design Day 2022, un nuovo logo e un rinnovato design system, oltre che offrire al pubblico una vista generale sul futuro del brand a partire dai modelli che vedranno luce tra il 2024 e il 2028. L’evento ha definitivamente sancito l’ingresso di Lancia nel mondo dei veicoli elettrici e definirà lo stile dell’intera gamma per i prossimi 100 anni, come riportato dal comunicato stampa del gruppo Stellantis.
Il nuovo logo di Lancia non abbandona gli storici elementi ricorrenti del brand, come la classica forma a scudo, l’immancabile lancia e l’elemento circolare di sfondo che ricorda vagamente un volante di guida. Il nuovo lettering si presenta più snello e futuristico, con una spaziatura più ampia per dare maggiore respiro al logotipo, anche se incastonato all’interno di un elemento rettangolare a sfondo, chiaro riferimento alla “bandiera” che decorava il logo Lancia negli anni d’oro del rally. A completare l’opera, una bordatura argento talvolta tridimensionale, in netto contrasto con le più recenti tendenze verso l’estrema semplificazione grafica. Farà il suo debutto a partire dal 2024, verosimilmente sulla prima Lancia Ypsilon full electric della storia.


Il design system è stato rinominato Lancia Pu+Ra, un vero e proprio omaggio al glorioso passato della casa automobilistica, in grado però di restituirci un deciso sguardo sul futuro del settore automotive e sulle linee guida che regolano rigidamente i futuri design Lancia. Uno sguardo anche alla sostenibilità, grazie all’utilizzo sempre più frequente di materiali riciclati ed ecologici nella fabbricazione delle autovetture. Il sistema stilistico è stato presentato attraverso un manifesto tridimensionale, la Lancia Pu+Ra Zero, una scultura a grandezza naturale che riprende le forme dei modelli più famosi della casa torinese, proiettandole in un futuro indefinito e senza confini di spazio e tempo.
Un lavoro eccellente, definito dalla stessa casa come progressive classic, che speriamo possa ridare lustro a un marchio storico del panorama automobilistico mondiale, certamente marchiato a fuoco nel cuore di tutti gli appassionati di motori, che ha recentemente purtroppo perso di appeal e di prestigio.
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Rebranding di David


L’agenzia del gruppo Ogilvy, rinominata proprio in onore del suo storico fondatore David Ogilvy, ha celebrato il suo decimo anniversario presentando un rebranding totale della sua identità visiva, partendo proprio dal logo.

Il nuovo logo mette al centro le persone, cuore e anima delle sei sedi dell’agenzia sparse per il mondo, inserendo la silhouette di ciascuno degli oltre 300 dipendenti all’interno dell’emblema in sostituzione, nelle occasioni non istituzionali, proprio della figura di David Ogilvy e della sua iconica pipa. Il wordmark si presenta più robusto e l’alternanza di bianco e nero nel logo restituisce un’immagine di estrema eleganza.
Un ottimo lavoro, soprattutto dal punto di vista della filosofia e dell’etica lavorativa, interamente disegnato internamente dai designer della sede di Madrid. Molto bello!
Restyling di Alpitour World


Alpitour World, corporate istituzionale di Alpitour, ha presentato un nuovo logo in vista della chiusura dell’anno fiscale 2022, chiuso con risultati già in linea con quelli del 2019.
Il nuovo logo espande le forme del gabbiano, storico simbolo del gruppo, unendo le ali stilizzate a ricreare una forma di infinito, a comunicare il costante e incessante movimento che caratterizza il gruppo da ben 75 anni. Il wordmark si presenta ora spostato al di sotto dell’emblema e riporta le due parole unite, distinte però dal diverso peso del font utilizzato. Questo debutto rappresenta l’inizio di una nuova era per la compagnia, sempre più proiettata verso un futuro sempre più green e sostenibile, sancito anche da una rinnovata narrativa corporate: “Siamo il viaggio che vogliamo vedere nel mondo.”
Un buon lavoro nel complesso, che rispetta l’identità visiva del brand e la evolve verso un nuovo piano comunicativo.
Nuova divisa degli Atlanta Hawks

Gli Atlanta Hawks, franchigia NBA in cui ha militato anche l’azzurro Danilo Gallinari, ha presentato la “City Edition” della propria maglia di gioco, rispettando l’abitudine NBA di presentare almeno un’edizione della propria divisa dedicata alla città di provenienza.
Il tema che accompagna il terzo kit di gioco è l’albero di pesco e le sue tonalità tenui tra l’arancione e il giallo, e si chiamerà “Peach Tree”.
Un caso curioso: il -non- rebranding di KIA
Vi abbiamo parlato ormai qualche mese fa del rebranding di KIA, colosso coreano dell’automotive. Bene, pare che lo stile del nuovo logo abbia confuso parecchio i consumatori americani, tanto che Google avrebbe registrato una media di 30mila ricerche mensili per la query “KN Car”.
Il logo, infatti, a primo impatto ricorderebbe le lettere “KN” disegnate da un unico tratto e, di certo, l’estrema differenza con il precedente pittogramma non aiuta affatto la memorabilità. Un rebranding fallimentare? I dati di vendita risultano in generale aumento nel 2021, anno del rebranding, rispetto al 2020, ma certamente gli eventi pandemici hanno influito pesantemente sul mercato automotive. Dal punto di vista della brand identity, però, potrebbe configurarsi una vera e propria catastrofe.
Nonostante i pochi lavori, dal punto di vista numerico, il mese di novembre si è dimostrato all’altezza dei precedenti a livello qualitativo. Rivisitazioni visive nel pieno rispetto del proprio heritage e una generale inversione di tendenza rispetto al minimalismo grafico. Stiamo per assistere a un cambio di passo? Probabilmente no, ma mai dire mai.
Ci leggiamo presto!
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