Il Festival della Canzone Italiana sta per iniziare con una nuova, già molto discussa, edizione. Un aspetto però non cambia mai: Sanremo resta tra le più ghiotte occasioni per i brand che bramano visibilità, e cogliamo un minimo comune denominatore tra i main sponsor. Ognuno a modo suo sembra molto interessato alla responsabilità sociale d’impresa e intende usare la kermesse per mostrarlo.
Certo, da un po’ di tempo fare pubblicità non è più a senso unico: i brand beneficiano della visibilità del Festival, ma a sua volta il Festival è responsabile della scelta dei suoi sponsor.
Siamo lontani da un semplice accordo per la sola visibilità, si tratta infatti dell’unione di realtà e canali comuni per diffondere un messaggio condiviso. Ecco perché viene riposta grande attenzione alle attività e alla brand mission di chi ambisce alla posizione di sponsor o partner di un evento.
Rivolgiamo il nostro sguardo ai tre sponsor che già hanno collaborato con Sanremo in passato (Plenitude, Costa Crociere e Suzuki) e capiamo che tipo di visione accomuna gli sponsor, dipinta con toni nostalgici che richiamano gli anni ’90.

Credits: Quotidiano Nazionale
I partner storici della manifestazione
Plenitude: Eni ritorna a Sanremo con la sua “versione” green
Plenitude è la società italiana appartenente a Eni S.p.A. che presidia il mercato con un modello di business che coinvolge la produzione da rinnovabili, la vendita di servizi energetici e un’ampia rete di punti di ricarica per veicoli elettrici.
In sintesi, una Società Benefit che cerca di ottenere un impatto positivo sulle persone, le comunità e l’ambiente e si inquadra nel più ampio impegno di Eni volto a creare valore attraverso la transizione energetica e l’azzeramento di emissioni nette di CO2 entro il 2040.
Ma c’è di più: il Gruppo Eni ha acquisito da novembre 2021 la società BeCharge, costruendo una tra le più importanti infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici in Italia. Si può quindi affermare che, nelle sue diverse forme, Eni contribuisca allo sviluppo e alla crescita della mobilità elettrica, attraverso un sistema innovativo, affidabile ed accessibile.
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Costa Crociere: navigazione attenta a salvaguardare il territorio
Costa Crociere, il secondo partner di Sanremo, si definisce un’ambasciatrice dei valori italiani nel mondo, sposandosi con la realtà di Sanremo, che rappresenta il Bel Paese in tutto il globo.
Nel brand Costa, infatti, l’innovazione e la sostenibilità hanno avuto negli ultimi anni un ruolo fondamentale. Una delle vie attraverso cui questi valori sono stati sviluppati è l’arte: salvaguardando l’artigianato artistico attraverso un’apposita fondazione, prevenendo la dispersione delle capacità dei maestri artigiani.
Un’altra via è la selezione degli allestimenti a bordo delle navi della compagnia: vengono scelti prodotti che possono essere riutilizzati anziché dismessi. Infine, un impegno verso l’ambiente viene dimostrato da Costa nella fondazione di Guardiani della Costa: un progetto di educazione ambientale dedicato alle scuole italiane.

Andando più a fondo del progetto, Costa Crociere Foundation vuole trasmettere e sviluppare i valori dell’azienda gestendo questioni ambientali di interesse collettivo, focalizzate anche sulla lotta contro ogni genere di disagio e discriminazione sociale.
Suzuki: un Comitato Ambientale interno all’azienda
Eccoci arrivati al terzo grande partner di Sanremo. Entriamo in campo automotive con Suzuki Italia che, per celebrare il 10° anno di partnership con il Festival, ha organizzato cinque grandi performance prezzo il Suzuki Stage in Piazza Colombo.
Questo spazio performativo si inserisce nel format “#TraPalcoeCittà”, lanciato nel 2020 da Rai Pubblicità per introdurre un Festival diffuso e coinvolgere i vari spot di Sanremo.
E per quanto riguarda la sostenibilità? Anche Suzuki rientra tra le aziende che già da tempo hanno creato al proprio interno un “Comitato Ambientale”. Istituito nell’aprile 2001, il Comitato è il massimo organo decisionale nel sistema di gestione ambientale.
Infine, tra gli obiettivi corporate dichiarati da Suzuki si trova il mantenimento di mari puliti e sani: dal 2011 il brand guida la campagna globale “Clean-up the World” per ripulire il pianeta e migliorare ambiente marino.
All’attivo si contano più di 8.000 partecipanti, portando l’iniziativa ad essere riconosciuta dal Ministero dell’Ambiente giapponese.
I nuovi partner del 2023
Dopo aver dato uno sguardo al filo che lega i sostenitori storici del Festival di Sanremo al tema della sostenibilità, spostiamoci sulle realtà che iniziano quest’anno la collaborazione con la kermesse.
DYSON, Haircare partner 2023
Dyson, il marchio che almeno una volta nella vita abbiamo desiderato, fosse per l’aspirapolvere potente o per il miracoloso asciugacapelli, si pone come mission anche il miglioramento dell’assistenza medica. Capiamo meglio come.
Per dieci anni, la James Dyson Foundation ha sostenuto il progresso delle cure mediche presso i Royal United Hospitals Bath (RUH), contribuendo con quasi 5 milioni di sterline sotto forma di donazioni all’ospedale dal 2010. Questo lavoro ha sostenuto lo sviluppo di strutture per la cura pionieristica del cancro neonatale per il sud-ovest dell’Inghilterra.
VeraLab, Skincare partner 2023
VeraLab, il brand lanciato dall’imprenditrice e personaggio noto sui social come “Estetista Cinica”, sceglie per il packaging dei suoi prodotti vasi e flaconi realizzati con materie prime rinnovabili, derivati da fonti vegetali come la canna da zucchero.
Sul sito si può leggere il certificato di imballaggio sostenibile nel 2021, con commento dell’imprenditrice: “Quello di VeraLab è un impegno. Una promessa per le persone e per il pianeta”. Infatti, i clienti che riconsegnano negli store di Milano e Roma i prodotti terminati con il flacone in plastica hanno diritto a ricevere una piccola ricompensa.
Ma non solo, VeraLab partecipa in quanto Skincare partner anche in virtù del proprio messaggio “We wish you to be yourself” ovvero “Ti auguriamo di essere te stesso/a”, rivisitazione del “sentirsi bene nella propria pelle”, messaggio già lanciato in occasione di Natale con il grande albero in Piazza Duomo a Milano.

Credits: MilanoToday
E il rischio greenwashing
Vi abbiamo già parlato in un articolo del periocolo greenwashing, ovvero l’adozione strumentale di un sistema valoriale (nel caso del greenwashing la salvaguardia dell’ambiente) al fine di ottenere più successo e più vendite.
Durante il 2021 la presenza di Plenitude tra gli sponsor di Sanremo aveva a tal proposito scatenato la rabbia di Greenpeace, che sosteneva lo slogan: “Basta pubblicità da aziende inquinanti”, avvenimento ripetutosi anche al Festival di Cannes.
Il greenwashing è un’accusa che negli ultimi anni è stata rivolta a tanti brand e aziende che si sono dimostrati attenti all’ambiente, ma è sempre necessario un vero approfondimento per fare una cernita.
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In materia Corporate Social Responsibility (ovvero la Responsabilità Sociale delle Aziende) viene sempre spiegato ai CEO e imprenditori che basare il proprio business su etica e creazione di valore condiviso è un vantaggio anche per loro stessi.
Dopo questa doverosa premessa, per distinguere le aziende realmente intenzionate a guarire l’ecosistema dalle altre, bisogna andare a scavare tra la longevità delle attività green promosse e, come prova del nove, il loro peso a livello di bilancio.

Non ci resta che attendere per scoprire le sorprese – sul fronte artistico – che questa edizione ci riserverà. E le scopriremo insieme, perché martedì 7 febbraio Gazzetta seguirà l’evento molto da vicino!