Wild Africa Fund è una nuova no-profit nata per sostenere e proteggere la fauna dell’Africa. Il suo primo spot è toccante e ci mostra gli animali a rischio di estinzione come fragili palloncini che potrebbero esplodere da un momento all’altro
Il 19 marzo è stata la giornata nazionale dedicata alle specie a rischio d’estinzione. L’occasione è stata colta da Wild Africa Fund per lanciare la sua prima campagna volta a sensibilizzare le persone sul tema del bracconaggio e della caccia illegale. Problema che affligge l’Africa più che altri continenti ma che in generale è presente in tutto il mondo. Sono ben 700 le specie a rischio di estinzione nel mondo a causa di questa pratica. È dunque necessario intervenire, e la comunicazione gioca un ruolo fondamentale nel sensibilizzare le persone. Proprio questo è l’obiettivo dell’organizzazione.
“Once They’re Gone, They’re Gone”, lo spot emozionale di World Africa Fund
“Once They’re Gone, They’re Gone” è il nome e il claim dell’ultima campagna di World Africa Fund. Un messaggio chiaro e diretto, con il quale il fondo, approdato da poco nel settore, ha voluto segnare la giornata nazionale dedicata alle specie a rischio d’estinzione. Un’“irriverenza” che ci vuole far ragionare su una questione alla quale spesso non viene dato il giusto peso: il bracconaggio e la caccia illegale. Una volta che sono andati, sono andati, si riferisce a specie di animali che popolano l’Africa e che rischiano seriamente di scomparire nel giro di poco tempo a causa di queste pratiche.
I protagonisti sono quelle specie animali, che, più di altre, sono vittima di cacciatori e bracconieri in Africa. L’agenzia incaricata di curare la campagna è Grey London, che ha trovato in una semplice metafora il modo migliore per impattare la mente delle persone. Elefanti, leoni, pangolini e tartarughe diventano dei fragili palloncini che scoppiano rivelando i rischi che stanno correndo. Peter Knights, fonunder della no-profity, si dice soddisfatto del lavoro che i creativi hanno realizzato per una campagna importante come questa: la prima per il fondo. “Grey London ha nuovamente prodotto una campagna illuminante per lanciare il nostro nuovo marchio e trasmettere l’impatto del commercio illegale di animali selvatici”, ha affermato.
Come sappiamo la pubblicità vive di cultura pop e questi video ne sono il perfetto esempio. L’agenzia di Londra, infatti, ha preso ispirazione dal lavoro di un artista giapponese che realizza le sue opere proprio con i palloncini, Masayoshi Matsumoto. Quest’ultimo ha dato il permesso alla no-profit di ricreare i suoi lavori attraverso la CGI, partecipando quindi attivamente allo scopo del fondo.
La campagna si diffonderà sui social, sui quali l’organizzazione è molto attiva. Inoltre, seguiranno attivazioni e OOH.
Comunicare al mondo il problema per combatterlo
Wild Africa Fund è molto vicina al mondo della comunicazione. Infatti, il loro obiettivo è impiegare attività di comunicazione di massa per creare consapevolezza riguardo ai temi come il bracconaggio, la scomparsa di habitat e il conflitto tra uomo e fauna. Una no-profit insolita che trova nella comunicazione la soluzione al problema. Fondamentale anche la promozione del turismo per l’Africa, purché sia sostenibile.
Esempio perfetto dell’operato del fondo è “Music for wildlife” un concerto livestream nel quale musica e sensibilizzazione riguardo la situazione della fauna africana si fondono perfettamente in un evento pronto ad attirare spettatori da tutta l’Africa e dal mondo. L’iniziativa coinvolge 80 artisti e viene diffusa sui social tramite l’hashtag “#MusicForWildlife”, oltre che con la pagina web dedicata.
L’attitudine per la comunicazione si nota anche nella strategia adottata per la prima campagna dell’organizzazione, che viene approfondita sul loro sito con dati che supportano il messaggio lanciato. La scomparsa degli animali protagonisti, infatti, non si limita alla semplice perdita della specie ma ad una serie di conseguenze che questo comporta. Ogni animale ha un ruolo nel proprio ecosistema e se venisse a mancare sarebbe un problema per il resto della fauna ma anche per noi uomini.
Ad esempio, “I pangolini regolano le popolazioni di insetti e migliorano la qualità del suolo, mentre le tartarughe marine sono una parte essenziale della catena alimentare del pianeta e svolgono un ruolo vitale nel mantenere la salute degli oceani del mondo”, riportano sulla pagina web dedicata.
La serie TV che parla ai bambini della fauna selvatica
Uno show per bambini in piena regola, dove i protagonisti sono loro e gli animali. La fascia d’età alla quale si rivolge il programma è compresa tra i 7 e 14 anni, il futuro del mondo. Si chiamerà “Dr. Mark Animal TV show” ed è stato presentato da poco su un emittente televisiva nigeriana. La produzione è curata proprio da Wild Africa Fund.
La scelta di trasmettere il programma in Nigeria non è casuale. Infatti, la nazione, negli ultimi anni, è diventata un importante centro del commercio illegale di animali selvatici. In particolare, di pangolini e zanne di elefante, specie che sono infatti particolarmente importanti nello show. L’obiettivo è quindi quello di sensibilizzare i bambini in modo che da grandi non commettano gli errori che oggi sono tanto comuni.
L’organizzazione riconosce nell’ignoranza di questi temi tra i problemi più grandi del continente. “In generale, l’ignoranza e la scarsa consapevolezza sulla straordinaria biodiversità della Nigeria e sull’importanza che gli animali selvatici svolgono nell’ambiente hanno contribuito alla continua distruzione della fauna selvatica nigeriana”, affermano.

Il programma avrà quindi lo scopo di educare ed intrattenere, due cose fondamentali per i bambini di tutto il mondo, soprattutto quando il messaggio lanciato è così importante.
Ci leggiamo presto!