|

Adamo 2050, la solitudine del primo uomo e dell’ultimo bambino nel nuovo film di Dude per Plasmon

Avatar photo
18 Febbraio 2023
Il tempo di un caffè

Plasmon mette in luce la denatalità in un film di Dude che proietta la crisi demografica al 2050, con un allarmante blocco delle nascite e l’invito ad agire subito per cambiare un sistema che disincentiva a fare figli

Dude e Plasmon portano in scena la piaga della denatalità in Italia e lo fanno con un nome emblematico: Adamo. Nei 7 minuti di film del brand di biscotti per i più piccoli, del gruppo Kraft Heinz, la regia di Beppe Tufarulo mette in luce la solitudine del primo uomo sulla terra, la stessa dell’ultimo bambino nato in Italia. Adamo 2050. Una storia vera dal futuro.

Una comunicazione sociale

Se il titolo del cortometraggio realizzato dall’agenzia Dude fa pensare a un ossimoro (come può una storia del futuro essere vera?), si fa presto a capire che di una realtà terrificante è la problematica che si mette in luce: il calo della natalità in Italia che il film di Plasmon, con un’iperbole, esaspera fino all’ipotesi che nel 2050 potrebbe venire alla luce l’ultimo bambino. Il tono di voce, insieme alla musica e alle parole, richiama le comunicazioni sociali che di frequente vengono trasmesse in televisione. «Adamo è un bambino speciale». Quasi uno stilema fisso degli spot su malattie, povertà o fame. Ma a rendere speciale Adamo è il fatto di essere da solo: l’unico bambino in un mondo di adulti. A presentare lo scenario insieme ai genitori sono tre figure professionali reali.

Tra presente e futuro

Alessandro Rosina, demografo e docente dell’Università Cattolica, spiega le cause della denatalità senza colpevolizzare i genitori ma puntando il dito contro un sistema che ostacola le coppie a passare dall’idea di «un figlio come costo economico e complicazione organizzativa a valore collettivo su cui tutta la società ha convenienza di investire». Gloria Margherita Roberti, ostetrica, e Barbara Clerici, insegnante di scuola materna, portano, invece, le proprie esperienze tra speranza e preoccupazione. Ma a riportare alla realtà – su scene antitetiche alla solitudine precedente – è una call to action: «Nell’ultimo decennio le nascite in Italia hanno raggiunto i livelli più bassi di sempre. Ma salvare il futuro del nostro Paese, oggi, è ancora possibile. Visita adamo2050.com e scopri cosa possiamo fare insieme».

Adamo 2050: di cosa si tratta?

Sulla home page del sito che il film invita a visitare si legge: «Adamo è la storia del nostro Paese nel 2050 e dell’ultimo bambino nato. Ma Adamo è soprattutto un progetto, nato dall’esigenza di fare qualcosa di concreto sul tema della natalità in Italia. Qualcosa che può succedere solo se agiamo tutti insieme». L’impegno di Plasmon in questa iniziativa è portare all’attenzione di aziende e istituzioni aspetti organizzativi, economici, lavorativi ed educativi riscontrati nelle famiglie attuali e future, per provare a risolvere una piaga di particolare rilevanza. È il messaggio dei genitori, per i quali Adamo rappresenta «la speranza per l’Italia, di avere un futuro. Perché i bambini sono il nostro futuro».

Ci leggiamo presto!

A cura di
Avatar photo
Gazzetta PRO