Lanciata da Publicis con Toiletpaper la nuova campagna internazionale Barilla “Passive Cooking” per risparmiare gas ed emissioni cuocendo la pasta. Come? Con un dispositivo elettronico collegato allo smartphone
Ci sono due valori fondamentali che, a spallate, si sono fatti spazio tra le priorità contemporanee: la sostenibilità e il risparmio. Ci sono anche diverse azioni che le accomunano entrambe. Una di queste, cucinare la pasta spegnendo il fornello dopo due minuti di bollitura, è diventata anche particolarmente cool negli ultimi giorni. Complice il triste (per molteplici motivi) rincaro furioso dei costi energetici e del gas. Qual è il miglior megafono internazionale che questa pratica può trovare? Beh, il brand Barilla. In termini di rappresentatività la pasta italiana ha in questo marchio un ambasciatore. E Barilla lo ha fatto.
Risparmiare l’80% di emissioni ad ogni pentola di pasta
In collaborazione con la rivista Toiletpaper fondata dall’artista Maurizio Cattelan e dal fotografo Pierpaolo Ferrari ecco che i creativi di Publicis Italy/Le Pub hanno firmato la campagna “Passive Cooking”. Live da ieri si tratta di un’ispirazione a tutti gli amanti della pasta a prepararsi questo dono della cucina compiendo anche un gesto d’amore del pianeta. Il tutto a metà tra il retrò di alcuni pastelli nell’immagine (e del trucco della protagonista) e la contemporaneità di un messaggio in inglese per tutto il mondo. Un dispositivo elettronico collegato allo smartphone da una applicazione molto semplice e precisamente calibrato è l’espediente per inserire questo gesto nelle proprie abitudini (e per costruire una campagna che proponga anche un prodotto concreto). Un sistema che è capace, dettando i tempi di spegnimento del fornello, di portare ad un taglio dell’80% delle emissioni di anidride carbonica per ogni pentola di pasta. Il Passive Cooker è un prototipo tecnologico ideato da Le Garage, studio di progettazione tecnologica di Publicis Italy/LePub, in collaborazione con Robilant che ne ha curato il design. Il device è inoltre implementato con un software che può essere reinterpretato, affinato o perfezionato da chiunque desideri cogliere questa sfida.

Less is more: nella campagna e nella cottura
Less is more, dunque. Vale per il gas necessario a cuocere la pasta ma anche per gli elementi utilizzati nel video. Pochi, chiari, talvolta anche fortemente simbolici. La campagna “Passive Cooking” nella sua interezza si sviluppa in un ecosistema integrato di diversi touchpoint tra canali social (Facebook, Instagram, Twitter e YouTube) e partnership con influencer selezionati per veicolare un messaggio importante per il mondo inteso come comunità. Il payoff, d’altronde, è significativo: “Barilla. Un gesto d’amore”.

Bertelli: “La tecnologia come strumento per migliorarci”
La campagna, dunque, parla alle famiglie interrogandole sulle proprie abitudini in cucina e sussurrando all’orecchio un consiglio per migliorarle. Inutile fingere che i rincari rendano l’ascolto anche più interessato (cosa c’è di meglio nel marketing di un’audience con le antenne dritte?). “E’ una pratica che esiste da secoli – sottolinea Bruno Bertelli, Global Ceo Le Pub e Global Cco Publicis Worldwide oltre che Cco di Publicis Groupe Italia – ed è un vero e proprio gesto d’amore. Per questo abbiamo creato un prototipo tecnologico in open-source da affiancare ad un Bot Whatsapp per aiutare i consumatori di pasta a ridurre il proprio impatto ambientale. La tecnologia è uno strumento per migliorare le proprie abitudini”. In questo caso, peraltro, ogni singola abitudine va moltiplicata per i 438 milioni di piatti di pasta serviti ogni giorno. Un’enormità.

Toiletpaper, l’irriverenza che fa pensare
La scelta di una sinergia con Toiletpaper è stata precisa e voluta. “Abbiamo scelto questo partner creativo – continua Bertelli – perché ha un approccio provocatorio e non convenzionale alla creatività. C’è un’estetica audace che è firma stilistica del duo Cattelan/Ferrari che ci permette di conferire a questa campagna un taglio al contempo irriverente e riflessivo”. “Toiletpaper ci stupisce sempre – chiude Cattelan – perché ci porta a collaborazione inattese e così appaganti come questa. Non avremo mai immaginato dieci anni fa che da quelle pagine irriverenti potesse nascere qualcosa di così potente”.
Ci leggiamo presto!