Dal reverse shopping al “reverse name”, con una campagna per il Belgio l’azienda di prodotti sportivi punta alla compravendita dell’usato per ridurre gli sprechi
Decathlon punta sulla responsabilità sociale d’impresa e lo fa giocando con il brand: se la nuova frontiera della sostenibilità è il reverse shopping – la compravendita di prodotti usati – anche il nome dell’azienda viene capovolto e diventa “Nolthaced”. Semplicemente Decathlon, ma al contrario.
“Possiamo essere vostri clienti”
La campagna che per un mese stravolge il nome del brand interessa tre città del Belgio – Evere, Namur e Ghent – e vuole spingere i consumatori a portare nei punti vendita prodotti sportivi vecchi o che non vengono più utilizzati, affinché possano essere riparati e rivenduti da Decathlon. «Perché – afferma l’azienda – anche noi possiamo essere vostri clienti». Una mossa all’insegna della sostenibilità, che spinge Decathlon verso una maggiore responsabilità, proponendo un’offerta di seconda mano.
Ironia e coinvolgimento per l’awareness
Sui canali social di Decathlon Belgium, la comunicazione alterna video, spot e l’ironia dei meme, con un tono di voce amichevole, leggero e a tratti scherzoso. Uno storytelling in cui i protagonisti sono proprio i clienti, coinvolti dall’azienda per raggiungere l’awareness desiderata: l’obiettivo – a partire dal rovesciamento del nome – è proprio attirare l’attenzione dei clienti per far conoscere l’iniziativa e arrivare insieme a ridurre l’impatto e gli sprechi, rispondendo al contempo anche alla crisi degli ultimi tempi (per la quale sempre meno clienti comprano abbigliamento sportivo).
Ci leggiamo presto!