|

Decathlon: arriva la compravendita pura per una campagna anti spreco

Avatar photo
14 Ottobre 2022
Praticamente uno snack

Dal reverse shopping al “reverse name”, con una campagna per il Belgio l’azienda di prodotti sportivi punta alla compravendita dell’usato per ridurre gli sprechi

Decathlon punta sulla responsabilità sociale d’impresa e lo fa giocando con il brand: se la nuova frontiera della sostenibilità è il reverse shopping – la compravendita di prodotti usati – anche il nome dell’azienda viene capovolto e diventa “Nolthaced”. Semplicemente Decathlon, ma al contrario.

“Possiamo essere vostri clienti”

La campagna che per un mese stravolge il nome del brand interessa tre città del Belgio – Evere, Namur e Ghent – e vuole spingere i consumatori a portare nei punti vendita prodotti sportivi vecchi o che non vengono più utilizzati, affinché possano essere riparati e rivenduti da Decathlon. «Perché – afferma l’azienda – anche noi possiamo essere vostri clienti». Una mossa all’insegna della sostenibilità, che spinge Decathlon verso una maggiore responsabilità, proponendo un’offerta di seconda mano.

Ironia e coinvolgimento per l’awareness

Sui canali social di Decathlon Belgium, la comunicazione alterna video, spot e l’ironia dei meme, con un tono di voce amichevole, leggero e a tratti scherzoso. Uno storytelling in cui i protagonisti sono proprio i clienti, coinvolti dall’azienda per raggiungere l’awareness desiderata: l’obiettivo – a partire dal rovesciamento del nome – è proprio attirare l’attenzione dei clienti per far conoscere l’iniziativa e arrivare insieme a ridurre l’impatto e gli sprechi, rispondendo al contempo anche alla crisi degli ultimi tempi (per la quale sempre meno clienti comprano abbigliamento sportivo).

Ci leggiamo presto!

A cura di
Avatar photo
Gazzetta PRO