Jeep lancia una campagna firmata Publicis che pesca a piene mani dalla natura. A renderlo possibile l’adattamento grafico di un elemento iconico del brand come la griglia di radiazione del frontale dei veicoli
Sulla strada, molto battuta, dell’attenzione alla natura arrivano anche le Jeep. Il marchio di Stellantis ha ufficializzato una campagna creativa firmata da Publicis Groupe Middle East giocando su uno degli elementi identificativi del brand: la griglia di radiazione sul frontale delle auto. Curve e strisce dentro le quali è stato costruito un mondo di riferimenti iconografici sfruttando il bianco e il nero. Sono spuntati così alberi, lune e persino iceberg. Tutto alla luce di una totale identificazione con la natura di un marchio che fa dell’avventura un elemento costitutivo.
UN’IDEA DIVENTATA IDENTITA’
“Più ci lavoravamo e più spuntavano scoiattoli, rocce o pipistrelli. Abbiamo trovato nel brand innumerevoli luoghi visitabili utilizzando proprio una Jeep. Ci è sembrata quasi una rivelazione inconscia” le parole di Melhem Najm, chief marketing officer di Stellantis per il Middle East e l’Africa. “E’ nato tutto come un’idea di stampa – gli fa eco Tuki Ghiassi, executive creator director di Publicis Middle East – diventando presto la costruzione di una visual identity molto precisa. Nessun brand automobilistico ha un legame così forte con la natura come Jeep quindi tutto questo si è inserito perfettamente in un percorso che vuole arrivare, nel 2030, ad essere il marchio automobilistico più sostenibile al mondo”.

DAGLI EMIRATI AL MONDO
La campagna è stata accompagnata dal claim “Nature is in our Nature” (la natura è nella nostra natura) e vedrà i prodotti grafici distribuiti agli showrooms di Jeep negli Emirati Arabi Uniti. Un’operazione di posizionamento molto precisa che trasla Jeep fuori dal contesto urbano per aprire un nuovo orizzonte di pensiero e di applicabilità. Particolarmente seducente, oltretutto, in un mercato decisamente altospendente come quello degli Emirati. La campagna, comunque, avrà presto anche una sua diffusione globale arrivando anche in Europa e negli Stati Uniti. La natura, d’altronde, è dappertutto.