La campagna natalizia mette in risalto gli accessori che hanno fatto grande la maison attraverso la storia d’amore delle due mascotte
Manca più di un mese a Natale ma siamo già stati immersi nel clima festivo dalle numerose campagne che i brand declinano sul tema. Pur essendo un periodo molto ricco a livello produzione rimane, per il settore dell’adv, un rischio molto grosso non cadere nel banale. Riuscire a non confezionare spot natalizi pieni di cliché o immagini già viste è una vera e propria sfida di creatività. Il marchio di lusso Louis Vuitton si mette in scia delle aziende che stanno già pensando al Natale e racconta di una storia d’amore.
Dentro il sogno di Louis Vuitton
La vicenda però non è riferita agli esseri umani, che compaiono più sullo sfondo della narrazione, ma alle due celebri mascotte della maison di lusso francese. Si tratta dell’orsacchiotto di peluche e di Vivienne, la mascotte dalle forme floreali. Tutta la storia non è altro che un inseguimento tra paesaggi surreali e sfondi natalizi, dove via via appaiono i prodotti più iconici del brand: dagli storici bauli fino ai gioielli e gli accessori, passando ovviamente dalle più note borse e dai profumi. L’orsacchiotto si lancia nella corsa verso l’amata Vivienne tra montagne innevate e roseti, che altro non sono i mondi all’interno contenitori di vetro che vediamo nei primi frame dello spot, appoggiati sul camino dell’abitazione.
Quando ormai Vivienne pensa di essere al sicuro in questo gioco tra amanti ecco che appare l’orsetto e il tutto si risolve in un abbraccio.
A riportarci alla realtà ci pensa l’apparizione di un bambino, intento a fissare il contenitore di vetro: è a questo punto che finalmente ci rendiamo conto che tutto era frutto della sua fervida immaginazione, capace di creare mondi diversi e personaggi che li abitano. Ridestato dall’arrivo degli adulti dal suo sogno a occhi aperti lo vediamo riporre in fretta l’oggetto, come se gli fosse proibito toccarlo. I fan più attenti avranno notato che ci troviamo nella celebre casa-atelier di Asnières-sur-Seine, dove lo stilista trasferì la sede della sua azienda all’inizio del mito. Attraverso la tecnica dello zoom-out il regista ci induce a guardare l’abitazione dove si muovevano i nostri personaggi all’interno di una nuova palla di vetro, trovandoci ancora a non distinguere più tra sogno e realtà.


Lo short film è stato girato dal pluripremiato regista Gary Freedman, autore di campagne come “Emperor” per Canal+ o di “Wonderful Life” per Ikea, in collaborazione con la casa di produzione La/Pac. Il ricorso del regista all’escamotage della palla di vetro non è di certo l’idea più originale, soprattutto per le campagne natalizie. Anzi c’è una lunga tradizione di spot commerciali, a partire da Coca-Cola fino ad arrivare all’ultima campagna natalizia Amazon che adoperano il trucco del contenitore di vetro per creare mondi diversi in cui strutturare il racconto. L’idea del regista riesce però a raccontare in uno spot da 60′ una commedia romantica dal sapore onirico in cui lo spettatore si perde, mettendo in risalto la storia della maison scandita dai dettagli di tutti i suoi prodotti iconici.
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Image credits cover: Louis Vuitton