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Mediterraneo 2072: nell’acquario del futuro la plastica batte i pesci

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11 Ottobre 2022
Il tempo di un caffè

Con la campagna “Un mare di idee”, Coop avverte sul pericolo dell’inquinamento delle acque e rinnova il suo brand activism verso la sostenibilità

Come sarà l’acquario del futuro? No, non è un’immagine distopica: Mediterraneo 2072 è l’installazione artistica di Coop per la campagna “Un mare di idee per le nostre acque” in occasione di Barcolana, la regata velica internazionale che dall’1 al 10 ottobre si è tenuta a Trieste. Con la campagna, la nota catena di supermercati ha rinnovato l’impegno con LifeGate per l’obiettivo comune di ripulire le acque dai rifiuti.

Fra 50 anni, più plastica che pesci

Forse una provocazione, di sicuro un tentativo per sensibilizzare sul tema dell’inquinamento delle acque. L’opera è, infatti, la riproduzione di un acquario del futuro, dove le specie che lo abitano sono sostituite da rifiuti di plastica che ne assumono forme e colori. «Secondo diversi studi – avverte Coop – se non agiamo subito, fra 50 anni in mare avremo più plastica che pesci». È questo messaggio che muove il brand activism della catena, che si impegna per il terzo anno consecutivo nella tutela di mari, laghi e fiumi.

Tra il dire e il fare c’è di mezzo… il mare

Il progetto persegue l’obiettivo di ridurre l’inquinamento da plastiche e microplastiche attraverso sistemi tecnologici, l’impegno di squadre di sub e la collaborazione con la barca Anywave – la prima ad aver introdotto la figura del Responsabile ecologico e ad aver stilato un Decalogo di comportamenti – e Findus, che da tempo ha intrapreso un percorso di sostenibilità ambientale. Inoltre, Coop conta sul sostegno di testimonial noti, come Alex Bellini, esploratore e divulgatore ambientale, e il navigatore in solitaria Ambrogio Beccaria, nonché del partner ACE, raggiungendo finora l’obiettivo delle 32 tonnellate di rifiuti raccolte, pari al peso di 2 milioni e mezzo di bottigliette di plastica.

“Mettiamoci nelle loro pinne”

In occasione di Barcolana è stato installato uno degli ultimi Seabin – un cestino che cattura i rifiuti in acqua – nel porto di Trieste, facendo immergere i visitatori nell’esperienza “Mettiamoci nelle loro pinne”, immedesimandosi contestualmente nella vita di un pesce alle prese con plastiche e rifiuti. Inoltre, l’azienda è stata protagonista dell’evento con un equipaggio composto esclusivamente dai suoi dipendenti e capitanato da Beccaria, oltre al team professionale del partner Anywave. In questo modo, Coop ha confermato il suo storico impegno nella lotta alla plastica e il percorso verso la sostenibilità nella filiera del pesce.

Ci leggiamo presto!

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Gazzetta PRO