We Are Social anima le fermate di autobus e tram per il lancio della serie Netflix “Di4ri”

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8 Giugno 2022
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Lunedì 6 giugno, davanti a quattro scuole medie milanesi, Netflix e We Are Social hanno creato un momento di confronto tra studenti e i loro idoli alle fermate di autobus e tram.

Le fermate di autobus e tram diventano lo scenario della campagna ideata da We Are Social per il lancio della nuova serie italiana originale Netflix “Di4ri”, che racconta la storia di un gruppo di compagni di classe della seconda media. Ogni episodio è raccontato secondo il punto di vista di uno dei protagonisti, proprio come se fosse un diario segreto. Si parla di tutte le emozioni che si vivono a quell’età, dai primi amori alle prime delusioni, dal rapporto con sé stessi a quello con i genitori.

Protagonisti della campagna quattro personaggi idoli degli adolescenti: BigMama, cantautrice rap e paladina del movimento body positive; Davide Calabria, giovane calciatore del Milan; Alessia Lanza, una delle tiktoker italiane più amate e seguite; e Pow3r, gamer che vanta quasi 2 milioni di follower. All’uscita da scuola hanno dato vita alle pensiline di autobus e tram e hanno incontrato gli studenti.

LE EMOZIONI AL CENTRO DELLA SERIE

In questo momento di incontro le vere protagoniste sono state le emozioni, proprio come nella serie Netflix. Gli idoli hanno raccontato in prima persona la loro esperienza, positiva o meno, alle scuole medie e hanno poi invitato gli studenti in uscita da scuola a fare lo stesso.

Ispirati dai protagonisti della campagna, i ragazzi hanno iniziato anche loro ad esprimere le loro emozioni. C’è chi racconta di essere stato preso in giro e ferito dai compagni per il modo in cui cammina o per essere in sovrappeso. Altri di come ci si sente ad essere innamorati, e altri ancora confessano di rifugiarsi nella musica, forse anche per scappare dal mondo reale.

TARGET SUGLI ADOLESCENTI

L’hashtag della campagna è #FuoriLeEmozioni. Ed è proprio questo l’invito che la nuova serie pre-teen e la campagna stessa vogliono trasmettere agli adolescenti. Far capire loro che è tutto normale e che non sono soli, mostrando che anche quelli che loro considerano come idoli hanno provato le loro stesse emozioni e frustrazioni tipiche dell’età preadolescenziale.

Credit: We Are Social

Ma c’è anche una chiave di lettura secondaria. È vero che la serie è principalmente rivolta a ragazzi della stessa età dei suoi protagonisti, ma si rivolge anche ad un pubblico adulto. Offre una visione di cosa sia cambiato e cosa invece sia rimasto uguale rispetto a quando loro stessi frequentavano le scuole medie. È possibile, infatti, che anche persone adulte si ritrovino in parte nei personaggi poiché le piccole grandi tragedie tipiche dell’età adolescenziale sono rimaste pressoché invariate. 

Ci leggiamo presto!

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Gazzetta PRO