Chi ha vinto a Cannes? Sicuramente il Brasile

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22 Giugno 2023
Il tempo di un caffè

Al Palais, nelle strade e alle feste: i Cannes Lions di quest’anno sono dominati dall’entusiasmo della delegazione brasiliana. Tanti chilometri di distanti non spengono l’entusiasmo del Paese carioca per la creatività e la sua celebrazione mondiale

Lontani ma vicini. Tra Cannes e San Paolo in Brasile ci sono 9.254 chilometri ma l’entusiasmo brasiliano per i Leoni è capace di azzerarli. Nella percezione popolare dell’evento ci sono Paesi molto più vicini alla Francia (come l’Italia o la Germania) che, paradossalmente, vivono gli Awards e tutto il loro contorno con molto meno entusiasmo. Per capire come il verde e l’oro siano colori luminosissimi del Festival è sufficiente frequentare il Palais ma non solo. Dalle strade alla Press Room passando per i boati al teatro Lumiere durante la premiazione: tutto serve a portare i colori del verde e dell’oro nelle eleganti strade della Costa Azzurra. Un’ondata di entusiasmo popolare puro e divertente figlio, anche, di una partecipazione massiccia tra le candidature con 2.037 creatività presentate. Il piccolo piazzale davanti al bar 72 Croisette, per esempio,  alla sera si trasforma in una rumorosa e divertente enclave carioca.  

Migliaia di entries e l’attesa per l’evento 

Capire meglio questo modo di vivere i Cannes Lions anche dall’altra parte dell’Oceano non ci riesce difficile. Ci basta raggiungere i vicini di scrivania alla Press Room del Palais de Festival: un instancabile gruppo di lavoro di San Paolo che, tra radio e televisione, zampetta costantemente da un microfono all’altro per una copertura che è quasi totalizzante. Chiacchieriamo con Victoria Ranieri (Editorial Content di Reclame) e Marcelo Tripoli (Founder e Ceo di Zmes oltre che giurato della Categoria Innovation) che hanno anche evidenti origini italiane. “Famiglie originariamente toscane – ridono – quindi siamo particolarmente contenti di parlare al vostro Paese che amiamo molto”. Esauriti i convenevoli entriamo in medias res: “La creatività in Brasile gioca un ruolo molto importante ed è capace di accendere grandi interessi. La presenza massiccia di entries per il Brasile aiuta l’hype sulla manifestazione coinvolgendo spesso in modo totalizzante il settore delle agenzie e di chi si occupa di creatività. E’ anche un momento di confronto tra eccellenze e di annunci di nuove tendenze. Un appuntamento atteso anche al di là dei premi o delle celebrazioni pet i nostri creativi che conquistano Grand Prix, ori, argenti o bronzi”. 

Marcelo Tripoli e Victoria Ranieri nella Press Room

L’interesse dei giornali generalisti brasiliani 

Tanta attenzione determina, a cascata, una diffusa presenza degli operatori dei media brasiliani. Non solo i candidati, dunque, ma anche giornalisti, operatori, produttori e tecnici si sono imbarcati sugli aerei. “L’interesse maggiore – confermano Ranieri e Tripoli – è delle testate verticali di settore. L’impatto sulla stampa generalista è, naturalmente, minore”. Attenzione, però, che minore non significa nullo perché ci sono grandi giornali nazionali che dedicano una pagina al giorno ai Cannes Lions. “E’ il caso di O Estado do San Paulo che ha una partnership molto stretta con il Festival portando moltissimi professionisti in Francia”. Una sinergia che si concretizza in un sito dedicato al racconto dei Cannes Lions dal punto di vista brasiliano con tanto di storico. “Sul giornale cartaceo, inoltre, l’aggiornamento è regolare”. A giocare a favore, in termini molto pratici, anche il fuso orario con le premiazioni che si concludono a Cannes quando a San Paolo sono le 17 del pomeriggio. In tempo per garantire ogni tipo di approfondimento. In tutto sono 21 le testate brasiliane presenti a Cannes al seguito del Festival: a spanne circa cinque volte la presenza italiana.


La terza forza mondiale dopo Usa e Uk

Il rapporto stretto tra Brasile e Leoni, comunque, non è una novità perché il Paese verdeoro si classifica quasi costantemente al terzo posto del medagliere dei Cannes Lions da 20 anni dietro ai colossi Usa e Uk. Addirittura nel 2013 e 2014 fu secondo solo agli Stati Uniti. In termini numerici il record di riconoscimenti è stato segnato nel 2013 con 115 Leoni. Nell’ultima edizione del 2022 i premi sono stati 70 e anche quest’anno il ritmo appare già abbastanza buono. “L’industry della creatività brasiliana vive questo momento come un bilancio tradizionale del proprio stato di salute in relazione al resto del mondo. E’ anche un momento di grande commistione e crescita. E sì, una festa. Naturalmente”. 

Ci leggiamo presto!

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Gazzetta PRO