Come è andata la campagna elettorale di Fratelli d’Italia e che scelte di comunicazione ha portato avanti il partito di Giorgia Meloni. Ecco la nostra analisi a pochi giorni dal voto finale.
Esattamente cinque giorni al voto. Il countdown è ufficialmente iniziato e se i partiti iniziano a tirare le somme di quanto fatto durante la campagna e si preparano a sferrare gli ultimi colpi alle costole degli avversari, noi in redazione abbiamo deciso di tirare una linea sulle strategie comunicative delle principali forze politiche al fine di analizzarle e riportarvi un riassunto di quanto fatto.
Dopo aver commentato le gesta di Lega e Forza Italia, oggi tocca a Fratelli d’Italia, principale forza del centrodestra secondo i sondaggi.
Il partito: programma e obiettivi
Ormai tutti conoscerete le posizioni e i programmi dei partiti, ma è necessario fare un breve abstract per poter poi comprendere scelte comunicative e pubblicitarie di ogni schieramento in campo.
In punti, qui sotto elenchiamo i principali capisaldi su cui si fonda il programma di Fratelli d’Italia:
– Flat tax per le partite Iva fino a 100mila euro di fatturato
– Blocco dell’immigrazione
– Innalzamento del tetto dei contanti
– Saldo e stralcio delle cartelle per le “persone in difficoltà” e tregua fiscale
– Sì a rigassificatori e a nuovi gasdotti
– Svincolare il prezzo dell’energia da quello del gas
– Passaggio al sistema presidenziale
– Piattaforma per la promozione del made in Italy
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Social Media
Il partito di Giorgia Meloni è presente su tutte le principali piattaforme dove il dibattito si accende (e lei sa sicuramente come farlo) con questa potenza di fuoco:
Facebook: +400.000 fan
Instagram: +200.000 follower
YouTube: +200.000 iscritti
Twitter: +180.000 follower
Telegram: +4.000 iscritti
Lo stile comunicativo adottato dal partito su tutte le piattaforme è “urlante”. L’obiettivo è alzare la voce su temi che possano innescare molto velocemente la condivisione o il clickbait, senza badare troppo al design e l’estetica dei contenuti. Esempi sono la sfida con a Enrico Letta, spesso lanciata anche attraverso una cornice nazionalpopolare come il calcio, o la ricondivisione di video di avversari politici che la criticano ampiamente, l’utilizzo di simboli, di un gergo ed espressioni se vogliamo molto vicini a quella categoria di “leoni da tastiera” seriali dei social media, che si riconosceranno di sicuro anche nello stile delle grafiche pubblicate e nell’inserimento su immagini e video di titoloni che ricordano i post scandalistici che tanto fanno presa in rete.
Il piano editoriale è il medesimo su tutte le piattaforme social, particolare che dal punto di vista tecnico non considera i diversi tipi di target presenti inficiando potenzialmente l’efficacia di comunicazione (il pubblico di Facebook è ormai profondamente diverso da quello presente su Instagram o Twitter).
Offline
Offline la campagna di Fratelli d’Italia si articola nelle classiche metodologie già viste in tutte le elezioni: cartellonistica, gazebo e piazze.
Proprio il volto di Giorgia Meloni è stato uno dei primi ad apparire sugli OOH per le strade d’Italia, dove già da metà agosto il messaggio principale è stato “Pronti a risollevare l’Italia” con un visual che si è diffuso velocemente in tutto lo stivale.
Peculiarità di questa campagna per le politiche è stato il quasi totale assenteismo delle manifestazioni di piazza dei partiti. Vuoi per il poco tempo a disposizione, le ferie di agosto o come in molti dicono la paura di dover fare fronte a piazze vuote (c’è ben poca passione e fiducia verso la politica negli elettori), quasi tutte le forze politiche in corsa hanno evitato le apparizioni sul suolo pubblico. Eccezione è proprio Fratelli d’Italia, che ha previsto un tour da Nord a Sud in cui di fatto la Meloni ha riscontrato alta partecipazione e consenso.
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Il leader: selfie e unghie affilate
Il partito è lo specchio del suo leader, ma non certo in termini di numeri e audience. La dirompenza comunicativa di Giorgia Meloni la porta a quintuplicare mediamente la fanbase dei canali social media di partito, rendendola a tutti gli effetti il vero ariete della strategia elettorale di Fratelli d’Italia.
Facebook: +2.000.000
Instagram: +1.000.000
Twitter: +1.000.000
TikTok: +100.000
Lo stile comunicativo della Meloni è molto simile a quello adottato dal suo partito, ma se possiamo ancor più altisonante e senza freni. La leader, oltre che far leva sui capisaldi del proprio programma, mette in evidenza gli attacchi a cui è sottoposta ogni giorno da parte di avversari o in generale dai suoi detrattori. Per farlo usa immagini, titoli e parole forti, affinché ai suoi sostenitori arrivi chiaro il messaggio: “Combattiamo insieme e non facciamoci intimidire”.
Un capitolo a parte meritano i selfie: se da una parte spesso e volentieri sono stati oggetto di meme sul web, dall’altro hanno un intento comunicativo molto chiaro: soprattutto utilizzato alla fine dei comizi infatti, il selfie a braccio aperto con la sua gente sullo sfondo trasmette ai suoi sostenitori affetto e partecipazione, avvicinandola al suo elettorato e rafforzando il concetto di squadra unita verso un unico obiettivo.
È nel parlato invece che la leader di Fratelli d’Italia accende la miccia: partendo dall’ormai celebre discorso in spagnolo tenuto in Andalusia per sostenere l’ultradestra di Vox (per onor del vero Meloni non usa sempre questi toni), durante questa campagna la leader si è contraddistinta per un linguaggio molto popolare, appositamente poco forbito e politicante e i suoi interventi hanno toccato principalmente quei temi nazionalpopolari (costi energetici, immigrazione, Europa) che la hanno aiutata a sollevare consenso e applausi durante i suoi comizi.
La campagna elettorale sta volgendo al termine, e la scoppiettante linea comunicativa che ci aspettavamo da Fratelli d’Italia si è confermata su tutti i fronti. A giudicare dal social listening e dai sondaggi sembra che questa strategia stia riscuotendo il suo successo, ma come sempre il voto è un’altra storia.
Ci leggiamo presto!