|

AI, piattaforme esterne e nuovi luoghi: il marketing della GDO guarda al futuro

Avatar photo
15 Settembre 2023
Silenzia il telefono

Siamo stati al Marketing and Retail Summit di Milano 2023: tra Intelligenza Artificiale e nuove distribuzioni abbiamo sondato il futuro della Grande Distribuzione

Nella cornice spettacolare del Teatro Manzoni di Milano, si è tenuto il Marketing and Retail Summit 2023, evento di riferimento per tutto il settore della GDO. Un importante evento nel quale i leader del settore espongono le proprie idee e le proprie previsioni, utili per orientarsi in un settore così competitivo. Come è normale che sia, quando si parla di retail, il marketing è stato protagonista. Vedremo l’importanza dell’innovazione e della tecnologia di cui ha parlato Andrea Petronio, la magia dei luoghi di Paolo Lucchetta e l’intervista a Lara Taller, director national customer interaction services di Aldi.

Digital, ecosistemi e AI nel futuro della GDO al marketing and retail summit 2023

Andrea Petronio ci ha parlato delle sfide e dei trend che dovrà affrontare il settore della grossa distribuzione in un futuro prossimo. Quello che più ci ha colpito è ciò che parte dalla frase: “Massimizzare il potenziale del business corrente mentre si percorrono passi avanti con una propria visione del futuro”.

Infatti, questo può avvenire tramite le nuove opportunità che offre il marketing oltre che con lo sfruttamento di business adiacenti al proprio core. Soluzioni che si prevede possano offrire grandi margini in futuro. Ovviamente l’online e l’e-commerce sembrano essere le migliori alternative per chi, come attività principale, ha un retail di prodotti in-store. Quasi lapalissiano.

e-commerce argomento centrale del marketing and retail summit 2023.

Ad evolvere sarà anche il marketing mix, o Retail Media Network, a disposizione dei retailers. Le soluzioni sono varie, prendendo in considerazione anche piattaforme esterne oltre ai classici media propri. Abbiamo quindi annunci onsite, sui propri canali digitali, in negozio, ma anche offsite, ampliando la possibilità alla pubblicità su altri siti o motori di ricerca, sfruttando i dati del retailer per avere un maggiore trageting.  

app dei retailers argomento del marketing and retail summit 2023.

Il boom di applicazioni di retailer permette di raggiungere il consumatore direttamente sul proprio cellulare con notifiche push mobile, offerte in-app e features brandizzate direttamente sulle home page delle app. Conosciamo benissimo ciò che offre la pubblicità offsite, ma è interessante tenere d’occhio le smart TV ads, che potrebbero assumere sempre più importanza essendo entrate ormai nelle case di tutti gli Italiani.

Il negozio rimane fondamentale e fulcro del business dei retailer. Idee creative come negozi pop-up o particolari dimostrazioni di prodotto possono rivelarsi sempre una marcia in più rispetto alla concorrenza.

Campagna Coca Cola con AI, lattina del 3000

L’intelligenza artificiale, soprattutto quella generativa, è e sarà sempre più un importante strumento di marketing per i retailer. Alcuni grandi brand hanno già fatto passi avanti in questa direzione. Come Carrefour che ha recentemente integrato alle proprie pagine web la tecnologia di Openai lanciando una AI generativa a supporto della shopping experience del consumatore. In modo simile Expedia ha integrato ChatGPT rendendolo un perfetto travel planner della sua applicazione mobile. Caso diverso è quello di Coca Cola che ha co-creato una campagna pubblicitaria con un AI generativa chiedendole di immaginare le lattine dell’anno 3000.

Il potenziale dei luoghi, al centro del marketing and retail summit

Luoghi, persone e possibilità è il titolo dell’intervento di Paolo Lucchetta al Marketing and Retail Summit 2023. 3 parole chiave per il presente e il futuro della GDO e del marketing. Ciò di cui ha parlato Lucchetta è essenzialmente la potenza del legame tra luoghi e persone, che diventa un’opportunità da sfruttare per un mercato che si basa ancora principalmente su punti vendita fisici.

Le opportunità sono tante, soprattutto in Italia dove la bellezza regna sovrana, ma spesso risulta difficile da gestire per le città. Sono i casi degli edifici storici che rimangono abbandonati e poco curati. Ad esempio, le Librerie.coop Ambasciatori a Bologna, un progetto che ha dato nuova vita ad un edificio storico della città, altrimenti abbandonato. Al piano terra si è stabilito un “caffè letterario” di Eataly, salendo fino al quarto piano si trovano altre sezioni in cui cibo e libri si uniscono in un’esperienza unica per il consumatore.

Credit: Paolo Lucchetta e RetailDesign

Un’iniziativa che dà visibilità e prestigio ai due marchi, ma fa del bene alla comunità, alla cultura e all’ambiente. Perché ricordiamo che dare una seconda vita a vecchi edifici è una prassi particolarmente sostenibile, che evita tutto ciò che comporta la costruzione di nuovi spazi.

I mercati al coperto sono un altro grande esempio di questo potenziale, luoghi che in passato erano centro di interesse di tutte le comunità delle grandi città italiane, che possono riassumere questa importanza, se trattati nel modo corretto. A Ravenna questo è avvenuto da poco, riportando alla luce il suo splendido mercato coperto.

Il discount in Italia esiste ancora? Intervista a Lara Taller

Con Lara Taller, director national customer interaction services di Aldi, ospite intervistato al Marketing and Retail Summit 2023, si è parlato dell’evoluzione del discount in Italia. Aldi, così come Lidl, ha rivoluzionato il mercato, partendo proprio da un concept di store innovativo. L’esperienza di vendita in uno di questi punti vendita è qualcosa di completamente innovativo rispetto lo scenario “pre-Aldi”. A partire dalla disposizione fino all’illuminazione del negozio.

A cambiare sono anche i prodotti offerti, con un evidente aumento della qualità, che si avvicina sempre più a quella dei comuni supermercati. Questo senza snaturare troppo la caratteristica del discount, ovvero i prezzi vantaggiosi. Un retailer deve saper riconoscere il bisogno dei consumatori, che è cambiato insieme al periodo storico. Le crisi hanno portato le persone a cambiare il loro modo di fare la spesa. Siamo tutti molto più attenti al carrello, ma anche all’etichetta, come afferma Lara Taller.

Ci leggiamo presto!

A cura di
Avatar photo
Gazzetta PRO