Siamo stati alla prima edizione del TIC Festival, la prima rassegna italiana dedicata a influencer e creator

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29 Aprile 2023
Tocca mettersi comodi

In questi giorni siamo stati a Terni alla prima edizione del TIC (Terni Influencer e Creators) Festival e abbiamo incontrato tanti professionisti del mondo digital, famosi a livello nazionale. Tutti si sono messi a nudo raccontando le proprie passioni, cosa li ha spinti a pubblicare contenuti sul web e quali sono stati i passi decisivi per il successo.

Terni, piccola città di Provincia umbra, è divenuta per qualche giorno la capitale italiana del mondo digital. Nel mese di aprile è andata in scena la prima edizione del TIC Festival (Terni Creator & Influencer), manifestazione che ha visto salire sul palco in tanti piccoli e grandi panel i migliori professionisti del nostro panorama nazionale. Influencer dal mondo accademico, dal gaming, dalla moda e dall’arte, ma anche provenienti da settori innovativi e con competenze trasversali si sono alternati in quella che vuol essere un vero punto di riferimento per tutti gli addetti ai lavori.

Noi di Gazzetta, animati dalla nostra consueta curiosità, siamo andati alla tre giorni ternana per vedere cosa hanno organizzato i ragazzi dell’Associazione Umbria for the Future.

Il Festival portato da Umbria for the Future

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Striscione del TIC Festival

100 ospiti, 58 eventi, 8 location, 3 giornate. Questi i numeri della prima edizione del TIC Festival, un vero e proprio successo certificato dalle oltre 20.000 persone partecipanti. Nato da un’idea di poche persone appassionate al settore del Digital e fortemente legate al territorio umbro, confluite poi in un’associazione, Umbria for the Future, capace di raccogliere volontari fin dalla Lombardia. 

Inizialmente eravamo solo poche persone, poi piano piano si è formato un gruppo fisso di 15/20 persone con competenze e conoscenze totalmente differenti, che ci ha permesso di pianificare nel dettaglio l’evento suddividendoci i compiti” ci ha raccontato Stefano Mastroviti, uno degli organizzatori e appartenente al Team Comunicazione del TIC Festival.

Quando l’idea del Festival si è concretizzata avevamo il problema di reclutare dei volontari per la gestione dell’evento, così abbiamo presentato un progetto all’Università degli Studi di Perugia e a un’Università di Milano, le quali hanno accolto positivamente la nostra iniziativa, diffondendola ai propri iscritti. Tengo a precisare che ogni persona appartenente al team, ha partecipato all’organizzazione in maniera del tutto volontaria”.

Un’organizzazione in grado di gestire al meglio ogni panel e portare nella provincia Umbra delle vere e proprie star del web, come Andrea Moccia di Geopop, Giorgione o Fabianamanager. Ma come hanno fatto? Sempre Stefano Mastroviti ci svela il segreto: “Essendo la prima edizione abbiamo dovuto lavorare doppiamente perché abbiamo dovuto vendere un prodotto che ancora non esisteva, non avevamo dati certi, solo proiezioni. Quindi ci siamo divisi in aree strategiche portando avanti dei piccoli step, un passo alla volta. In questo modo siamo riusciti ad arrivare anche i grandi influencer italiani”.

Un lavoro metodico che ha indubbiamente dato i suoi frutti. Ma abbiamo indugiato anche troppo, ecco quello che abbiamo vissuto in prima persona al TIC Festival.

Momusso e il ritratto dell’anima

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Martina Lorusso, in arte Momusso, mentre realizza un ritratto dell’anima

Il primo giorno, dopo aver accuratamente studiato il programma a caccia di succosi eventi, siamo andati a vedere il Live Show di Martina Lorusso, in arte Momusso, 111.000 follower su instagram e 11.500 su TikTok, artista di origini Ternane famosa per le sue sessioni di “disegno sentimentale. L’artista ha spiegato la sua arte mentre dipingeva armata di pennarello una vetrina di un negozio di antiquariato, imprimendo un messaggio breve ma pieno di significato: “Noi siamo e saremo, perché siamo stati”. Chiaro il riferimento alla seconda vita che potranno avere gli oggetti in vendita con nuovi proprietari. Non abbiamo resistito e ci siamo fatti fare un “ritratto dell’anima” personalizzato, un simpatico omaggio regalatoci dall’artista.

Geopop, la star del Festival

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Andrea Moccia, redattore di Geopop intervistato da Francesco Lancia

L’ospite d’eccezione di questo festival è stato sicuramente Andrea Moccia, direttore editoriale di Geopop, programma scientifico nato sul web e che oggi può contare su una community di oltre 4 milioni di follower sui vari social (761.000 follower su Instagram, 1,4 milioni su TikTok, 1,7 milioni su Facebook e 1,18 milioni di iscritti al canale Youtube). Davanti ad un nutrito pubblico con una forte componente giovanile, Andrea Moccia ha parlato delle origini del canale Geopop, dai primi video in cui ha vestito simultaneamente i panni di geologo, regista, sceneggiatore e videomaker, fino all’attuale redazione, con un importante editore alle spalle e ben 25 professionisti specializzati in diversi settori.

Andrea Moccia ha confessato di aver scelto la carriera del geologo per “aver fallito la carriera da rockstar californiana”. Da buon amante di Scienze della Terra è riuscito a fare della propria passione un vero lavoro e la stessa passione la ricerca ogni giorno nei suoi collaboratori.

Uno dei temi principali per uno show di divulgazione scientifica è sicuramente la verifica delle informazioni. La redazione di Geopop ha risolto questo problema con un comitato scientifico composto da 29 persone autorevoli, professori universitari o esperti di vari settori, che passano al vaglio ogni sceneggiatura prima della pubblicazione del video.

Social Prof, insegnare grazie ai nuovi canali di comunicazione

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Elia Bombardelli, Vincenzo Schettino e Mattia Saudino collegati da remoto

Un altro attesissimo panel è stato quello che ha visto protagonisti Elia Bombardelli, Vincenzo Schettino e Matteo Saudino, rispettivamente con una community di 589.000, 2,3 milioni e 426.000 followers. I 3 insegnanti collegati da remoto hanno parlato dell’importanza della divulgazione attraverso il digitale e i social network, strumenti universalmente riconosciuti efficaci per raggiungere le nuove generazioni. Attraverso un linguaggio semplice e accattivante, in poco tempo Elia, Vincenzo e Matteo sono riusciti a raggiungere e fidelizzare un grande numero di studenti, riuscendo nell’impresa di far loro apprezzare le materie scolastiche, generalmente ostiche per tutti i ragazzi.

A testimonianza di questo importante risultato al panel erano presenti moltissimi ragazzi che hanno interagito con i loro beniamini, acclamandoli come delle star.

Dal canto nostro ci portiamo a casa un’importante lezione: gli smartphone e tutti i nuovi strumenti digitali non sono da demonizzare all’interno dell’ambiente scolastico, ma al contrario possono essere importanti strumenti per una didattica innovativa.

Fabianamanager, ti analizzo il CV in un reel

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Fabianamanager, intervistata da Stefano Mastroviti

Si definisce “la zia di orientamento e lavoro“, la sua mission è aiutare le persone (principalmente under 35) a dare il massimo nei colloqui di lavoro. Con uno stile comunicativo semplice e intuitivo, ma allo stesso tempo molto diretto e pratico, Fabiana Andreani, in arte Fabianamanger fornisce consigli utili e qualche piccolo trucchetto a chi si affaccia per la prima volta al mondo del lavoro.

Con una community di oltre 483.000 follower, di cui 201.000 su Instagram e 281.000 su TikTok, l’influencer-formatrice in poco più di un’ora ha raccontato il suo percorso di studi e le prime esperienze, sottolineando il fatto che la sua carriera ha preso una piega completamente diversa da quello che si aspettava. Dalla mediazione linguistica e dal sogno del Giappone è giunta ora a fare la consulente per i settori HR delle aziende da un lato e per i ragazzi che vogliono consigli per affrontare il primo colloquio dall’altro. Proprio questo è il messaggio che quotidianamente si trova a dover ripetere a moltissimi ragazzi non completamente soddisfatti del proprio posto di lavoro perché non attinente al proprio percorso di studi.

Onestamente non mi aspettavo l’esplosione sui social, ho iniziato sfidando l’algoritmo” ha confessato Fabiana, “pubblicavo video seri in mezzo a tanti contenuti ludici. La vera svolta è avvenuta le collaborazioni aziendali, hanno dato un grande impulso ai miei canali”. Dopo alcuni consigli su come fare una buona impressione al primo colloquio di lavoro, Fabianamanager si è congedata rivelandoci il prossimo lancio di una sua personalissima newsletter.

Giorgione, arte culinaria senza tempo

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Giorgione al TIC Festival

Giorgione Orto e Cucina è una vera istituzione e non ha certo bisogno di presentazioni. Con un seguito di oltre 1 milione di persone (314.000 follower su instagram, 24.300 su TikTok e 794.000 su Facebook), lo chef romano di nascita e umbro di adozione ha incantato e divertito la platea del TIC Festival con un monologo di circa 1 ora in cui è emersa tutta la sua spontaneità e genuinità. Con un linguaggio semplice ma diretto ha raccontato delle sue origini, degli inizi della propria attività, la scintilla scattata in un locale di Torre del Colle, piccolo borgo semi disabitato in provincia di Perugia e di come sia diventato un vero e proprio personaggio solo e soltanto grazie al passaparola.

Nel suo intervento Giorgione, oltre ad auspicare un ritorno agli antichi sapori e alla cucina semplice “di una volta”, parla di come i media abbiano cambiato la sua vita, portandolo da un piccolo paesino a essere una vera e propria star, venerata da un vero e proprio pellegrinaggio di fan al suo locale. I media non sono solo rose e fiori però, di recente è apparso in TV un personaggio parodia, tal Peppone che imita in tutto e per tutto lo chef, il quale la prende con filosofia: “Il problema è che quando sei esposto mediaticamente, poi sei sempre sotto i riflettori e qualsiasi cosa viene usata a tuo danno. Oggi se non condividi non esisti, quindi il privato non esiste più”.

Durante il panel Giorgione ci ha confessato che la lista d’attesa per poter mangiare è di 4 mesi. Potere della pubblicità… e dei media.

Nonostante la continua corsa per inseguire quanti più panel possibile, non possiamo che riassumere con una nota più che positiva l’esperienza vissuta a Terni al TIC Festival (anche per la nostra forma fisica). Abbiamo conosciuto molte delle star che siamo abituati a vedere attraverso lo schermo di uno smartphone, approfondito con loro tematiche che gravitano nel mondo del marketing e della pubblicità e avuto interessanti scambi e spunti di riflessione. Essendo la prima edizione qualche piccolo problemino tecnico (che comunque non ha comportato grossi disguidi) lo perdoniamo facilmente all’organizzazione del TIC Festival che è stata in grado di portare un intero ecosistema in una delle città meno cosmopolite del panorama italiano.

Curiosi di partecipare alla seconda edizione (Spoiler: si farà), che prontamente vi racconteremo sul nostro sito…

Ci leggiamo presto!

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