Una mossa per rassicurare i suoi clienti e puntare sulle aziende, preoccupate della possibile fuga di dati derivante dall’utilizzo di ChatGPT
Con lo sviluppo sempre più veloce delle tecnologie di intelligenza artificiale , aumentano di conseguenza anche le preoccupazioni riguardanti la privacy e la protezione dei dati.
La soluzione di Microsoft
Proprio per questo motivo, Microsoft ha annunciato il lancio di una nuova versione privata di ChatGPT. Grazie a questo sistema, il modello di AI rimane quello di ChatGPT pubblico ma i dati non vanno ad influenzare e non sono influenzati dal modello principale pubblico.
Un modo per rassicurare i clienti preoccupati per la sicurezza dei loro dati, permettendo loro di sfruttare le potenzialità del sistema di OpenAI ma senza divulgare i propri dati privati al sistema principale.
La versione privata di ChatGPT verrà ospitata su server dedicati, dove il software copia di ChatGPT verrà addestrato per prevenire qualsiasi tipo di fuga di dati.
Tutto ciò ovviamente ha un costo. Sembra infatti che la nuova versione privata di ChatGPT sarà disponibile ad un prezzo di 10 volte superiore rispetto a quello della versione standard.
Microsoft rassicura le aziende
Con questo annuncio Microsoft punta alle aziende, preoccupate della fuga di dati interni. Samsung, ad esempio, ha vietato ai suoi dipendenti l’utilizzo di chatbot come Bard o ChatGPT sui propri dispositivi utilizzati per lavoro.
Grazie a questo sviluppo di Microsoft le preoccupazioni per le aziende svaniscono, permettendo alle stesse e ai propri dipendenti di sfruttare le enormi capacità del sistema di intelligenza artificiale ChatGPT senza la preoccupazione riguardante la dispersione dei dati. Oltre alle aziende, questo sistema potrebbe essere utile ad enti come banche e ospedali che trattano quotidianamente dati sensibili e per cui risulta quindi di fondamentale importanza un’adeguata protezione dei dati dei propri clienti.
OpenAI vs Microsoft
Il nuovo servizio potrebbe essere lanciato già nell’ultimo trimestre dell’anno corrente e sembrerebbe che anche OpenAI stessa stia lavorando ad una sua versione di un sistema simile.
Nonostante l’accordo tra le due aziende, che permette a Microsoft di rivendere a sua volta i servizi di OpenAI tra cui ChatGPT, il rapporto tra le due non sembra rose e fiori. Al contrario, pare che presto entreranno in competizione tra loro.