Provocazione di un fotografo tedesco che ha partecipato al Sony World Photography Awards con un ritratto che richiama gli Anni Quaranta ma… non è un ritratto
La fotografia che vedete in questa immagine di copertina si chiama “Pseudomnesia – The Electrician” e ha aperto un vero e proprio fronte di riflessione. Sì, perché non è esattamente come appare. O meglio: è esattamente come si vuole che appaia. Fuor di metafora questo scatto che sembra uscire dagli anni ’40 è stato creato, in realtà, con l’intelligenza artificiale. Poco male: sarebbe un esempio come tanti non fosse che ha vinto il premio al Sony World Photography Awards. In poche parole uno dei premi più ambiti al mondo dove si celebrano quelli che le fotografie le scattano. Non che le creano. A presentarla è stata il fotografo tedesco Boris Eldagsen che voleva esattamente aprire un dibattito. Dimostrare che il crinale dell’AI conduce talvolta verso sentieri delicati. E molto confusi. Per amore di precisione la fotografia è risultata prima nella categoria “Creatività” della sezione Open. A livello tecnico l’immagine è stata realizzata attraverso parole rielaborate tra le 20 e le 40 volte e tramite la combinazione di tecniche in inpainting, outpainting e prompt whsipering”.
“I concorsi non sono pronti a distinguere”
“Non ho ritirato il premio” ha ammesso senza tanti fronzoli Eldagsen “perché il mio obiettivo non era vincere ma verificare se i grandi premi fotografici siano pronti per le immagini create con l’intelligenza artificiale: beh, non lo sono”. In soldoni Eldagsen ha ammesso apertamente la sua creazione ma se fosse stato zitto nessuno avrebbe battuto ciglio. Fa quasi sorridere la motivazione della giuria che ha accompagnato il premio: “Un inquietante ritratto in bianco e nero di due donne che richiama il linguaggio visivo dei ritratti di famiglia degli Anni Quaranta”. Peccato non sia un ritratto. A fronte di quella che pare pienamente una protesta provocatoria la manifestazione ha risposto con una dichiarazione cerchiobottista: “Il vincitore è lui in modo inappellabile perché non era stato specificata una regola contraria”. Peccato si sia anche affrettata a rimuovere la foto premiata dal sito ufficiale. Insomma nessuno aveva escluso le fotografie create con l’intelligenza creativa da un premio per fotografi in carne ed ossa: questa la spiegazione. Sembrava una tautologia: forse il merito di Eldagsen è stato dimostrare che non lo è più.
Ci leggiamo presto!