Si chiama Dreams la nuova funzione di selfie generativa IA proposta da Snapchat
Se Spotify e Apple sembrano battersi a suon di novità, anche e soprattutto riguardo l’intelligenza artificiale, Snapchat non è certo da meno e, anzi, torna alla carica con la sua ultima funzione di selfie generativa IA, che si chiama Dreams. Per ora è disponibile solo per i mercati di Australia e Nuova Zelanda, ma nelle prossime settimane sbarcherà ovunque.
Otto selfie AI generati disponibili con Dreams di Snapchat
Questa funzione permetterà alle persone di utilizzare i propri volti per creare fino a otto selfie AI generati, collocandoli in uno sfondo fantasioso, che può essere un’altra epoca o un paesaggio incantato. Ricordiamo che Snapchat ha lanciato il suo chatbox basato sull’intelligenza artificiale, My AI, lo scorso maggio, registrando ben 10 miliardi di messaggi da 150 milioni di persone. La scelta di Snapchat di ricorrere all’intelligenza artificiale deriva dalla volontà di contrastare la concorrenza, che ne ha messo in difficoltà la crescita pubblicitaria e il prezzo delle sue azioni. La dimostrazione concreta è un calo di fatturato da 1.111 milioni di dollari dello scorso anno a 1.068 milioni previsti a fine 2023.

Per questo motivo, Snapchat ha cercato nuova linfa per le sue entrate tramite acquisti in-app per Dreams. Gli utenti regolari riceveranno un pacchetto gratuito di otto sogni con la possibilità di acquistare set extra di otto per 0,99 dollari ciascuno. Gli abbonati Snapchat + riceveranno un’assegnazione mensile di un pacchetto gratuito contenente otto sogni e potranno ottenere set aggiuntivi di otto pagando 0,99 dollari per set.
Anche TikTok alla carica con l’IA
Ma non è solo Snapchat a muoversi in questa direzione, poiché c’è anche TikTok e il suo chatbot Tako, che sta velocemente riducendo il gap con Snapchat, tanto che si stima che le entrate pubblicitarie statunitensi di Snap scenderanno a 2,08 miliardi, in calo dell’1,8%, mentre TikTok dovrebbe crescere del 23,1% a 6,19 miliardi. Qualche forma di travaso è ipotizzabile. Insomma, anche se Snapchat è stata la prima piattaforma a lanciare un chatbot generativa pare comunque faticare nello a spingere gli inserzionisti a spendere come previsto. Nonostante gli sforzi, dunque, rimane ancora la convinzione da parte da alcuni addetti ai lavori che Snap non sia da considerare la migliore piattaforma di social media in termini di tempo trascorso o portata complessiva, e questo, ovviamente, porta gli inserzionisti a rivolgersi altrove.
Ci leggiamo presto!
Entra a far parte del nostro canale Telegram!
Ogni giorno news, riflessioni, approfondimenti e tanto altro in esclusiva per la nostra community.