Coca-Cola si prepara ad abbracciare il marketing AI del futuro grazie alla sua collaborazione con Bain & Company.
La più grande industria distributrice di bibite e bevande gassate analcoliche al mondo ha deciso di affidare parte della sua invincibile comunicazione all’intelligenza artificiale, diventando di fatto una delle prime aziende a testare la fusione di marketing e AI.
Le collaborazioni illimitate dell’AI
È di pochi giorni fa l’annuncio della definitiva collaborazione tra OpenAI, l’organizzazione senza scopo di lucro che si fonda sulla ricerca e lo sviluppo dell’intelligenza artificiale, e Bain & Company, azienda leader americana per la consulenza strategica.
Scopo di questa alleanza, testata gradualmente nell’ultimo anno, è quella di iniziare a integrare le capacità e le conoscenze proposte da OpenAI (la quale, dopo pochi anni e molti finanziamenti, è riuscita a sviluppare i bot più performanti quali ChatGPT, DALL·E e Codex) con i servizi messi a disposizione da Bain, migliorando così l’efficienza di entrambi.
“L’intelligenza artificiale ha raggiunto un punto di svolta e prevediamo un’enorme ondata di cambiamento e innovazione per i nostri clienti in tutti i settori. Consideriamo questa come una rivoluzione industriale per il lavoro di conoscenza e un momento in cui tutti i nostri clienti dovranno ripensare le loro architetture aziendali e adattarsi. Collaborando con OpenAI, siamo lieti di avere un accesso senza pari a modelli di intelligenza artificiale di base all’avanguardia, in modo da poter creare soluzioni digitali su misura per i nostri clienti e aiutarli a realizzare valore aziendale ” ha affermato Manny Maceda, Bain & Partner di gestione mondiale dell’azienda.

Gli strumenti di intelligenza artificiale sviluppati da OpenAI sono infatti modelli performanti di comprensione e creazione di testi, immagini, codici software, le cui capacità di interazione si sono evolute al punto da poter rappresentare un valore aggiunto nel controllo e nella generazione dei contenuti di qualsiasi settore.
In particolare, i servizi offerti da Bain & Company si basano su un insieme di conoscenze algoritmiche, tecniche e commerciali che vengono applicate per risolvere ogni tipo di problematica aziendale, dalla gestione dei dati all’analisi delle strategie.
L’affiancamento di questi sistemi alle nuove possibilità dell’intelligenza artificiale rappresenta, almeno in parte, anche il futuro del marketing, in cui la generazione digitale di script mirati, testi pubblicitari, immagini e assistenza automatizzata sono solo alcuni degli elementi che potranno essere rivoluzionati dalle possibilità dell’AI.
Coca-Cola da sempre pioniera
La prima azienda a voler scommettere su questo futuristico connubio per la sua comunicazione è Coca-Cola Company, protagonista indiscussa del mercato mondiale e da sempre modello virtuoso per le sue strategie e il costante rinnovamento dei suoi linguaggi commerciali.
«Siamo entusiasti di poter dispiegare la creatività di prossima generazione offerta da questa nuova tecnologia», ha dichiarato James Quincey, presidente e amministratore delegato di Coca-Cola Company. «Vediamo l’opportunità di migliorare il nostro marketing attraverso un’intelligenza artificiale all’avanguardia, oltre a poter esplorare modi per migliorare le nostre operazioni e capacità aziendali».
I dettagli di questa nuova collaborazione non sono stati resi noti, ma James Quincey, CEO di Coca-Cola, ha suggerito che potrebbero riguardare proprio l’aspetto creativo del processo: “Questo rientrerà sicuramente nella categoria sperimentale, ma l’opportunità di migliorare notevolmente la creatività del nostro reparto marketing utilizzando l’intelligenza artificiale è qualcosa che vale la pena provare (e) potrebbe essere molto eccitante in futuro”.
“La visione di Coca-Cola per l’adozione della tecnologia di OpenAI è la più ambiziosa che abbiamo visto di qualsiasi azienda di prodotti di consumo” ha aggiunto Zack Kass, responsabile go-to-market di OpenAI.

E se per ora alcune delle possibilità svelate da questa partnership restano ignote, è impossibile non domandarsi quali profondi cambiamenti subiranno i mondi del marketing e della comunicazione (e non solo) una volta integrata l’AI, in quanto settori da sempre penalizzati e privilegiati proprio dalla creatività umana.
“Non siamo neppure all’inizio della comprensione di ciò che l’AI potrebbe essere in grado di fare. Abbiamo sperimentato le tecnologie digitali in altri aspetti della nostra attività e ogni volta che abbiamo unito l’uomo alla tecnologia, abbiamo ottenuto un risultato migliore” ha voluto ricordare Quincey.
Non ci resta che attendere e continuare a interrogarci.