Stadi in VR, NFT e avatar-ultras: il calcio sbarca nel metaverso

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6 Agosto 2022
Tocca mettersi comodi

Guardare una partita di calcio in TV potrebbe presto non essere il miglior modo per seguire la propria squadra del cuore. La tecnologia e in particolare il metaverso possono offrire esperienze molto più immersive liberandoci dai vincoli spazio-temporali del mondo fisico. Qualche squadra si sta già muovendo in questo direzione, vediamo insieme cosa c’è di concreto

Che si simpatizzi o lo si avversi, il metaverso sta inesorabilmente entrando nelle vite di tutti noi. Ormai ovunque si sente parlare di questa nuova tecnologia e anche il mondo dello sport, in particolare quello del calcio, non ne è immune. Da quando Zuckerberg a ottobre dello scorso anno ha posto l’attenzione su questo nuovo tema, arrivando addirittura a cambiare il nome della sua azienda, le imprese e le persone si sono avvicinate agli universi virtuali, accettando questo nuovo termine e iniziando a interessarsi a quella che per tutti è la next big thing di internet.

Indubbiamente il metaverso aprirà a delle possibilità che oggi non abbiamo, fornirà alle persone nuove abilità e permetterà di vivere esperienze davvero esclusive, abbattendo qualsiasi barriera geografica. Essere allo stadio e seguire la propria squadra del cuore dall’altra parte del mondo potrebbe non essere solo un sogno visionario ma una possibilità a portata di click.

Come ormai sappiamo attualmente non esiste un unico metaverso, ma ce ne sono diversi già funzionanti: in questo articolo avevamo parlato dei 10 più famosi, anche se in pochi sanno che ne esiste anche uno per tutti gli appassionati di calcio.

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Metasoccer, il primo metaverso a tema calcistico

Può un gioco trasformarsi in un vero e proprio universo virtuale? A questa domanda hanno risposto Marc Cercós, Àlex Fiestas e Patxi Barrios, i giovani fondatori di Champion Games, un rinomato studio di videogiochi che recentemente ha realizzato Metasoccer, il primo gioco di calcio vivibile all’interno del metaverso. Nel gioco gli utenti possono sperimentare un vero ambiente sportivo tentando di gestire il proprio team, cercando nuovi giocatori e scommettendo sull’esito delle partite. 

In sostanza si tratta di un novello Championship Manager (o Pc Calcio per i più nostalgici), ma con una componente in più: la blockchain, che garantisce l’unicità dei calciatori, fattore cruciale e distintivo da ogni altro videogioco.

Durante l’esperienza nel metaverso si possono compiere 4 azioni fondamentali:

  • Search, ovvero fare attività di scouting ricercando giovani talenti da annettere al proprio team;
  • Train, sviluppare un vero e proprio piano di allenamento per migliorare le caratteristiche dei propri calciatori;
  • Play, giocare le partite in competizioni ufficiali e le amichevoli;
  • Earn, un sistema di guadagno attraverso le vittorie nelle partite o altre modalità collaterali.

L’obiettivo fissato dai fondatori di Champion Games è quello di avvicinare le persone al nuovo metaverso sportivo attraverso il gioco, arrivando a creare una nuova generazione di giocatori e club nativi digitali.

Un metaverso… Real

Non solo videogiochi, ma anche le squadre di calcio stanno guardando con attenzione gli sviluppi di questa nuova tecnologia. Il Real Madrid è la squadra più titolata al mondo, la terza squadra per numero di tifosi al mondo (dietro solo a Manchester United e Barcellona) e ha il miglior palmares della storia, carico di trofei e coppe vinti dal 1902, anno della sua fondazione. Nonostante i fasti del passato le Merengues hanno sempre un occhio puntato al futuro e, da un po’ di tempo a questa parte, hanno messo nel mirino il metaverso.

Entro la fine del 2022, al termine degli attuali lavori di restauro, il Santiago Bernabeu, storica casa dei giocatori con la Camiseta Blanca, non ospiterà soltanto partite di calcio, ma eventi di ogni tipo come concerti, fiere e molto altro. L’obiettivo è quello di aumentare il fatturato della società (il traguardo ufficiale è arrivare ai 320 milioni annui) sfruttando il potenziale del proprio impianto. 

Il fatturato potenziale potrebbe essere anche maggiore proprio grazie alle possibilità offerte dal metaverso: secondo El Economista, quotidiano online spagnolo molto vicino alle vicende della capitale, il Real Madrid starebbe pensando a un approdo nel metaverso partendo dalla propria “casa”, con delle idee che stanno prendendo piede negli uffici di Florentino Perez.

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Image Credits: calcioefinanza.it

La squadra madrilena vuole far vivere ai propri tifosi le stesse emozioni provate all’interno dello stadio durante i match ufficiali, osservando la partita da una posizione privilegiata, cantando cori e inneggiando la squadra insieme a tutti gli altri tifosi. Il punto di vista dello spettatore sarà appositamente studiato per essere in tutto e per tutto simile a quello dei fan presenti fisicamente allo stadio, ma non solo. Trovandosi in un mondo completamente virtuale, si possono travalicare i limiti dello spazio-tempo del mondo fisico e avere infinite possibilità, come replay on-demand, punto di vista di un singolo giocatore, ecc.

Dalle parti del Santiago Bernabeu sembrano fare sul serio anche se ad oggi non esiste un progetto ufficiale, ma solo una raccolta di idee che potranno realizzarsi nel prossimo futuro.

Machester City, una nuova casa nel metaverso

Con un piccolo grande salto ci spostiamo in Inghilterra, dove il Manchester City, squadra salita alla ribalta negli ultimi anni grazie agli enormi capitali di Khaldun al-Mubarak, sta sperimentando la nuova “via della seta” digitale. Proprio grazie alle disponibilità di grandi che negli ultimi anni hanno permesso al club inglese di ambire alla vittoria in qualsiasi competizione, la squadra di Manchester è sicuramente la più vicina a raggiungere qualcosa di concreto.

Grazie alla collaborazione con gli esperti di realtà virtuale di Sony, l’utilizzo di immagini ad alta definizione e alla tecnologia Hawk-Eye, presto l’Etihad Stadium potrebbe essere ricreato all’interno del metaverso. Anche in questo caso l’obiettivo principale è quello dell’aumento del fatturato grazie ai maggiori introiti derivanti dalle possibilità offerte dal metaverso: uno stadio virtuale non ha il limite della capienza massima, ma può ospitare un numero infinito di tifosi. Inoltre i dirigenti del Manchester City in questo modo vogliono permettere anche ai tifosi d’oltreoceano (che normalmente non possono vedere la partita della squadra campione d’Inghilterra allo stadio) di vivere le emozioni che solo l’Etihad sa dare.

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Image Credits: Techbriefly.com

Uno dei punti attenzionati dal club è sicuramente l’interattività: i dirigenti non vogliono regalare la semplice visione di un match, ma vogliono fare in modo che ogni tifoso dal proprio salotto di casa possa interagire con tutti gli altri in tempo reale, proprio come avviene nel mondo fisico, aprendo inoltre numerose opportunità di business nel campo dei gadget e degli oggetti indossabili dai vari avatar.

Il progetto è già ben avviato e presto la casa virtuale del Manchester City potrebbe vedere la luce, aprendo nuovi quesiti e dibattiti sui temi di sponsorizzazioni e vendita degli spazi pubblicitari che, date le peculiarità degli universi virtuali, potrebbero essere profilate e personalizzati in base alle caratteristiche dello spettatore.

Il metaverso ha già ospitato una partita di calcio!

Molti immaginano il metaverso come una tecnologia che sarà disponibile in un lontano futuro e, soprattutto se associata al mondo del calcio, si pensa solo a vaghe idee o progetti. In realtà la cosa è molto più concreta, se pensiamo che già nello scorso campionato c’è stata una partita trasmessa nel metaverso ed è stata una partita della nostra Serie A.

Si tratta di Milan-Fiorentina, trasmessa nel metaverso The Nemesis, in cui la serie A ha adibito una vera e propria room dal quale assistere al match con il proprio avatar. La trasmissione era riservata ai soli spettatori provenienti dall’area MENA (Medio Oriente e Nord Africa) ed è stata possibile grazie alla collaborazione tra TIM, ConsenSys e The Nemesis. “Abbiamo scelto di trasmettere per primi una partita di calcio nel Metaverso perché riteniamo la frontiera dell’innovazione tecnologica essenziale per una Lega moderna come la Serie A – dichiarava prima del match l’amministratore della Lega Serie A Luigi De Siervo.

Purtroppo i risultati non sono stati quelli sperati: gli spettatori hanno potuto sì vedere la partita con il proprio avatar in una room riservata, ma non era consentito loro fare altro. Un’operazione lontana dall’idea di metaverso che tutti noi auspichiamo, con esperienze immersive e funzionalità che travalicano i limiti spazio-temporali. Le uniche possibilità aggiuntive sono state quelle di poter chattare in tempo reale con altri utenti presenti nella room (qualcosa di molto simile a una visione condivisa sui social network) e la possibilità di far indossare al proprio avatar un piccolo gadget della Lega, scaricando un NFT gratuito. Una modalità di visione non troppo lontana da quella a cui siamo abituati, ma è comunque servita per sperimentare la nuova tecnologia.

Serie A, chiuso l’accordo con Sorare, a quando il metaverso?

Proprio in questi giorni, la Lega Serie A ha chiuso un importante accordo con Sorare, società francese di Fantasport basati sugli NFT che conta una community di appassionati di oltre 2 milioni di persone in tutto il mondo. A partire dalla prossima stagione i collezionisti potranno scambiare le card digitali con protagonisti del campionato italiano, giocando al fantacalcio di Sorare con i club più iconici.

La piattaforma aveva già siglato accordi con la Bundesliga, La Liga e la MLS, oltre che la Major League di Baseball.

La particolarità della piattaforma e della modalità di gioco è che vengono utilizzate le card sotto forma di NFT, garantendone così il possesso ad un unico proprietario. Il fine è quello di massimizzare i profitti avvicinando le persone al mondo del calcio anche attraverso mezzi non convenzionali, come appunto le card che abbracciano il mondo dei collezionisti, non necessariamente appassionati di squadre calcistiche.

Proprio come nel fantacalcio tradizionale, i giocatori diventano manager e allenatori della propria squadra, creando delle formazioni composte da 5 calciatori: un portiere, un difensore, un centrocampista, un attaccante e un esterno d’attacco. I tornei a cui è possibile partecipare sono molteplici, ognuno con propri requisiti d’accesso e regolamenti, tutti basati sulle prestazioni reali dei calciatori durante i match ufficiali. 

Le card sono disponibili con diversi indici di scarsità, determinandone di fatto il valore di partenza, che potrà poi essere modificato in base alle prestazioni del calciatore. 

Sicuramente questa particolare modalità di gioco rappresenta un’ottima opportunità di marketing per tutto il mercato degli NFT che ultimamente ha subito diverse flessioni e, dal punto di vista meramente socio-economico, un bel banco di prova per l’utilizzo delle nuove tecnologie. Così come gli NFT, anche il metaverso entrerà sicuramente a far parte del mondo del calcio con le sue mille sfaccettature, dando ai tifosi possibilità inimmaginabili per seguire la propria squadra del cuore. Oggi si sta mettendo a punto l’infrastruttura necessaria per sfruttare le potenzialità del metaverso, non sono ancora stati fatti passi significativi per la definizione di uno standard, ma ci troviamo in una fase di sperimentazione. Manchester City e Real Madrid si stanno muovendo velocemente per portare a casa qualcosa di concreto, presto molti altri team potrebbero seguirne le orme, senza dimenticare che anche le Leghe Ufficiali (con in testa la nostra Serie A) potrebbero presto stipulare accordi esclusivi per trasmettere le partite nel metaverso.

Il futuro è quindi tutto da scrivere, noi saremo qui per raccontarvelo osservando da vicino tutti i prossimi passi ed i movimenti di tutti i più grandi player di questo mondo che, più di tutti, appassiona miliardi di persone. Perciò continuate a seguirci per conoscere in anteprima tutte le novità e, come sempre…

Ci leggiamo presto!

Cover credits: sportavellino.it

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