Un nuovo mass media sta per vedere la luce, ma non nel modo in cui forse ci saremmo aspettati. Non ci sarà un solo metaverso, ma molti universi virtuali differenti, ognuno con caratteristiche e scopi diversi. Noi utenti avremo presto tante porte di accesso a mondi interattivi e immersivi sviluppati dalle Big tech, ma non solo: brand come Nike e Adidas stanno già sviluppando qualcosa di molto concreto, presto molti altri si aggiungeranno alla già lunga lista di “aziende del metaverso”.
Dopo questa doverosa premessa, mettetevi comodi e tenetevi per scoprire la classifica dei migliori 10 metaversi conosciuti!
Il metaverso sarà la prossima evoluzione della comunicazione e cambierà per sempre il modo con cui ci relazioniamo e interagiamo con le altre persone. Presto attraverso i nostri dispositivi e senza muoverci da casa potremo avere tutte le interazioni sociali che avremmo uscendo al parco o incontrandoci con amici.
Saranno definitivamente abbattute le distanze geografiche, con notevoli implicazioni anche dal punto di vista lavorativo, dove lo smartworking farà un notevole balzo in avanti rendendo quasi obsoleto il posto in ufficio. Cambierà anche il modo in cui potremo usufruire di molteplici servizi, i viaggi e moltissimi altri aspetti della nostra vita.
1, nessuno e centomila… metaversi
Il termine Metaverso nasce dal mondo cyberpunk. Coniato nel 1992 da Neal Stephenson nel libro Snow Crash, viene inizialmente concepito come una realtà virtuale condivisa tramite internet, dove si è rappresentati in tre dimensioni attraverso un avatar, in cui la differenza tra le classi sociali viene rappresentata dalla risoluzione del proprio avatar digitale, che non era strettamente legato all’aspetto fisico della persona.
Questa visione, seppur non troppo lontana dalla realtà che si sta delineando, è rimasta ancorata al concetto di un unico e solo metaverso, in cui tutte le parti in gioco confluiscono e interagiscono tra loro. In questi giorni invece stiamo vedendo uno sviluppo diametralmente opposto: tanti metaversi differenti, ognuno con proprie caratteristiche e funzionalità e soprattutto legati ad un unico brand.
Zuckerberg, con il rebranding della ormai ex Facebook Inc. in Meta, ha recentemente riportato sotto le luci dei riflettori il tema del metaverso e condiviso una visione avveniristica ma anche facilmente concretizzabile con la tecnologia attuale.
Dopo un primo scintillante avvio però, le cose in casa Meta non sembrano decollare, perlomeno non in questi giorni. Oltre al nuovo nome del brand infatti dalle parti di Menlo Park non si sono concretizzate le prospettive dichiarate dal CEO Zuckerberg, tant’è che molti si stanno interrogando sulle prospettive future. Meta non sembra essere pronta a cogliere lo spirito del metaverso e anzi, secondo Yat Siu, Presidente e co-fondatore di Animoca Brands, (di cui vi abbiamo parlato nell’ultima puntata di Digitips), quello che starebbero facendo a Menlo Park sarebbe un “falso metaverso”. Invece di condividere e mettere a disposizione le risorse, tende a nasconderle e privatizzarle, per essere sempre più indispensabile.
Quindi dobbiamo abbandonare l’idea di poter entrare un giorno nel Metaverso? Assolutamente no e, a dir la verità, esistono già diverse versioni attualmente attive e che saranno ulteriormente sviluppate. Andiamo a vedere quali sono le migliori attualmente in circolazione, scoprendo le caratteristiche principali e il brand che c’è dietro.
10 – Blocktopia
Al decimo posto della nostra classifica troviamo Blocktopia, un progetto nato da una collaborazione con Kucoin per lo scambio di cryptovalute. In questo universo virtuale gli utenti possono interagire tra loro attraverso meccanismi di comunicazione vocale e chat istantanee.
Blocktopia è letteralmente un enorme grattacielo virtuale composto da ben 21 milioni di piani, sorto su un mondo in decadenza. Ogni piano rappresenta un ecosistema a sé stante con i utenti infrastrutture proprie, ma allo stesso tempo collegato agli altri piani dell’edificio, con una logica di vasi comunicanti.
L’intero metaverso è caratterizzato da un’economia basata sulle cryptovalute con cui gli utenti possono acquistare terreni e svilupparli come immobili virtuali, con la possibilità di ospitare pubblicità ed eventi virtuali (guadagnando proprio come nel mondo “esterno”).
Al momento è presidiata soprattutto da cryptotrader o investitori che cercano di guadagnare grazie alla compravendita di cryptovalute.
9 – Star Atlas
Al nono posto Star Atlas, nato come gioco multiplayer e oggi a tutti gli effetti un metaverso. Ambientato nello spazio, questo universo ha mantenuto la sua interfaccia da videogame futuristico. Caratterizzato da una trama, è capace di coinvolgere gli utenti e spingerli all’interazione grazie appunto alla tecnica della gamification.
Il ruolo di ogni utente/giocatore è quello di trovare tesori nascosti composti dalle valute del gioco ($Atlas e $Polis), con cui poter fare acquisti nell’ecosistema. La particolarità sta nel fatto che le risorse accumulate possono facilmente essere scambiate con altri utenti, generando un mercato con un consistente numero di transazioni.
Gli utenti/giocatori hanno iniziato a creare una governance e un complesso sistema di leggi per poter stabilire l’ordine in Star Atlas. La grafica è gestita dal Nanite dell’Unreal Engine 5, che consente una personalizzazione molto dettagliata.
A marzo 2022 è stato annunciato il lancio di due nuove “navi” che permetteranno agli utenti del metaverso di confrontarsi con nuove sfide e forniranno nuovi stimoli: una a forma di Corvette anni ’60 chiamata Lowbie, limitata a 122.000 unità per un prezzo unitario di 54 euro, e Raimbow Ark, una corazzata limitata a soli 820 pezzi dal costo dal costo unitario di circa 290 euro. Sarà molto interessante osservare l’andamento del mercato secondario di questi oggetti virtuali.
I brand per il momento non hanno ancora preso piede in questo metaverso, ma siamo sicuri che sono tutti alla finestra in attesa di capire in che modo potersi inserire e come monetizzare da questa nuova realtà virtuale.
8 – The Nemesis
C’è anche un po’ di Belpaese in questa speciale classifica dei metaversi conosciuti. Nell’ottava posizione un progetto nato nel 2019 per fornire ad utenti e videogiocatori un punto di incontro in cui potersi incontrare, comunicare tra loro e scambiare opinioni, partecipare ad eventi e sfide virtuali. Vede così la luce The Nemesis, un metaverso esplicitamente ispirato al romanzo Player One di Ernest Clie, realizzato da Alessandro De Grandi e Riccardo Zanini che vuole ospitare esperienze condivise al fine di rivoluzionare il mondo del gaming, dei social e dell’intrattenimento attraverso la blockchain.
The Nemesis si appoggia alla Blockchain Ethereum, contiene moltissimi NFT, che rappresentano i terreni e gli oggetti virtuali presenti nel metaverso e utilizza una propria criptovaluta, (i NEMS).
Gli stessi autori hanno ammesso che una grande fetta degli utenti di The Nemesis sono crypto-appassionati ed hanno familiarità con questi strumenti.
Nei prossimi mesi saranno rilasciati nuovi editor dedicati alle strutture 3d, template e gameplay che consentiranno una maggiore personalizzazione della piattaforma da parte degli utenti. La forma finale che acquisirà The Nemesis sarà quella di un vero e proprio sistema solare con diversi pianeti, sui quale gli owner attraverso l’acquisto di terreni possono personalizzarli secondo i propri gusti.
Nel primo quadrimestre del 2022 è prevista la prima sessione di vendita dei terreni nei confini di The Nemesis, che costituirà la prima grande apertura verso gli investitori per finanziare l’ulteriore sviluppo della piattaforma.
7 – Second Life
Settima posizione per una vecchia conoscenza del mondo del gaming e della “vita virtuale”: Second Life. Nato come avveniristico videogioco nel 2003, una vera e propria simulazione in un mondo virtuale della vita reale, il software della americana Linden Lab fa registrare un enorme successo grazie al fatto che gli utenti possono in qualche modo avere una “seconda possibilità” e cercare di vivere la propria vita compiendo scelte differenti, proprio come uno sliding doors. Second Life ottiene uno sconfinato successo nel grande pubblico, tanto che nel 2013 contava circa un milione di utenti attivi, salvo poi ridimensionarsi con l’avvento dei Social Network.
Considerato da molti il vero precursore del metaverso, Second Life è tornato in auge proprio in questo periodo per le molteplici caratteristiche che lo rendono in tutto e per tutto un vero universo virtuale, costruito a forma di “scacchiera” con tanti blocchi a sé stanti e con regole proprie, ma allo stesso tempo collegati tra di loro. Ogni blocco prende il nome di “isola” e può essere un terreno pubblico o privato, con un proprietario ben definito che paga mensilmente un affitto a Landen Lab.
La cosa più interessante del metaverso di Second life è che, proprio come si propone di fare Meta con Horizon Worlds, i contenuti sono completamente generati dagli utenti che ogni giorno cercano di aggiungere qualcosa o migliorare la piattaforma che abitano.
Lineden Lab riesce a monetizzare il suo universo grazie all’affitto delle “isola” ma anche con i potenziamenti degli avatar, vestiti particolari o gadget esclusivi, che rendono i personaggi davvero unici. I brand dopo un primo interessamento hanno completamente abbandonato questo progetto, ma oggi sembra esserci un rinnovato interesse per tutto ciò che ruota intorno a Second Life. Se siete curiosi di scoprire questo metaverso, Linden Lab ha creato una vera e propria guida turistica.
6 – Horizon Worlds
Ci sono voluti ben due anni di lavoro ed il rebranding di una delle aziende più grandi del mondo per dare alla luce ad Horizon Worlds, il metaverso ideato e voluto fortemente da Mark Zuckerberg, il fondatore di Facebook, e che conquista il sesto posto nella nostra speciale classifica. Continuamente in espansione, Horizon World non ha ancora raggiunto la sua massima dimensione potenziale, ma ha iniziato ad accogliere utenti da tutto il mondo, a patto di avere un account Oculus (Oculus Quest sono i visori VR per accedere al metaverso).
Il metaverso è infatti fruibile nel suo massimo splendore attraverso i visori di proprietà Facebook, ma è possibile “visitare” questo nuovo mondo virtuale anche con un account provvisorio, in modalità ospite.
Zuckerberg ha intenzione di far affluire i creators nel suo metaverso in modo che questi possano iniziare a creare contenuti sempre nuovi ed innovativi, proprio con la stessa logica dei contenuti di un social network: utenti che creano contenuti ed oggetti virtuali per gli altri utenti. Per raggiungere questo obiettivo Meta sta adottando delle politiche particolari per consentire ai creators di vendere nel metaverso gli oggetti virtuali realizzati, ovviamente dietro al pagamento di una commissione.
Oggi Horizon Worlds sembra essere solo un ambiente di prova che sta prendendo le misure per divenire un nuovo standard, forte anche degli investimenti da parte di Meta e soprattutto del know-how sugli ambienti social acquisito in questi anni. Se siete curiosi potete iniziare ad esplorare questo ambiente cliccando qui.
5 – Minecraft
Nato come videogame con tante ambientazioni da esplorare, Minecraft oggi attraverso le nuove tecnologie sta diventando un vero e proprio metaverso, con caratteristiche open source in cui gli utenti possono apportare migliorie e contributi. Secondo Phil Spencer, capo della divisione Xbox in Microsoft, proprietaria di Minecraft, l’apporto degli utenti sarà fondamentale per lo sviluppo e l’espansione del mondo virtuale.
Minecraft, nella sua strategia di volersi imporre come nuovo standard per il metaverso, ha messo a punto NFT Worlds, un editor di mondi virtuali che ad oggi conta oltre 10.000 metaversi sotto forma di NFT ospitati sulla blockchain e oggetto di contrattazioni, soprattutto nel mercato secondario. Proprio il marketplace sta giocando un ruolo determinante per lo sviluppo del metaverso Minecraft, poiché gli utenti hanno a disposizione un’importante piattaforma in cui vendere e monetizzare con le proprie creazioni e monetizzare.
A marzo 2022 Lacoste e Minecraft hanno instaurato una partnership, anticipata da una massiccia campagna di comunicazione sui social network. Alcuni famosi gamer hanno svelato Croco Island, una mappa speciale in cui gli utenti possono divertirsi con tanti minigiochi con in evidenza l’iconico logo a forma di coccodrillo.
4- Fortnite
Con un investimento di oltre 1 miliardo di dollari da parte di Sony in Epic Games, Fortnite è pronto ad essere definitivamente lanciato come metaverso. Questa cifra “monstre” è solo l’ultima di diversi round con cui la casa di videogame statunitense ha raccolto oltre 500 milioni di dollari da destinare allo sviluppo della prossima big thing di internet. Se fino ad oggi gli interventi sono solo stati preparatori, con il nuovo apporto Epic Games ha di fatto tutti gli strumenti per il proprio universo virtuale, che di fatto è già abitato da 350 milioni di giocatori.
Dopo il boom del 2018 e soprattutto il booster dovuto alla pandemia la comunità di Fortnite si è ampliata ed i membri hanno iniziato ad intessere folte relazioni sociali non solo legate al videogame, ma sempre più attinenti a scopi estemporanei come il bisogno di ricercare persone con gli stessi interessi.
Nei mesi scorsi sono state anche svolte le prove generali del metaverso con la realizzazione di diversi concerti, tra tutti quelli di Ariana Grande e Travis Scott e le numerose collaborazioni, su tutte quelle con Lego e Guitar Hero, che non hanno ancora portato i risultati sperati ma hanno posto le basi per l’ingresso nei metaversi conosciuti.
3 – The Sandbox
Al gradino più basso del podio troviamo una piattaforma già in stato avanzato, frutto di un lavoro teso alla creazione del metaverso ben prima delle dichiarazioni di Zuckerberg, tant’è che oggi sta accogliendo i primi abitanti, aziende e attività commerciali. The Sandbox è un metaverso, ma anche un complesso sistema di gioco che consente la creazione di oggetti virtuali in 3D e risorse varie, come ad esempio avatar e strumenti.
Il 21 novembre scorso ha aperto i cancelli del suo fantastico mondo permettendo l’accesso a 5.000 fortunati possessori del pass, mentre il lancio ufficiale al pubblico mainstream si terrà nei prossimi mesi. Da sottolineare il recente accordo con Adidas, la quale avrà uno spazio tutto suo in cui poter esporre i propri prodotti e interagire con gli utenti.
Il metaverso di The Sandbox è in realtà un puzzle composto da tante piccole piattaforme che, come in una grande rete, si collegano e interagiscono tra di loro. Al suo interno ogni utente avrà la possibilità di creare, scambiare, acquistare o vendere avatar digitali, sotto forma di NFT, oppure di acquistare, vendere o affittare un vero e proprio appezzamento di terra (con la possibilità tra l’altro di generare un reddito passivo).
2 – Decentraland
Secondo posto per Decentraland, uno tra i più “vecchi” universi virtuali e protagonista di numerosissime transazioni. Lanciato nel 2016, oggi può contare su una solida comunità di utenti ed una lunga fila di marchi che hanno iniziato a popolare questa piattaforma. Basato sulla tecnologia Blockchain, è un mondo democratico e completamente decentralizzato (da qui il suo nome): tutti i possessori della valuta MANA, possono prendere parte alle decisioni sulla piattaforma attraverso una votazione.
Le proprietà digitali in Decentraland sono rappresentate da NFT (Land) che, come tali, possono essere liberamente scambiate sul mercato attraverso aste pubbliche o transazioni private.
Nel settembre del 2021 la piattaforma ha visto un ingresso trionfale da parte di Maserati, che ha apportato nell’universo virtuale tanti NFT esclusivi rilasciati per tutti gli appassionati, inclusi marchi storici e vere automobili virtuali.
Di recente ha fatto scalpore una vendita di un terreno immobiliare per oltre 2,1 milioni di dollari, di cui vi avevamo parlato in questo episodio di Digitips.
1 – Roblox
Non è solo un videogioco e non è certo una novità, però ha quel giusto mix per sfondare soprattutto tra i giovani. Con molti elementi in comune con videogame come Minecraft o Fortnite, Roblox si connota come un vero e proprio universo virtuale in cui poter interagire con altri utenti.
In questo articolo vi avevamo già parlato di questa realtà, ma ora vogliamo tornarci perché in pochissimo tempo il suo valore è lievitato fino a toccare quota 41 miliardi di dollari (il doppio di Epic Games) e fa registrare la crescita più rapida nel settore dei metaversi, oltre che posizionarsi al primo posto della nostra speciale classifica.
La valuta utilizzata all’interno del metaverso si chiama Robux ed è utilizzata come una normale moneta con cui gli utenti potranno fare acquisti negli store virtuali, comprando accessori esclusivi per i propri avatar.
Un grande successo che ha presto attratto molti brand, come ad esempio Gucci, che ha organizzato all’interno della piattaforma la Gucci Garden Experience, un evento in cui il famoso marchio ha lanciato alcuni NFT esclusivi, riproducendo fedelmente le proprie creazioni in digitale. Durante l’evento un modello di borsa è stato venduto per circa 4.000 dollari, un prezzo decisamente maggiore rispetto al corrispettivo oggetto reale.
Recentemente anche Nike ha deciso di entrare nel mondo Roblox creando un suo sottomondo chiamato Nikeland, uno spazio virtuale dedicato al mondo dello sport.
Non c’è alcun dubbio sul fatto che il metaverso sarà la prossima innovazione che rivoluzionerà il nostro modo di comunicare. Proprio come l’avvento di internet oramai 30 anni fa, il metaverso sarà il mass media del futuro, un canale interattivo ed immersivo in cui le comunicazioni saranno non solo bidirezionali e “a ragnatela” con tutti gli utenti che vi partecipano, ma coinvolgeranno sempre di più i nostri 5 sensi per un’esperienza unica.
I brand hanno già visto le potenzialità di questi strumenti e si stanno già attrezzando per popolarli ed utilizzarli come nuovi strumenti di business. Alcuni come Nike o Adidas hanno creato un piccolo mondo in un metaverso già esistente, altri come Fortnite sta pensando di creare un metaverso tutto suo, forte della piattaforma già esistente.
Sicuramente sarà da tenere d’occhio Horizon Worlds di Meta che, con la sua infrastruttura e l’hyde creato da Zuckerberg, sarà sicuramente in grado di attrarre grandi investimenti, A patto però di battere sul tempo tutti gli altri che, come abbiamo letto, si sono già attrezzati e stanno fornendo versioni molto avanzate di metaverso.
Noi come sempre terremo d’occhio tutte le prossime mosse dei brand e vi racconteremo le novità di ogni metaverso, conosciuto e non. Nel frattempo…
Ci leggiamo presto!