Virtual Influencer: ecco i 10 più autorevoli e amati

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27 Settembre 2022
Tocca mettersi comodi

Il fenomeno degli influencer virtuali cresce a dismisura e sembra non avere confini. Chi sono e cosa fanno questi soggetti fatti di byte che popolano la rete?

In un futuro lontano lontano…

Credits: Tom’s Hardware

Esiste tutto un filone di letteratura e filmografia futuristica che racconta di mondi virtuali e robot che li abitano. Molto spesso questi si trovano in opposizione al genere umano e ne minacciano l’esistenza. Gli androidi, in questi futuri distopici, appaiono più umanizzati che mai. Gli esseri umani li hanno creati a loro immagine e somiglianza e poi hanno innestato in loro caratteri comportamentali simili, affinchè oltre all’aspetto possedessero anche ciò che non potrà mai contraddistinguere una macchinari: le emozioni.
Il film cult Blade Runner ha anticipato i tempi ed è stato un precursore in questo senso: se lo stesso regista non lo avesse svelato probabilmente ci troveremmo ancora a discutere se il personaggio di Harrison Ford sia un replicante oppure uno di noi.

Umano, troppo umano

Credits: DMEXCO

Questo tipo di futuro distopico, sebbene più imminente che mai, non sembra avere ancora riscontri rilevanti nella realtà di oggi. Eppure qualcosa si muove. I social media e, con buona probabilità in futuro anche il Metaverso – come già descritto da Gazzetta – si espandono, trovano nuove applicazioni e si popolano di influencer virtuali pronti a ritagliarsi uno spazio sempre più preponderante.

Non sono reali, non hanno un corrispettivo nel mondo fisico, tuttavia si presentano come estremamente verosimili. Hanno un passato di ricordi e memorie, vivono una vita costruita e studiata fin nel dettaglio ma non per questo poco realistica. Si muovono, viaggiano, mangiano e, grazie alle tecniche di ingegnerizzazione portate in dote dal mondo del cinema e soprattutto dall’universo del gaming, a volte, è estremamente complicato distinguerli da persone reali. Proprio come in Blade Runner.

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Sempre disponibili, sempre “perfetti”

Nonostante stiano riscontrando un notevole successo, più che di content creator, sarebbe più corretto parlare di veri e propri progetti di comunicazione. Si tratta infatti di profili social completamente personalizzabili, che possono incarnare i valori del brand di turno senza alcun problema di coerenza. Sono disponibili h24, a differenza dei loro colleghi umani, e non c’è il rischio che cadano in qualche gaffes o che scatenino le più crude polemiche da parte dei propri fans per un inquinantissimo aperitivo in elicottero sulle Alpi svizzere. Non hanno bisogno di essere monitorati a ogni tweet o post e in certi casi sono persino più economici per le aziende che se ne servono. Inoltre permettono di diversificare il portafoglio nelle strategie di comunicazione e se le aziende hanno capito che sui social è meglio esserci che non esserci, allora meglio farlo nella maniera più creativa e interessante possibile.

Verità e finzione

La domanda che viene da porsi a questo punto è quasi lapalissiana: come è possibile creare seguito e influenzare gli utenti finali per quello che altro non è che l’evoluzione di un assistente digitale, una finzione? Al momento è impossibile dire se questo fenomeno sarà dominante in futuro o si assesterà sulla sua fascia di mercato. Oggigiorno i dati più aggiornati parlano di un mercato di circa 16 miliardi di dollari. Forse rispondere a tale quesito è altrettanto semplice: in primo luogo bisogna partire sempre dal target di riferimento. Le aziende puntano alle generazioni più giovani, i clienti del futuro e sanno che questi parlano e si muovono attraverso un linguaggio totalmente diverso rispetto al passato. Quindi non deve sorprendere che questo nuovo fenomeno, seppur in apparenza lontano e distante da ogni logica umana, faccia breccia tra la Gen Z.

Credits: Statista

In secondo luogo i virtual influencer sono portatori di una storia che li rende perfettamente credibili. I loro profili sono curatissimi e anche le loro sembianze, in alcuni casi, sono perfetti esempi di pratiche di ingegnerizzazione e grafica 3D di altissimo livello. Rimane da dire che nel mondo dei social network, in cui i fan probabilmente seguono e sono coadiuvati all’acquisto da queste nuove figure, tutto è relativo e verità e finzione si mescolano in un nuovo piano simbolico. I milioni di followers che seguono i più importanti e non influencer reali probabilmente non vedranno e conosceranno mai i propri idoli. Tuttavia non impedisce loro di affidarsi a queste figure per gli acquisti. I dati dicono che la Gen Z si affida per l’80% ai social network per la finalizzazione dell’acquisto e il 37% di questi si affida esclusivamente alla Ferragni di turno.

Infine il racconto e lo storytelling hanno un peso determinante. D’altronde non hanno sempre affascinato l’uomo da Omero fino a Netflix? La capacità di creare narrazioni non ha forse tenuto incollati a libri e schermi uomini di ogni tempo? Forse tutto questo altro non è che una nuova applicazione della creatività che sta dietro tutte le grandi storie.

La classifica di Gazzetta

A questo punto è arrivato il momento di conoscere più da vicino chi sono e cosa fanno i dieci influencer virtuali più influenti del pianeta. 

1. Lil Miquela – @lilmiquela

È l’influencer digitale più nota e di successo. “Vive” a LA, fa la modella e ha registrato una canzone. Nonostante la giovane età conta diverse collaborazioni con marchi di lusso come Prada, Dior, Chanel e con numerosi altri brand che sponsorizza tra un balletto su TikTok e un post su Instagram. È comparsa in un famosa campagna con la modella Bella Hadid per Calvin Klein. Raccoglie tra tutti i suoi canali più di 6M di followers. 

2. Imma – @imma.gram

Con un seguito di oltre 400 mila di follower su Instagram è la ragazza virtuale giapponese più seguita al mondo. Ha un simpatico taglio rosa a caschetto e si muove per la sua città natale, Tokyo. Si definisce una digital creator e tra i suoi interessi ci sono, oltre alla moda, l’arte e i film. È stata creata dalla società giapponese Modeling Cafè, che si occupa principalmente di gaming. Tra i suoi clienti si annoverano Ikea, Porsche, Puma, Valentino, Dior e Calvin Klein.

3. Lu Do Magalu: – @magazineluiza

Oggi è l’influencer digitale più seguita sui social con oltre 30 milioni di followers. Brasiliana, ha iniziato la sua carriera apparendo sulla copertina di un magazine di moda locale. Rispetto alle altre è quella che ha meno storytelling, meno scatti e post personali e più consigli su acquisti (questi si, reali) e consigli. È anche la più anziana del gruppo essendo stata creata nel 2003 come voce per i siti e-commerce di Magazine Luiza, un colosso brasiliano da 56 miliardi di fatturato.

4. Shudu @shudu.gram

Credits: CNBC

È la prima supermodella virtuale al mondo. “Figlia” del fotografo britannico Cameron Wilson è stata ispirata dall’unione dei tratti di Naomi Campbell, Iman e Alek Week. Si fa fotografare oggi in numerose sfilate ed eventi e ha rivoluzionato il mondo della moda. Non è facile distinguerla dalle persone reali che abitano il mondo del digital: nel 2018 la nota azienda di Rihanna, Fanty Beauty, ripostò una sua foto esponendola a tutto il suo pubblico, non sapendo se si trattasse di una persona vera o no. Conta 236 k di follower.

5. Noonoouri – @noonoouri

È la meno realistica influencer di questa classifica, in termini di somiglianza con gli esseri umani. Chi l’ha creata, Joerg Zuber, dice di essersi ispirato a Naomi Campbell ma ha lasciato di proposito alcuni dettagli tipici degli avatar digitali. Forse proprio questa sua caratteristica la rende in un certo senso più seguita rispetto ad altri: si mostra per quello che è, un prodotto virtuale. Ovviamente nei suoi post appaiono i più grandi marchi di moda. Si dichiara un’attivista: tra i suoi post più popolari si trovano quelli a sostegno dell’Ucraina accompagnati dall’hashtag #NeverBeSilent.

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6. Bermuda – @bermudaisbae

Questa influencer è forse la più controversa tra quelle citate. La sua storia dimostra come anche le vite di questi individui virtuali possano avere delle trame complesse quanto quelle di una persona in carne ed ossa. Infatti in una fase della sua vita è stata sostenitrice di Trump scatenando le reazioni indignate di molti altri colleghi. È apparsa per la prima volta nel 2016, vive a LA ed è un aspirante cantante. Ha persino rilasciato una cover di Under the bridge dei Red Hot Chili Peppers su Spotify. Il suo profilo Instagram è seguito da 264k followers.

7. Blawko – @blawko22

Credits: smarTalks

Fa parte della triade con Bermuda e la più famosa Lil Miquela creata dal gruppo Brud. È diventato famoso per la sua relazione con Bermuda e grazie al suo stile streetwear. Conta 140k followers e segue le ultime tendenze. Il suo personaggio è sempre stato circondato da un alone di mistero, dovuto alla mascherina che gli copre parte del volto.

8. Eli e sofi – @elisofitwins

Le due gemelle italiane sono nate nel 2021 e hanno 25 anni. Sono le prime influencer made in Italy e sono frutto di un progetto di comunicazione che però è ancora rimasto nell’ombra. Hanno già posato per marchi del lusso internazionali come Prada, Gucci, Diesel e Calvin Klein. Incarnano perfettamente tutti quei valori che la Gen Z ha più a cuore: la sostenibilità ambientale, la body positivity e il rispetto per la diversità. Raccolgono 46k followers su Instagram. 

9. Guggimon – @guggimon

Credits: The Sun

Guggimon è un coniglio dalla faccia malvagia e scontrosa. Prodotto da Superplastic, azienda leader di giocattoli animati e celebrità sintetiche, è apparso per la prima volta nel 2019. Nei suoi post appare quasi sempre provocatorio e con un atteggiamento sprezzante. Attira soprattutto il mondo dei gamers. Con 1.4 milioni di followers è uno dei virtual influencer più in voga.

10. Hatsune Miku

Credits: Nintendo

È stata creata nel 2007 da Crypton Future Media, società giapponese specializzata nel mondo della musica e del suono. Infatti inizialmente Hatsune Miku non era altro che un software che permetteva di modificare il tono della voce degli utenti. Nel tempo la sua figura si è evoluta ed è diventato un personaggio 3D tra i più amati e seguiti nel mondo.

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Tra cantanti, personaggi controversi, supermodelle e coniglietti dei videogiochi una cosa emerge chiaramente più delle altre. Questo nuovo tipo di influencer marketing sta ottenendo successi inaspettati e secondo i dati del 2021 di Hype Auditor alcuni tra loro generano un coinvolgimento quasi tre volte superiore a quello delle persone in carne ed ossa che hanno deciso di portare un pezzo della loro vita nel mondo del digitale. Per tutte le ragioni viste in precedenza l’investimento in un settore del genere potrebbe essere interessante. Tuttavia rimane un punto scoperto che non potrà, almeno per ora, essere sostituito. Nonostante queste figure sembrano avere una vita propria in realtà vivono grazie e per l’uomo, che da dietro le quinte crea e creerà sempre i contenuti e tutti i dettagli delle loro esistenze. Un vecchio slogan di Fineco recitava: “Da sempre investiamo sulla tecnologia più evoluta che esita: l’uomo”. Vale la pena chiedersi se in futuro questa sarà ancora la priorità dei Brand.

Ci leggiamo presto!

Credits: composite images: Fortnite Wiki, The Cut, WaitFashion, Cnbc

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