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Tatatu è il social che paga le tue interazioni

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24 Ottobre 2022
Il tempo di un caffè

Un nuovo social network che paga gli utenti per le loro interazioni ha debuttato all’Euronext di Parigi facendo registrare un rialzo del 67,5% a 3,35 euro. I token potranno essere spesi sull’ e-commerce della piattaforma

Tatatu è un social network fondato nel 2018 da Andrea Iervolino. La piattaforma paga gli utenti con Token chiamati “Ttu coin” dal valore di 0,25 euro, che si possono guadagnare chattando, condividendo i post e guardando i contenuti in streaming. I gettoni possono essere spesi per fare shopping sull’e-commerce dedicato. Si tratta di un modello economico diverso da quello del mercato a cui siamo abitutati, “Perché sui social qualsiasi azione, qualsiasi like, post, video o chat crea valore”.

Ad oggi il social conta 350 mila utenti, i quali sono quadruplicati da inizio anno senza aver speso in marketing.

Chi è Andrea Iervolino?

Nato a Cassino (Fr), Andrea Iervolino è un imprenditore e produttore cinematografico. Sino a ora ha prodotto 80 film in inglese con la sua casa di produzione Iervolino & Lady Bacardi Entertainment, alcuni sono stati presentati a Venezia. Nel 2018 è proclamato Cavaliere del Lavoro da Sergio Mattarella e di lì a poco ha dato vita a Tatatu assieme al suo socio Eduardo Teodorani Fabbri.

L’input che li ha spinti a creare la piattaforma è il fatto che il modello dei social è prossimo ad un cambio epocale. “Oggi l’80% delle persone ha capito che i social non sono gratuiti. E il 100% sa che le proprie attività online sono sfruttate dai colossi tecnologici”. Il loro punto di forza sarebbe una sharing economy dei dati.

Come guadagna Tatatu?

La piattaforma guadagna “attraverso tre modalità: pubblicità; un e-commerce che funziona e con i nostri token o con un mix di token e soldi reali. Sostanzialmente vendendo prodotti pagati in token in canali fisici legati alla nostra azienda come il Mercato Metropolitano di Londra”, società la cui holding di Andrea detiene la maggior parte delle azioni.

L’e-commerce di Tatatu

“La nostra moneta non è una criptovaluta. Non si può vendere, o ritirare in banca. È più che altro un sistema a punti”, sostanzialmente a ogni azione corrisponde un premio.

L’Europa nel mercato dei social network

I colossi tech sono nati negli Stati Uniti e di recente sono entrati in competizione con le piattaforme proposte dal mercato cinese. I vari social cercano di trattenere il proprio pubblico implementando le loro funzioni prendendo spunto dalle idee che vanno per la maggiore. Ad esempio dopo il successo dei video brevi proposto da Tik Tok, Instagram ha aggiunto i Reels e YouTube gli Shorts.

Anche l’Europa è riuscita a farsi notare nel mercato monopolistico dei social network: BeReal ha registrato un notevole incremento di iscrizioni durante il secondo semestre del 2022. Ora tocca a Tatatu, che mercoledì è sbarcata all’Euronext di Parigi dove ha guadagnato il 67,5% con le azioni scambiate a 3,35 euro l’una -rispetto al prezzo di collocamento di 2 euro-, dopo un massimo a 3,436.

“Noi siamo pronti a giocarci la nostra parte. Gli utenti sono trattati da lavoratori senza stipendio. Tatatu è la dimostrazione che esiste un modello di business alternativo, basato sulla condivisione del valore e non sulla sua appropriazione da parte dei colossi tecnologici” ha dichiarato Iervolino all’Ansa.

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