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ChatGPT e i suoi fratelli: ecco una carrellata di software AI irresistibili

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18 Gennaio 2023
Tocca mettersi comodi

L’Intelligenza Artificiale è arrivata ed è qui per restare, questo è un fatto. Quali sono i tool più interessanti che la sfruttano? Possiamo tutelarci dai “furbetti della AI” attraverso la stessa intelligenza artificiale? E infine, sono le opportunità ma anche i rischi che questi strumenti così innovativi portano con sé?

Il 30 novembre del 2022 è da ricordare come il giorno che ha segnato lo spartiacque tra due epoche: in questa data, infatti, l’Intelligenza Artificiale – tramite il tool ChatGPT – è diventata ufficialmente un “competitor” dell’essere umano nella realizzazione di testi complessi. 

ChatGPT, il chatbot basato sull’Intelligenza Artificiale e deep learning sviluppato dall’organizzazione senza scopo di lucro OpenAI, dopo soli cinque giorni dal suo rilascio, ha registrato un numero record di un milione di utenti registrati sulla pagina dedicata dell’azienda. 

Ma qual è la particolarità di ChatGPT? Altri chatbot quali Replika, pur sfruttando il medesimo modello di previsione linguistica (denominato Generative Pre-trained Transformer di terza generazione), utilizzano per circa il 30% delle risposte fornite degli script – ovvero delle linee guida generate da chi ha sviluppato la rete neurale – e sono in grado di rispondere solamente in lingua inglese ad un numero piuttosto circoscritto di input.

ChatGPT, al contrario, può elaborare risposte in moltissime delle lingue più diffuse al mondo ed è in grado di generare, a fronte di un qualsiasi prompt – ovvero di una qualsiasi “domanda” gli venga posta – dei contenuti grammaticalmente e sintatticamente impeccabili, coerenti, in grado di simulare in tutto e per tutto quelle che potrebbero essere risposte fornite da un essere umano; inoltre, chatGPT è in grado di elaborare righe di codice, ma anche di risolvere calcoli matematici e, perché no?, inventarsi anche qualche barzelletta (ma forse per questo ha bisogno ancora di un po’ di allenamento!). Abbiamo dedicato un approfondimento sulle capacità di ChatGPT di creare diverse tipologie di contenuti, dal comunicato stampa ai consigli per le visite turistiche, fino al dialogo con il personaggio di un’opera d’ingegno.

Image credits: chat.openai.com

ChatGPT è un tool “txt2txt”, ha cioè la capacità di generare dei contenuti testuali a partire da un prompt, ma esistono anche moltissimi altri strumenti in grado di creare molti altri tipi di output come immagini o addirittura video a partire da pochi, semplici comandi che vengono loro impartiti. 

La possibilità di generare testi o immagini di altissima qualità è attualmente oggetto di dibattito tra addetti alla comunicazione e chi si occupa di sviluppo grafico: molti ritengono che l’esplosione dell’Intelligenza Artificiale nel campo creativo comporti una seria minaccia alla loro professione; dall’altro lato c’è chi invece afferma che, per quanto complessa la tecnica di un computer di generare video, immagini o testi, nulla potrà mai superare il genio umano. 

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Le idee, tra chi opera in mondo creativo, sono veramente poco chiare: basti pensare che sono stati conferiti dei premi a delle illustrazioni realizzate dall’AI mentre alcuni artisti in carne e ossa si sono visti tacciati di menzogna per aver pubblicato delle proprie creazioni graficheevidentemente generate da AI”, a dire di chi li ha bannati dai forum in cui le immagini erano state pubblicate.

Ma quali sono i tools AI più famosi e conosciuti e cosa sono in grado di fare? Riportiamo di seguito alcuni tra gli strumenti più interessanti utilizzabili in modo semplice e gratuito.

DALL-E 2

Image credits: analyticsindiamag.com

Forse il tool della sua categoria più famoso, DALL-E 2 (nome dato dalla fusione di Dalì, il famoso artista spagnolo, e Wall-E, il robottino protagonista dell’ononimo film Pixar) è in grado di generare immagini di qualsiasi tipo a partire da un semplice prompt di testo.

Come ChatGPT, anche DALL-E 2 è stato realizzato da OpenAI. Esiste da gennaio del 2021, ha subito diverse evoluzioni, da una prima versione denominata DALL-E, poi rinominata CRAIYON, per poi arrivare all’attuale versione.

Qui trovate il link per trasformare in immagine qualsiasi vostro pensiero.

Midjourney

image credits: stepico.com

Forse ancora più spettacolare (e un po’ più per smanettoni) di DALL-E 2, Midjourney è un laboratorio di ricerca guidato dall’imprenditore tedesco David Holz, classe 2005, che utilizza l’Intelligenza Artificiale per realizzare immagini a partire da prompt di testo.

Midjourney, Intelligenza Artificiale che offre possibilità creative praticamente illimitate e forse ancor più sbalorditive di quelle ottenibili con DALL-E 2, è stato utilizzato anche dallo scrittore Vanni Santoni per realizzare il fumetto Il destino dell’errante, pubblicato ad agosto del 2022 sull’inserto culturale La Lettura de Il corriere della sera.

Lo strumento, attualmente in versione beta, è utilizzabile gratuitamente fino a venticinque immagini realizzate registrandosi nel sito dedicato e accedendo al relativo server Discord.

Make-A-Video

image credits: makeavideo.studio

Annunciato da Meta a fine settembre 2022, Make-A-Video è uno strumento destinato a far parlare di sé: questo tool, per ora ancora non rilasciato nemmeno in versione beta, sarà sfruttabile per la realizzazione di video a partire da testo, immagini o per generare versioni alternative di altri filmati.

In attesa di aggiornamenti da parte di Meta, potete visitare la pagina web dedicata al progetto qui.

Copy.AI

image credits: copy.ai

Forse uno degli strumenti più interessanti per chi si occupa di blog e social network, copy.ai permette, inserendo un prompt e alcune parole chiave, di creare una traccia per scrivere un nuovo post o per creare delle captions perfette da abbinare ad una foto per instagram; oltre al contenuto, è possibile scegliere anche il tone of voice più adatto per l’argomento da trattare. 

A corto di idee per il resoconto del vostro ultimo viaggio?

Quali sono le prospettive?

Gli strumenti che sfruttano l’Intelligenza Artificiale sono moltissimi e ogni giorno diventano più complessi e allo stesso tempo più semplici da utilizzare da chiunque. Questa situazione, sicuramente molto eccitante da un lato, può destare preoccupazione per chi lavora in ambito creativo.

In difesa di tutti coloro che ogni giorno utilizzano la propria creatività per creare contenuti testuali, è scesa in campo niente meno che Google, che nella sua sezione dedicata alle norme relative allo spam per la Ricerca Google ha indicato che ogni “testo generato tramite processi automatizzati, senza tenere conto della qualità o dell’esperienza utente” che venga inserito in una pagina web verrà automaticamente ritenuto penalizzante da Big G: nel testo si legge infatti che i “siti che violano le […] norme potrebbero avere un ranking più basso nei risultati o non comparire affatto”.

Oltre al controllo operato da Google su tutti i testi presenti nei siti web indicizzati, sono disponibili anche alcuni strumenti che permettono di individuare contenuti testuali generati automaticamente. Riportiamo di seguito i due tool più famosi:

GPTZero

GPTZero, disponibile qui qui il sito internet del tool, ad esempio, sfrutta la stessa tecnologia impiegata da ChatGPT per individuare testi generati da AI.

Il principio di base del funzionamento di questo strumento è che i documenti generati da AI sono caratterizzati da un livello costante di complessità del testo, al contrario di quanto avviene in quelli scritti dall’uomo: nel caso in cui il livello di complessità testo non sia sufficientemente variabile, l’algoritmo segnala il testo come probabilmente generato da AI. GPTZero è ancora in fase di studio, ma ha già dimostrato in più occasioni di identificare testi “artificiali”.

image credits: chatgpt.pro

Originality.AI

Originality.ai (qui il sito internet) è invece un’estensione per Google Chrome in grado di identificare automaticamente se un testo presente in una pagina web sia opera dell’uomo o di una AI. Originality.ai può essere utilizzato anche per scansionare contenuti per verificarne l’autenticità prima di caricarli sul proprio sito web o per andare alla ricerca di testi generati dall’AI in un intero sito web, in modo completamente automatico.

E per capire se un’immagine è stata generata da un’AI? Al momento purtroppo non esistono ancora strumenti adeguati per identificare automaticamente contenuti non creati dall’uomo. È tuttavia risaputo che, almeno per il momento, l’AI ha ancora qualche problemino a disegnare mani e piedi: l’attenzione ai dettagli è quindi uno strumento decisivo per riuscire a dipanare ogni dubbio circa l’origine di contenuti grafici, almeno finché non verranno sviluppati tool adeguati!

image credits: theamericangenius.com

Insomma, l’Intelligenza Artificiale sembra destinata a rivoluzionare il nostro modo di concepire un’arte che finora era stata un’esclusiva del genere umano: la creatività. Dipenderà unicamente dagli sviluppatori dei diversi strumenti e da chi ne farà impiego decidere se mettere questa nuova, preziosissima risorsa al servizio di tutti o se approfittarne in nome del mero guadagno e del risparmio di tempo e risorse.

Noi per il momento restiamo ad ammirare e a testare, meravigliati, le potenzialità di questi strumenti, consapevoli però che nessuna Intelligenza Artificiale potrà mai sostituirsi alla incredibile, personalissima, sensibilità umana.

Ci leggiamo presto!

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Cover image credits: artribune.com

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