Ecco l’ultimo aggiornamento di Google: come cambia l’algoritmo?

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28 Marzo 2023
Silenzia il telefono

Nel mese di marzo Google ha iniziato a distribuire il suo ultimo aggiornamento dell’algoritmo di ricerca. Ma come funziona l’algoritmo di Google e quale impatto possono avere tali update sull’esperienza utente e sulle best practice adottate dai tecnici SEO?

L’algoritmo di ricerca Google

Prima di entrare nel merito degli aggiornamenti, è di dovere una breve premessa per illustrare, grandi linee, cosa è e come si comporta attualmente l’algoritmo di ricerca di Google.

Quando parliamo di algoritmo ci riferiamo al “processo interno” che Google utilizza per classificare i contenuti. Per determinare queste classifiche, l’algoritmo tiene conto di una serie di fattori tra cui la pertinenza e la qualità dei contenuti rispetto a una particolare query di ricerca.

In un contesto più ampio, il processo di classificazione di Google prevede tre principali fasi:

  • La prima fase è il crawling, dove i bot di Google, chiamati spider, effettuano una scansione del web alla ricerca di pagine. Le pagine, dunque, verranno analizzate e indicizzate.
  • La seconda fase è appunto l’indicizzazione che consiste nell’analizzare la natura di ogni pagina, esaminando il contenuto, le immagini, i video e gli altri file multimediali.  Le informazioni vengono poi memorizzate in un database noto come “indice di Google”.
  • Infine, nella fase finale nota come fase di posizionamento, Google determina quali di queste pagine sono le più rilevanti e utili per una particolare query di ricerca. 

È proprio in questa fase che entra in gioco il nostro l’algoritmo.

image credit: google.com

Come funziona?

“Con l’enorme quantità di informazioni disponibili, trovare ciò di cui si ha bisogno sarebbe quasi impossibile senza un aiuto per fare una cernita”, spiega BigG. “I sistemi di classificazione di Google sono progettati per fare proprio questo: ordinare centinaia di miliardi di pagine web e altri contenuti nel nostro indice di ricerca per presentare i risultati più pertinenti e utili in una frazione di secondo”.

Il fatto è che l’algoritmo di è estremamente complesso e il suo funzionamento esatto non è di dominio pubblico: si tratta di un “segreto industriale”, al pari della ricetta della Coca-Cola. Si ritiene che esistano oltre 200 fattori di ranking e nessuno li conosce tutti, anche perché l’algoritmo cambia continuamente: Google rilascia aggiornamenti in media sei volte al giorno. Questo significa che potremmo avere fino a 2.000 update all’anno, anche se la maggior parte vengono implementati per risolvere difetti o problemi specifici.

Tuttavia, il fatto che Google stimi circa 5,6 miliardi di ricerche al giorno, costringe tutti i professionisti del settore, a cercare di capirne le dinamiche di base e a tenersi costantemente aggiornati per sfruttare al meglio questa risorsa.

Cosa aspettarsi dall’update di marzo

In questa cornice, parlare di ogni aggiornamento che Google rilascia sarebbe alquanto folle, tuttavia questo di marzo è un core update, il primo di quest’anno, un anno che ci sta avvicinando sempre di più all’integrazione con strumenti di Intelligenza Artificiale, col quale Google cerca di rimanere al passo.

Rispetto ad un aggiornamento di correzione o di perfezionamento, un core update “mette mani” ai fattori di ranking, pertanto è come se Google rimescolasse una parte di quei 200 indicatori che utilizza per classificare un sito nei risultati di ricerca, scombinando alcune delle certezze che avevano accompagnato i SEO expert fino a quel momento.

Con l’annuncio del nuovo update, senza svelarci la ricetta segreta, Google ci tiene a informaci però che, a partire da questo mese, avverranno possibilmente delle modifiche, anche lievi, all’importanza, l’ordine, i pesi o i valori dei suoi “segnali”.

image credits: google.com

Cosa potrebbe cambiare

Anche se non abbiamo informazioni specifiche sull’aggiornamento in corso, possiamo trarre alcune conclusioni basate sugli aggiornamenti precedenti.

Ricordiamo per esempio che lo scorso 21 febbraio Google ha rilasciato l’aggiornamento delle recensioni di prodotti per premiare meglio i prodotti di alta qualità, ovvero i contenuti che forniscono analisi approfondite o ricerche originali scritte da esperti o appassionati che conoscono bene l’argomento.

L’aggiornamento ha riguardato le recensioni di prodotti in 11 lingue, tra cui figurano inglese, spagnolo, tedesco e francese. 

Sono state inoltre fornite informazioni su come i dati strutturati possano aiutare il motore di ricerca a identificare meglio se il contenuto è una recensione di un prodotto.

Non sappiamo come il nuovo aggiornamento possa influire sul posizionamento dei siti web: il motivo per cui un sito sia “sceso” nella SERP potrebbe essere completamente diverso dal motivo per cui un altro è aumentato o diminuito a livello di posizionamento, né tantomeno Google fornisce strumenti che ci aiutano a “recuperare” perché è probabile che la risposta sia diversa per ogni sito web e per ogni query.

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Un obiettivo dal 1998: la rincorsa costante della qualità

È troppo presto per valutare l’impatto a lungo termine dell’aggiornamento principale di marzo ma è certo che Google intende continuare a puntare su contenuti altamente rilevanti, di valore e incentrati sull’utente. 

L’obiettivo di Big G, con questi aggiornamenti è comunque sempre quello di fornire risultati di ricerca migliori e pertinenti, il che significa creare costantemente contenuti di valore, adatti alle esigenze del pubblico di riferimento.

Come spiegano “le modifiche riguardano il miglioramento del modo in cui i nostri sistemi valutano i contenuti in generale. Questi cambiamenti potrebbero far sì che alcune pagine che in precedenza erano poco premiate ottengano risultati migliori nei risultati di ricerca”.

Ci leggiamo presto!

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