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Amazon, boom di pubblicità: +22% e raccolta a 10,7 miliardi

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4 Agosto 2023
Il tempo di un caffè

A Wall Street è stato il giorno delle due A: Amazon ed Apple. Il calendario delle trimestrali di borsa, infatti, ha regalato curiosamente questo incrocio di presentazioni. Nelle aspettative ci si attendeva sorrisi più pieni per la mela e meno per la freccia ma i numeri, alla fine, hanno in parte ribaltato le previsioni

Amazon ha sorpreso con i risultati del secondo trimestre grazie, anche, alla forte politica di licenziamenti. Insomma se l’impatto sociale è stato duro i bilanci respirano. E qualcosa di più. Nonostante le frenate di Amazon Web Services, infatti, volano piuttosto alti vendite e utili (sicuramente sopra le previsioni degli operatori). Raggi di sole che si proiettano sulle attese per il terzo trimestre regalando soddisfazioni anche in borsa. Curiosità: le vendite durante il Prime Day sono state robuste e capaci di fare la differenza nel prossimo trimestre (calcolate in 12,7 miliardi). Il fatturato globale, in ogni caso, è salito del +11% toccando i 134,4 miliardi e con un’espansione del +12% del segmento cloud e una sostanziale solidità dell’e-commerce. Attenzione agli annunci con Amazon che punta a raddoppiare le strutture per la consegna in giornata: operazione che richiederà forti investimenti iniziali (situazione non sempre gradita dagli investitori). L’utile, comunque, si attesta a 6,7 miliardi pari a 65 centesimi per azione. Veniamo, infine, a quello che ci interessa di più: la raccolta pubblicitaria di Amazon balza del +22% arrivando a 10,7 miliardi. Valori che portano il brand di Bezos a ridosso dei leader Meta e Alphabet.

Apple, calano le vendite ma tengono gli abbonamenti

A Cupertino, intanto, i tappi che saltano dalle bottiglie sono meno. Le vendite di Apple sono diminuite in alcuni ambiti essenziali portando al terzo trimestre consecutivo in calo. La contrazione è del -1,4% con un traino rallentato di Iphone (a sostenerlo soprattutto la richiesta cinese). Nel dettaglio calano gli scontrini per Iphone (-2%), Mac (-7%) e Ipad (-20%). Tiene alto il livello il settore dei servizi con ricavi record portati da oltre un miliardo di abbonati tra Apple +, Apple Music e affini. In ogni caso le vendite hanno segnato 81,8 miliardi di dollari con la terza flessione consecutiva anche se aumentano gli utili (grazie ai servizi) sono aumentati del +5% arrivando a 1,26 dollari per azione. Il futuro? Fatto di nuove contrazioni delle vendite ma anche di ricerca per nuovi prodotti, specialmente nel settore dell’intelligenza artificiale e della realtà aumentata. Si attendono i frutti, insomma, di 22,6 miliardi di dollari spesi per ricerca e sviluppo.

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