La carta stampata deve fare i conti con il fatturato in calo per la pubblicità. La contrazione è del -4,1% per i quotidiani anche se gli spazi continuano ad avere una buona occupazione. Al ribasso pure settimanali e mensili
Carta stampata, è allarme rosso. Che le pagine dei giornali non vivessero un momento meraviglioso era noto già da tempo ma ora arrivano anche i dati dell’Osservatorio Stampa Fcp (Federazione Concessionarie Pubblicità) a certificarlo con le statistiche. Rispetto al 2021 la pubblicità sulla stampa è in ribasso con i quotidiani, in particolare che perdono il 4,1% in termini di fatturato. La curiosità, se vogliamo, è che la contrazione degli spazi occupati è molto meno netta segnando solo un -0,4%. Cosa significa? Banalmente che piedi, tagli e pagine intere rendono, complessivamente, di meno rispetto ad appena un anno fa.

Il dato scorporato della carta stampata
Andando a scorporare meglio il dato si nota che le pagine nazionali evidenziano un calo del -1,6% mentre quelle locali del 2,1%. I settimanali accusano un -5,4%degli spazi e un -3,1% del fatturato: lo stesso dato negativo dei mensili che, tuttavia, mantengono più spazi occupati (-3,1%). Le uniche a crescere sono le pubblicazioni con altre periodicità (legate, solitamente, ad occasioni particolari) che guadagnano il +8,5% di fatturato a fronte di un -0,9% di spazi offerti (che, evidentemente, vengono venduti meglio).
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