Segnali positivi dalla trimestrale di borsa di Meta: tiene il fatturato con la pubblicità. Il metaverso? Per ora una voragine di passività
Sempre nell’occhio del ciclone eppure ancora una volta capace di reggere l’urto della trimestrale. Il Q1 di Meta batte le stime degli analisti per ricavi ed utili con i primi che si attestano a 26,85 miliardi di dollari e i secondi in calo del 24% ma comunque superiori alle attese. Rimangono, certo, gli affanni attuali della pubblicità digitale e quella patina di perplessità sull’investimento totale nella direzione del metaverso.
Numeri positivi e il metaverso
I ricavi, dunque, crescono del 3% con 26,85 miliardi mentre i profitti si fermano a 5,71 miliardi con un -24% figlio di un appesantimento legato agli oneri sostenuti per la ristrutturazione aziendale. Ad aver messo qualche spicciolo sul titolo Meta in borsa ad inizio gennaio, comunque, ora si sorriderebbe: +74%. Non solo, la previsione per il secondo trimestre Q2 è di un fatturato in ulteriore crescita contenuto in una forbice tra 29,5 e 32 miliardi di dollari. Altri numeri importanti sono il taglio di 20.000 dipendenti e l’anticipo di spese totali per il 2023 tra gli 86 e i 90 miliardi compresa la riorganizzazione tra i 3 e i 5 miliardi. Investimenti tra i 30 e i 33 miliardi. È qui, chiaramente, che troviamo la voragine (per ora?) del metaverso con la divisione Reality Lab in significativa perdita: -13,7 miliardi nel 2022 e già -3,99 in questi primi tre mesi.
La raccolta di Meta sopra le attese
Passiamo ora al capitolo che più ci interessa: il bilancio pubblicitario. La raccolta ha tenuto totalizzando 28,3 miliardi di dollari contro i 26,88 miliardi attesi dagli analisti. Gli utenti attivi mensili sui vari social sono 2,99 miliardi mentre quelli quotidiani 2,04 miliardi con una spesa per utente di 9,62 dollari. Meta, insomma, si conferma leader del segmento social network pur con qualche scossone di troppo.
Ci leggiamo presto!