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Cosa succede sul web in un minuto?

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1 Ottobre 2022
Il tempo di un caffè

La società americana Domo, per il decimo anno consecutivo, ci mostra ciò che succede sul web in un minuto proponendo anche, in occasione del decimo anniversario dell’iniziativa, un interessante confronto tra Data Never Sleeps 1.0 e Data Never Sleeps 10.0

Per il decimo anno consecutivo Domo, società americana specializzata in business intelligence e data visualization, ha rilasciato il report “Data Never Sleeps”. Un’infografica che da un decennio ci mostra la  quantità di dati che vengono creati ogni minuto in rete.

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Credit: Domo

La costante del digitale

In quest’ultimo decennio le attività digitali come lo streaming di contenuti, lo shopping online, o la condivisione di contenuti di vario genere sui social network, hanno subito un forte aumento. Anche durante periodi di pandemia, instabilità economica e disordini globali l’attività sul web ha continuato a crescere in maniera costante. Questo anche grazie alla scoperta di nuovi strumenti digitali a supporto delle esigenze personali, ma anche aziendali, della popolazione mondiale. Basti pensare all’aumento degli utenti di sistemi come Microsoft Teams o Zoom durante il periodo pandemico, o ai servizi di spesa online sempre durante il lockdown del 2020.

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I social al primo posto

Continua ad aumentare anche la percentuale di popolazione presente su Internet. Nell’aprile 2022, infatti, Internet è arrivato a raggiungere il 63% della popolazione mondiale. Di questi circa 5 miliardi di utenti, oltre il 93% sono utenti presenti sui social media.

Le foto condivise su Instagram in un minuto salgono a 66mila, i tweet condivisi a 347mila, i contenuti su Facebook a 1,7 milioni, vengono inviate 231 milioni di e-mail, caricate 500 ore di video su YouTube e ricercate 5,9 milioni di query su Google. Tutto questo in un solo minuto.

Risulta interessante confrontare questi dati con la prima edizione di questo report, datata 2013.

Credit: Domo

Le foto su Instagram condivise in un minuto erano solamente 3 600, i tweet erano 100mila, i contenuti condivisi su Facebook erano 684mila, le ore di video pubblicate su Youtube erano 48, le query ricercate su Google erano 2 milioni e le e-mail inviate erano 204 milioni.

Credit: Domo

L’aumento registrato rispetto a dieci anni fa è solamente del 13% per quanto riguarda le mail. Gli aumenti più significativi anche in termini percentuali, come quello di Instagram che registra il 1,785% di contenuti condivisi in più rispetto al 2013, riguardano piattaforme che permettono la condivisione di immagini o video.

Questo può essere legato alla sempre più ampia diffusione di dispositivi mobili con fotocamere di qualità che permettono a tutti di scattare delle fotografie quasi professionali, ma anche grazie all’opportunità di connettersi più facilmente alla rete tramite questi dispositivi permettendo così agli utenti di caricare i propri contenuti senza una connessione wifi, affidandosi alla rete cellulare che ha raggiunto una velocità tale da permettere la condivisione di contenuti multimediali in pochissimi secondi.

Il calo di Twitter

Nonostante i dati riguardanti i tweet condivisi sulla piattaforma social Twitter siano in aumento rispetto alla prima edizione di “Data Never Sleeps”, risultano invece in calo se confrontati con l’edizione dello scorso anno. Si tratta di un calo abbastanza drastico: se nel 2021 i tweet condivisi al minuto erano più di 575mila, quest’anno il dato registra più di 200mila tweet in meno, solamente 347mila.

Credit: Domo

Questo improvviso calo, dopo un’ascesa costante negli anni precedenti, potrebbe essere dovuto alle azioni intraprese dalla piattaforma per cancellare i profili fake e i bot che condividevano automaticamente i tweet.

L’impennata di Amazon

Se Twitter cala, Amazon invece registra il fenomeno opposto. Confrontando i dati dell’ultimo report con quelli dello scorso anno riguardanti le vendite online sul marketplace di Amazon, infatti, possiamo notare una crescita abbastanza lineare negli anni precedenti mentre invece notiamo un drastico aumento con oltre $160mila di vendite in più registrate durante il 2022.

Credit: Domo

Ci leggiamo presto!

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