Dopo la sconfitta con la Nuova Zelanda nel 2019, Guinness con uno spot autoironico invita i tifosi a non portare sfortuna all’Irlanda in vista della rugby World Cup.
Ormai è risaputo quanto gli appassionati di sport siano superstiziosi e quanto tendano a credere che qualsiasi cosa facciano personalmente possa in qualche modo influenzare il risultato delle partite. Questo lo si percepisce ancora di più in una nazione come l’Irlanda, dove la frase “the luck of the Irish” si legge ovunque: sulle magliette, sui souvenir e sui magneti. Proprio per questa ragione Guinness con il suo spot ha voluto giocare e ironizzare su questo aspetto della vita sociale, soprattutto perché i fan irlandesi temono che un eccesso di fiducia si ritorca contro di loro. Un po’ come era successo agli inglesi, con la finale dell’Europeo di calcio in casa contro l’Italia, che si erano fatti tatuare la coppa della vittoria ancora prima di giocare.
Ma è the luck of the Irish o the jinx of the Irish?
La campagna autoironica di AMV BBDO, con uno spot di un minuto, ricorda ai tifosi la terribile sconfitta dell’Irlanda nei quarti di finale contro la Nuova Zelanda nel 2019. Nello spot ritroviamo i tifosi superstiziosi che rimpiangono l’eccessiva fiducia in loro stessi o nei loro compagni di allora e si impegnano a non aspettarsi troppo questa volta. Parlando della campagna, Alan McAleenan, direttore marketing di Guinness Irlanda, ha dichiarato: “Non si tratta solo di un momento sportivo; è uno dei momenti chiave del calendario sociale e culturale del Paese, qualcosa che tutti possiamo sostenere. Anche se attualmente siamo al primo posto nella classifica mondiale, non voglio sfidare la sorte“.
Lo spot è stato diretto da James Rouse attraverso Biscuit Filmworks ed è accompagnato dal brano di Ronan Keating “When You Say Nothing at All”. La campagna Guinness “Don’t Jinx It”, inoltre, durerà per tutto il mese di settembre e ottobre, con un nuovissimo spot televisivo e una presenza Out-of-Home (OOH) su tutto il territorio nazionale, “per ricordare ai tifosi di non fare pronostici degni di sfiga”.
Dove c’è il Rugby c’è la birra
Si sa, il rugby e la birra vanno a braccetto soprattutto durante il terzo tempo: il momento post-partita in cui i giocatori, le tifoserie delle due squadre e l’arbitro s’incontrano per un momento conviviale. Se parliamo poi di Irlanda la parola birra è innanzitutto sinonimo di Guinness. Quest’ultima, definita dai creativi di AMV BBDO “una grande fan della squadra nazionale”, è, tra l’altro, lo sponsor dell’Irish Rugby Football Union e del Sei Nazioni di rugby. In vista della Coppa del Mondo e con gli animi ancora segnati dalla sconfitta del 2019, questo spot sembra essere perfetto per rappresentare la realtà dei tifosi irlandesi. La campagna, poi, è stata supportata anche da Brian O’Driscoll che in un video ironico e divertente dichiara: “In qualità di orgoglioso ambasciatore della Guinness e di ex giocatore, chiedo al popolo irlandese di partecipare con noi alla campagna ‘Don’t Jinx It’. Imparate dal mio errore e aiutatemi a diffondere la parola in tutta la nazione. È giusto sognare in grande, ma ricordatevi di non sfidare la sorte, di non portare sfortuna”.
This is hilarious 😭😭#guinness #rwc #ireland pic.twitter.com/G3Lft51M6A
— RugbyLAD (@RugbyLAD7) September 7, 2023
Pare che questa campagna abbia portato fortuna all’Irlanda per la sua prima partita con una vittoria schiacciante contro la Romania di 82 a 8 (per la verità decisamente secondo pronostico). Ora non resta che aspettare l’esito delle prossime partite!
Ci leggiamo presto!