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Serie A, quanto valgono le tue maglie?

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20 Marzo 2023
Il tempo di un caffè

Dagli strani casi Juventus, Fiorentina, Sassuolo e Cremonese alle sottostime di Milan e Napoli. Gli sponsor sulle maglie della Serie A sono sempre una delle voci più importanti per i bilanci calcistici. Per questo la grana Digitalbits peserà su Inter e Roma

La Serie A vive una nuova primavera. Non tanto il campionato in sè (ucciso dal Napoli in culla e dal valore tecnico modesto) ma per la ritrovata competitività in Europa. Certo, i sorteggi hanno in parte aiutato ma le squadre italiane sono lì: ai quarti con balcone sicuro sulle semifinali è possibile volo in finale. Poi chissà. A noi, però, non interessa tanto l’aspetto calcistico quanto quello remunerativo di quel posto al sole che sono gli sponsor delle maglie. Quanto valgono? Abbiamo già scritto della Premier e dei problemi dell’Inter con Digitalbits ma questi sono i mesi per tutte di tirare una riga verso la prossima stagione.

Il podio ha una sorpresa: la Fiorentina

Anzitutto la top three che porta subito una sorpresa. Uno d’istinto direbbe Juventus, Milan ed Inter. Invece no perché al posto del Milan troviamo la Fiorentina con un accordo da 25 milioni di euro con Mediacom. Un apparente piccolo capolavoro viola ma fortemente condizionato dal fatto che Mediacom è azienda della proprietà. Di fatto è una delle linee di finanziamento (assieme al conto capitale) che Rocco Commisso ha strutturato per la squadra. Un meccanismo reso ancora più evidente dallo squilibrio con il valore di mercato dello sponsor precedente: 3,5 milioni di euro. Al primo posto della classifica degli incassi, comunque, è salda la Vecchia Signora con i 45 milioni di euro garantiti dal brand Jeep (e anche qui in realtà sono soldi della casa madre Exor via Fca). A chiudere il podio i virtualissimi 24 milioni di euro di Digitalbits per l’Inter. 

I boom di Sassuolo e Cremonese ma c’è un motivo

Juventus e Fiorentina, comunque, non sono le uniche che utilizzano lo sponsor di maglia come canale di finanziamento della proprietà. Lo stesso avviene per il Sassuolo (18 milioni da Mapei) e per la Cremonese (17 milioni da Arinox e Itailnox, acciaierie del Patton Arvedi). Tornando sul discorso del podio, invece, è solo questione di tempo per vedere tornare il Milan che sta ultimando l’ultimo anno di contratto con Emirates per 15 milioni di euro e dal 2023/2024 scatterà l’adeguamento a 30 milioni di euro (guarda caso la cifra che chiede sul mercato l’Inter). Caso particolare la Roma che attende preoccupata l’esito del contratto triennale a salire con Digitalbits. La prima rata da 5 milioni di euro è arrivata ma le prossime due stagioni sarebbero da 10 e 21 milioni. Il colosso cripto pagherà i giallorossi dopo non aver liquidato i nerazzurri? La risposta sembra inevitabile con i Friedkin che si guardano attorno. 

Napoli: “solo” 9 milioni da Lete

Passiamo ai futuri campioni d’Italia (via la scaramanzia è ormai anacronistica). Il contratto con Lete è saldo e duraturo (è in essere addirittura da 18 anni) anche se evidentemente sottostimato rispetto al valore attuale della squadra: 9 milioni di euro a stagione. La Lazio seconda in classifica, invece, ha abbracciato il mondo delle criptovalute come i cugini appena battuti nel derby ma le prospettive di Binance sembrano più solide con un accordo complessivo di 10,7 milioni di euro a stagione (6 per lo sponsor e 4,7 per royalties su prodotti cripto marchiati Lazio) con opzione per il 2023/2024. Un cenno, inoltre, all’Atalanta che con la Champions ha alzato del 40% il proprio prezzo arrivando ai 5 milioni versati da Plus500 per un triennale che scadrà a giugno. Il piazzamento degli orobici, dunque, sarà quest’anno ancora più importante.

L’Empoli la più piccola

E le altre? Tutte molto staccate. Chi incassa meno è l’Empoli con 500.000 euro da Computer Gross mentre il Torino ha da poco festeggiato il decennale con Suzuki che versa 2 milioni di euro. Cazoo aiuta il Bologna con 2,7 milioni mentre Dacia (naming sponsor anche dello stadio Friuli) è sulle maglie dell’Udinese per 1,5 milioni di euro. Stupisce, in chiusura, il milione e mezzo del Monza con Motorola: vero che si tratta di una neopromossa ma Berlusconi in termini di pubblicità ha abituato a rese più performanti.

Ci leggiamo presto!

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Gazzetta PRO