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Adidas e Man United, accordo da un miliardo di euro

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5 Agosto 2023
Il tempo di un caffè

L’accordo monstre tra Adidas e Manchester United riporta i riflettori sul giro d’affari degli sponsor tecnici nel calcio. Ecco perché investono così tanto è così a lungo 

Ogni giro di valzer il calcio alza l’asticella del business negli accordi con gli sponsor tecnici. Stavolta è toccato ad Adidas con il Manchester United con la casa tedesca che ha garantito ai Red Devils un minimo di un miliardo di euro per i prossimi 10 anni. Significa un incremento di 17 milioni di euro l’anno rispetto all’accordo precedente ma anche che Adidas incasserà molto di più come ritorno (altrimenti non farebbe l’affare, lapalissiano). Il tutto con una squadra che, vale la pena ricordarlo, non vince la Premier League da 10 anni e non arriva in finale di Champions League da 12. I risultati sportivi, però, contano fino ad un certo punto perché qui a fare la differenza è la fanbase internazionale(quindi sì, anche i follower sui social media). La reach, per intenderci, è solidissima negli Usa e in Asia. 

Il vertice è spagnolo e c’è ancora l’effetto CR7

Al vertice delle sponsorizzazioni globali troviamo il Real Madrid con 110 milioni di euro a stagione seguito dal Barcellona a 105 milioni e, appunto, il Manchester United a circa 100 milioni. Uno degli aspetti significativi più importanti è il lunghissimo orizzonte di investimento che ha deciso di mettere in campo Adidas: impegnarsi sino al 2035 non è uno scherzo. Lascia intendere come gli stessi sponsor tecnici immaginino un’ulteriore crescita di valore nei prossimi anni (quindi si accordano ora per sborsare meno in avanti). In Italia chi incassa di più è la Juventus con 51 milioni di euro a stagione (e quando si dice che Cristiano Ronaldo è stato un affare sbilenco si dimentica che la fanbase aumentata sui social per il suo arrivo continua ad esserci e pesa in queste trattative). 

L’accordo particolare del Liverpool

Rimane, comunque, un netto divario tra le prime tre e le altre con il Psg a 80 milioni di euro, il City a 75 e l’Arsenal a 70. Viene da pensare che sia solo questione di tempistiche nelle scadenze (come ben dimostra il grafico sopra realizzato da La Gazzetta dello Sport). Particolare l’accordo del Liverpool: 35 milioni pare molto basso ma le royalties sul venduto di Nike sono estremamente alte e portano il totale non lontano dagli 80 milioni a stagione. Milan e Inter, dal canto loro, viaggiano attorno ai 30 milioni di euro con Puma e Nike. 

Il retail auto gestito 

Sarebbe riduttivo anche parametrare questi investimenti solo sulla vendita delle maglie (dove, peraltro, i margini non sono nemmeno enormi). Gli sponsor tecnici investono in capacità comunicativa più che in vendita. In testimonial a 360 gradi. Non a caso ormai quasi tutti i club si gestiscono da soli il settore di merchandising e retail. Internalizzando questo servizio, per dire, Juventus ha incassato 24 milioni di ricavi nel 2021-2022. Una previsione per il futuro? Attenzione alla crescita di piattaforme intermediarie per raggiungere sempre più mercati. Amazon? Lo avete detto voi…

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