A Bolzano la squadra di hockey su ghiaccio ha presentato un logo celebrativo per i 90 anni della sua storia. Con l’applauso dei suoi tifosi
L’hockey è certamente sport minore in Italia (praticamente fuori dai radar al Sud) eppure c’è una città nel Belpaese dove stecche e pattini contano più del pallone nazionale. A Bolzano, infatti, la squadra cittadina sono i Foxes biancorossi che militano nel campionato internazionale Ice Hockey League. I tifosi mettono al primo posto la curva della Sparkasse Arena (il palazzo del ghiaccio noto anche come Palaonda) e solo in seconda battuta lo stadio Druso per il pur validissimo e pregiato campionato del Südtirol nella serie B pallonara. Questione di storia e tradizione che ben si coniugano all’ultima iniziativa di marketing di un settore comunicazione particolarmente brillante: il nuovo logo per i 90 anni di storia della squadra.
Un logo celebrativo subito applaudito
Parlare di rebranding in toto sarebbe eccessivo perché il marchio della squadra (la volpe stilizzata) è rimasto lo stesso ed è il frutto, anche lui, di svariati passaggi storici. Si tratta, dunque, più di un rebranding celebrativo e limitato a questo 2023. Ha, però, già una particolarità quasi unica: è stato presentato direttamente al palazzetto tra gli applausi a scena aperta dei tifosi. Non capita spesso e di certo non capita praticamente mai nel calcio quando ogni modifica ai marchi di appartenenza crea sempre grande polemica (salvo poi farsi superare dall’abitudine). Il “vernissage” è andato in scena nella partita dello scorso 2 gennaio vinta dal Bolzano contro Voralberg per 4-2.
Evidenti richiami Usa e l’unione di Bolzano
Il logo ha evidenti richiami al mondo americano e ci mancherebbe altro visto che Usa e Canada sono patrie dell’hockey. Lo si nota sia nella composizione del numero 90 sia nell’uso dei colori bianco, rosso e blu (ma qui contribuiscono chiaramente pure i colori sociali). Il perimetro è da scudo sportivo mentre la bordatura bianca e rossa del numero e del tradizionale brand della volpe risaltano la costruzione simmetrica rotta solo dalla diagonale che unisce il 9 allo 0. Un bell’equilibrio.

Comunicazione social, merchandising ed eventi
Il nuovo marchio è stato subito adottato per tutta la comunicazione social e avrà, con ogni probabilità, una sostanziosa applicazione nel merchandising oltre ad essere accompagnamento di una serie di eventi celebrativi. Con un calendario che sarà svelato di volta in volta ripercorrendo varie tappe del passato dal 1933 al 2023. Nelle attività connesse al campionato, chiaramente, il Bolzano manterrà il logo usuale sia per uniformità rispetto all’inizio del torneo sia per rispettare le procedure già rodate della lega organizzatrice.

Il grafico: “Ho cercato un connubio tra modernità e storicità”
Il logo è stato realizzato internamente da Daniele Nettl, grafico che cura tutte le produzioni del Bolzano. “Ho cercato un connubio tra modernità e storicità con un font ideato da me di chiara matrice moderna. Il tutto pensando alla centralità del social e del merchandising”. Proprio per questo potrebbe vedere la luce una versione senza la classica volpe. “Per alcuni prodotti rischierebbe di essere troppo piccola e vedersi poco”. La scelta dei colori, naturalmente, non è casuale: “A parte il bianco e il rosso standard ho scelto il blu che, in realtà, è il colore originale del Bolzano. Piano piano sto cercando di ripristinarlo in alcuni contesti nel rispetto di questa storia. La stella è, chiaramente, un rimando ai dieci scudetti (ora siamo a 19)”. Un logo, dunque, che è figlio di quello del team ma dovrà camminare da solo. “Il concept è quello di un’autodeterminazione di fondo come elemento centrale di promozione e merchandising. Un ponte tra passato e futuro che sia stabile e bello a vedersi”.
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