La recente provocazione di Balenciaga in collaborazione con Lay’s, la tracolla a forma di cavolo cappuccio di Esselunga, le shopper blu di Ikea. Quando i brand fanno delle loro borse più o meno costose, un punto di forza
La borsa del cavolo di Esselunga
Dopo le sneakers di Lidl andate a ruba e rivendute a prezzi esorbitanti e la capsule collection di Eurospin, anche Esselunga ha deciso di buttarsi nel mondo del fashion. A fine settembre, infatti, Esselunga ha lanciato la sua “Borsa del cavolo”, il primo accessorio del brand in limited edition. Si tratta di una tracolla a forma di cavolo cappuccio, presentata dall’influencer Camilla Boniardi, in arte Camihawke, che già in passato ha collaborato con la catena producendo alcuni contenuti pubblicati sul suo profilo. Anche Tommaso Zorzi, influencer e presentatore TV, ha partecipato alla creazione dei contenuti presenti sul profilo ufficiale Esselunga per la promozione della borsa.

Si tratta del primo digital drop sui social di Esselunga. Il concorso “Cavolo, che borsa!”, rivolto esclusivamente alla community di Instagram, ha premiato i 99 utenti più veloci che sono riusciti ad aggiudicarsi le bag in palio, andate sold out in soli tre minuti facendo impazzire il web. La centesima e ultima Borsa del Cavolo verrà sorteggiata e assegnata tra il resto dei partecipanti.
Il progetto si inserisce all’interno del percorso di trasformazione digitale dell’azienda, sostenendo il posizionamento di Esselunga come Love Brand nei canali social.
Ikea e le sue shopper
Esselunga non è l’unico brand ad essere riconosciuto per le sue borse. Primo tra tutti è sicuramente Ikea, le cui capienti shopper blu sono diventate ormai uno status symbol. E di questo ne è ormai consapevole anche il brand che ha sfruttato la popolarità e la riconoscibilità della sua shopper per diverse operazioni di marketing.
Ad esempio, in occasione della Giornata Internazionale contro l’omotransfobia nel 2019 il brand svedese ha vestito la sua iconica Fräkta di colori arcobaleno.

Oltre alla bag, la campagna ha lanciato anche l’hashtag #FateloACasaVostra, che vuole ribaltare la concezione dispregiativa dell’amore LGBTQ per trasformarlo in un inno alla libertà di vivere l’amore in tutte le sue forme e sfaccettature.
Sempre nel 2019, Ikea sfruttò un errore omaggiando la creatività dei suoi fan. L’8 febbraio, sul profilo Facebook ufficiale di Ikea, è stato pubblicato un post contenente una serie di lettere senza senso.
In un attimo il post è diventato virale, scatenando la creatività e la comicità degli utenti, che si sono chiesti se la parola fosse da montare come i mobili o costruendo strane teorie pensando che la parola fosse una sorta di enigma da risolvere. In realtà si è trattato di un semplice errore di un social media manager che ha pubblicato il post dallo smartphone lasciato con lo schermo ancora acceso in tasca. La forza del brand, però, ha trasformato la gaffe in un momento di intrattenimento unico anche grazie alla partecipazione degli utenti affezionati.
A seguito di questo errore, Ikea ha lanciato una borsa in edizione limitata che riprende lo stile della classica shopper blu. Sulla borsa è riportato l’hashtag #hhsdjh e la frase del fondatore Ingvar Kamprad “Solo chi dorme non commette errori”. La borsa è stata regalata agli utenti che ne hanno fatto richiesta ed è andata esaurita in poche ore.

Balenciaga e le sue borse stravaganti
Anche la casa di moda Balenciaga ha fatto parlare di sé per le sue borse a dir poco stravaganti. Nel 2017 ha presentato quello che a molti è sembrato un omaggio alle shopper Ikea. Una carry shopper in pelle d’agnello assemblata in Italia venduta a circa 2mila dollari che ha scatenato la reazione dei social che hanno da subito notato la somiglianza con la shopper Ikea, decisamente meno costosa.
Lo scorso marzo, invece, durante la sfilata per la presentazione della collezione Autunno/Inverno 2022, è stata presentata la “Trash pouch”. Dal nome si può intuire che si tratta di una borsa dalle sembianze di un sacco della spazzatura nero, realizzato in pelle di vitello lucida dal costo di 1800 dollari.



Più recentemente, durante la fashion week di Parigi, il brand di alta moda ha presentato una nuova borsa che prende le sembianze di un pacchetto di patatine Lay’s.

L’accessorio, dal valore di ben 1800 dollari, ha fatto il suo debutto durante le sfilate della fashion week. Si tratta di una vera e propria collaborazione con l’azienda statunitense Lay’s, che ha mostrato le borse anche sui suoi profili social con delle foto che rappresentano le modelle con la borsa sulla passerella durante le sfilate della fashion week.
A giustificare il prezzo sono i materiali. Anche se nell’aspetto la pochette risulta quasi identica ad un classico sacchetto di patatine in alluminio, la borsa è realizzata in pelle ed è disponibile in tre colorazioni.

Lo scorso giugno durante lo show di laurea dell’Acadamy of Fine Arts di Anversa, il direttore creativo della maison di moda Demna Gvasalia si era presentato con una vera busta di Lay’s in cui custodiva i suoi oggetti personali. Un indizio sull’accessorio che ha presentato in passerella durante la settimana della moda parigina.
Moschino e la Happy Meal Bag
Nel 2014 anche Moschino ha creato una borsa particolare, la “Happy Meal Bag”. Ricorda il famoso packaging in cartone in cui viene contenuto l’Happy Meal di McDonald’s.

La borsa fa parte di un’intera linea di abbigliamento ispirata ai colori di McDonald’s, riprendendo le divise indossate dai dipendenti e scatenando anche le reazioni dei veri dipendenti della catena di fast food. La linea di Moschino è stata accusata di offendere il lavoro dei dipendenti che percepiscono un salario basso, dichiarando che lavorare da McDonald’s non è alla moda.

Nonostante ciò, la Happy Meal Bag, dal costo di quasi 1300 dollari, è andata esaurita in poco tempo ed è ora rivenduta a prezzi altissimi.
Le shopper di Harrods
Anche le semplicissime shopper plastificate dello store di lusso inglese Harrods sono spopolate anche in Italia. Sarà forse per l’assenza degli store Harrods nel nostro paese. Chiunque viaggi nella capitale inglese non perde l’occasione di passare dallo store tipico londinese per accaparrarsi una shopper da sfoggiare al ritorno in patria come souvenir.



Che valgano migliaia di dollari o qualche euro, molti brand sono riusciti a far diventare iconiche le proprie borse, a volte con provocazioni fuori dagli schemi che però, soprattutto nel mondo della moda, fanno sempre notizia.
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