Ecco “Corona Island”, l’isola emblema dell’eco-turismo

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11 Agosto 2022
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Il noto brand di birra Corona ha dato vita a “Corona Island”, l’isola realizzata nell’ottica dell’eco-turismo che può accogliere fino a 20 visitatori per volta.

Corona Island

Alla fine dello scorso anno, Corona aveva annunciato l’intenzione di aprire un’isola privata sulla costa colombiana, nel tentativo di creare un luogo che potesse rappresentare l’attitudine eco-turistica del brand.
Ora l’isola è finalmente aperta e Corona ha rivelato un assaggio dell’esperienza che offre in un breve video che mostra i visitatori che svolgono attività semplici, autentiche, all’insegna di uno stile di vita sano, nel bel mezzo della natura. I visitatori si impegnano nello yoga o nel canottaggio, mangiano in una struttura rustica contornata dalla flora e la fauna tipiche del luogo, bevendo Corona. Se per i primi turisti di Corona Island, la visita è stata una vincita di promozioni di marketing locale, a partire dalla prossima estate, chiunque potrà godere delle proprie vacanze in questo posto così suggestivo.

Corona ha collaborato con diversi partner locali alla creazione dell’isola: lo studio internazionale di architettura e design James & Mau, in collaborazione con l’architetto colombiano Jairo Márquez, ne ha curato il design;  Christopher Carpentier, chef di origine cilena che ha partecipato come giudice a MasterChef Colombia, ha ideato il cibo, mentre Paulina Vega, ex Miss Universo, nata sulla costa colombiana, si è occupata della programmazione delle attività nel tempo libero. Yoga e meditazione guidata, kayak, pallavolo, osservazione notturna delle stelle, vasche idromassaggio personali e laboratori didattici, sono solo alcune delle mille possibilità offerte dall’isola colombiana.

L’impegno in un ottica eco-turistica

Corona Island ha ottenuto il sigillo blu a tre stelle di Oceanic Global per l’eliminazione della plastica monouso e per l’adozione delle migliori pratiche sostenibili. I pannelli solari sulle abitazioni in loco, che alimentano fino al 70% del fabbisogno energetico dell’isola e i bungalow costruiti con legno di provenienza locale, le stazioni di rifornimento dell’acqua sostituite alle bottiglie in plastica e gli ingredienti locali per l’offerta del food, i dessert preparati con scarti alimentari e le docce ricaricabili, la separazione del riciclaggio e del compostaggio come l’orto di erbe aromatiche sull’isola utilizzato per i pasti degli ospiti, sono tutti esempi reali di un impegno che esula dalla mera trovata di marketing, ma che mira a una sostenibilità ambientale concreta e tangibile.

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Corona Island sarà presto aperta ai residenti di diversi paesi, ad esclusione degli Stati Uniti. I prezzi e i pacchetti per l’acquisto non sono ancora disponibile, ma ci si può iniziare a registrare sul sito ufficiale dedicato all’isola del brand.

Ci leggiamo presto!

Image cover credits: Travel+Leisure

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