Il main sponsor dell’Inter non ha ancora onorato i pagamenti e non si intravedono soluzioni all’orizzonte.
La vicenda DigitalBits non sembra avere ancora una conclusione. La criptovaluta che da quest’anno è diventata main sponsor dell’Inter non ha ancora versato le somme dovute e non ha dato nessuna risposta a un problema sorto addirittura prima della partenza del campionato. L’accordo, che prevedeva ingressi nelle casse dell’Inter per 85 milioni in 4 anni, sembra dunque che non verrà onorato. La società calcistica come conseguenza ha oscurato lo sponsor sul proprio sito, sulle maglie delle giovanili e della compagine femminile, mentre ha deciso di mantenere quello presente sulle divise della prima squadra, forse perché ancora spera che la situazione cambi.
Il Crypto Winter è arrivato
Che il mondo delle criptovalute non stesse attraversando un periodo felice è ormai una certezza, nota persino ai profani del mondo della blockchain. Il Crypto Winter – così è stato ribattezzato il periodo che indica la discesa senza fine del valore dei coin digitali – iniziato nel 2022 non sembra voler terminare e DigitalBits, moneta virtuale di proprietà di Zytara, ha riportato perdite per il 98% nell’arco dell’ultimo anno. In un contesto del genere pare veramente difficile che la società di proprietà dell’imprenditore Al Burgio riesca a adempiere a tutti i pagamenti arretrati. Ad oggi il marchio sportivo risulta in credito di 17 milioni.

Le mosse dell’Inter
Intanto la società sportiva si è tutelata con la rimozione dello sponsor come già detto, ma sta valutando il da farsi in una situazione che non appare di facile risoluzione. Infatti risulta particolarmente difficile cambiare in corsa il main sponsor: soprattutto ora sembra impossibile ottenere un prezzo che non si discosti molto dall’accordo siglato quest’anno. In secondo luogo l’Inter, che di sicuro non sta vivendo una situazione facile per via dei debiti finanziari e per le continue voci di cessione della società, si troverebbe ad avere a che fare con un problema di immagine piuttosto serio.
Per concludere questo quadro la società, che comunque non ha ancora individuato il sostituto come nuovo main sponsor, dovrebbe operare un ritiro di tutte le maglie già stampate e in stock e immettere quelle nuove nel circuito, ad un costo comunque relativamente ingente.

Risulta particolarmente strano però che l’altra società rappresentata da DigitalBits, la Roma, non abbia lamentato al momento difficoltà con il brand crypto, anche se la somma pattuita di 35 milioni di euro fino al 2024 è decisamente inferiore a quella stabilita con l’Inter.
In questo scenario non facile per la società nerazzurra l’unica nota lieta è rappresentata dal rinnovo del contratto con Nike come sponsor tecnico a partire dalla stagione 2023-24. Il nuovo accordo dovrebbe rendere all’Inter oltre 25 milioni l’anno e farà della società l’unica squadra italiana a rappresentare il marchio nel gotha del panorama europeo.
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