Non bastava annunciare il raggiungimento di 221 milioni di abbonamenti contro i 220,7 milioni della rivale dalla N rossa. Disney+ svela l’arrivo negli Stati Uniti di nuove formule di abbonamenti con e senza pubblicità
Fin dalla sua origine, la piattaforma per ragazzi Disney+ ha avuto un obiettivo ben preciso: primeggiare sul colosso dello streaming Netflix per quanto riguarda gli utenti abbonati. Quella che era apparsa inizialmente come una grande ambizione della società fondata da Walt Disney è di recente diventata realtà, andando così a complicare la situazione già complessa di Netflix che ha perso a livello internazionale un milione di utenti. La notizia è stata accompagnata da un’altra grossa novità: l’intenzione, per il momento solo negli Stati Uniti, di aumentare il prezzo degli abbonamenti a partire dall’8 dicembre, includendo delle pubblicità. Che cosa accadrà al numero di utenti iscritti?
La crisi economica colpisce anche lo streaming tv a pagamento, ma non tutte le piattaforme allo stesso modo. Novità, dati e previsioni su #Netflix e #Disney+ (che, in linea con i competitor, si prepara ad aumentare il prezzo dell’abbonamento). https://t.co/KAmyXebwyW
— Start Magazine (@StartMagNews) August 12, 2022
TUTTI GLI ABBONATI AVRANNO LA PUBBLICITÀ?
No, saranno gli stessi abbonati a poter decidere. Disney+ ha infatti previsto diverse opzioni riguardanti la singola piattaforma o l’intero gruppo streaming, nel quale troviamo Hulu e Disney Bundle. Per quanto riguarda il prezzo di Disney+ con pubblicità, resterà fisso a 7,99 dollari. L’opzione senza pubblicità sarà invece più cara, passando dal prezzo base di 7,99 dollari a quello di 10,99 dollari (+38%). Inoltre, non sarà possibile sottoscrivere abbonamenti mensili, ma solo annuali dal costo di 109,99 dollari. Il messaggio, quindi, seppur più sottile è chiaro: paga se non vuoi gli spot. Al di là dei riflessi per il consumatore, però, i riflessi che interessano sono quelli che aprono nuove strade per la distribuzione e la pianificazione.
Disney+ aumenta il prezzo e torna L’IMMORTALE PUBBLICITÀ#12agosto #notizie #streaming #abbonamenti pic.twitter.com/e0jg0WNzpe
— Giacomo Lucarini (@lucarinigiac) August 12, 2022
DISNEY+ HA FATTO MARCIA INDIETRO?
Non si tratta di un progetto dell’ultimo minuto, ma piuttosto della versione rivisitata di un piano economico già annunciato in passato dalla piattaforma. Si è infatti parlato qualche mese fa di una soluzione low cost che mirava ad aumentare il numero di abbonamenti, quando ancora la sfida agli utenti vedeva primeggiare Netflix (ne abbiamo parlato meglio qui). Lo svantaggio per gli abbonati a questa formula era proprio la presenza di pubblicità durante l’utilizzo della piattaforma, potendo però usufruirne per 8 dollari. Con le recenti novità, la soluzione principale diventerebbe quella che solo poco tempo fa avrebbe permesso agli utenti di acquistare un abbonamento più economico. Qualcuno si chiede se sia stata solo una tattica per potersi accaparrare il titolo di leader delle piattaforme streaming.
OGGI STATI UNITI, DOMANI CHISSÀ
Se per l’arrivo della pubblicità per gli abbonamenti statunitensi c’è già una data ben precisa, poco si sa sull’estensione di questa novità agli altri Paesi, nonostante Kareem Danie, presidente di Disney Media and Entertainment Distribution avesse accennato ad una futura modifica anche per gli altri mercati. L’allargamento planetario, tuttavia, è ora qualcosa più di una facile previsione.
Ci leggiamo presto!