Gazprom è sponsor da quindici anni dello Schalke 04 ed è partner molto importante della Champions League. Il conflitto in Ucraina ha portato alle prime contromisure con la cancellazione del brand russo dalle maglie della squadra tedesca mentre domani l’Uefa potrebbe levare la finale a San Pietroburgo
Il conflitto innescato dalla Russia in Ucraina inizia a mostrare le prime ripercussioni anche nel mondo pubblicitario, in particolare per quel che concerne partnership e sponsorizzazioni sportive. La decisione più drastica è arrivata dalla squadra di calcio Schalke 04 (seconda serie tedesca della città di Gelsenkirchen) che ha deciso di eliminare lo sponsor Gazprom dalle proprie maglie sin dalla prossima giornata. Il main sponsor sarà sostituito dal più neutro “Schalke 04”.
LA “CENSURA” DI GAZPROM DELLA BILD
L’annuncio del team tedesco è arrivato in seguito alle tante pressioni iniziate con la decisione del quotidiano Bild (stampa a metà tra la cronaca e il tabloid) di oscurare la scritta Gazprom dalle fotografie di giocatori dello Schalke 04 sul giornale. Una evidente censura preventiva per rimarcare il distacco della Germania dalla scelta bellica di Mosca. Nel frattempo si è anche dimesso Matthias Warnig dal consiglio di sorveglianza del club con effetto immediato. Il sessantaseienne, infatti, è anche rappresentante di Gazprom in seno allo Schalke dal luglio 2019.
E LA UEFA?
Gazprom è un brand decisamente vicino al calcio e legato a doppio filo all’Uefa. In particolare quest’anno. La finale di Champions League, infatti, si sarebbe dovuta giocare il prossimo 28 maggio nello stadio di San Pietroburgo. Impianto che, guarda caso, si chiama proprio Gazprom Arena con una capienza di 68.881 posti. Qui, se volete un piccolo alleggerimento, una bella carrellata di spot realizzati per gli ultimi Europei organizzati dall’Uefa.
ESECUTIVO PER SOSPENDERE LA GAZPROM ARENA
Il cellulare del presidente dell’Uefa Aleksander Ceferin, dunque, ha iniziato a squillare alle prime ore del mattino a un ritmo che nemmeno nei giorni della Superlega. D’altronde lui stesso una manciata di ore fa aveva spiegato come non ci fosse alcun piano alternativo alla città russa. Le pressioni, tuttavia, sono state forti. Così è arrivata la decisione di convocare un esecutivo straordinario della Uefa domattina alle 10. Pare scontato che l’assegnazione a San Pietroburgo sarà sospesa. Difficile possa arrivate subito un’altra sede mantenendo, piuttosto, una posizione sub iudice (qualcuno potrebbe leggerci la volontà di mantenere comunque uno spiraglio aperto alla Russia che tanti soldi porta a Nyon).
QUANTO PESA GAZPROM NELL’UEFA
Gazprom pesa nell’Uefa, eccome. A maggio dello scorso anno il colosso russo aveva rinnovato la sponsorizzazione per la Champions League che già aveva fruttato alle casse di Ceferin 40 milioni di euro a stagione per il triennio 2018-2021. Non solo, nel comitato esecutivo dell’Uefa c’è anche Alexander Dyukov amministratore delegato di Gazprom Neft. Domani, a decidere per la sospensione di San Pietroburgo, dovrebbe esserci anche lui.
Ci leggiamo presto!