Focus sull’intelligenza artificiale per l’evento di Google tenutosi ieri 10 maggio a Mountain View. L’AI arriva anche in Google Search.
Ieri a Mountain View, California si è tenuto l’evento Google I/O 2023, una conferenza annuale durante la quale Google ha annunciato diverse novità. Non solo nuovi dispositivi tra cui il primo smartphone pieghevole Google, Pixel Fold, ma anche nuove funzionalità per il motore di ricerca, e non solo, potenziate dall’intelligenza artificiale.
Google punta tutto sull’AI
Un video apre la conferenza, dichiarando subito la centralità dell’intelligenza artificiale nel futuro di Google e dei suoi utenti.
Il primo speaker è il CEO di Google Sundar Pichai, che introduce l’approccio responsabile di Google nell’introduzione dell’AI in tutti i suoi core products.
Immersive View for Routes per Maps
Anche Maps sfrutta sempre di più l’AI. Se già lo scorso anno era stata introdotta la funzione Immersive View che crea una fedele rappresentazione dei luoghi per poterli esplorare virtualmente prima di visitarli, ora questo concetto verrà applicato anche alla funzione principale di Google Maps, cioè il navigatore. Con Immersive View for Routes, infatti, sarà possibile visualizzare il tratto da percorrere potendo anche visualizzare le condizioni meteorologiche o del traffico. Il servizio sarà lanciato in estate ed entro la fine dell’anno sarà disponibile per quindici città tra cui Londra, New York, Tokyo e San Francisco.
Magic Editor per Google Photos
Magic Eraser diventerà entro fine 2023 Magic Editor per migliorare sempre di più le proprie fotografie anche dopo averle scattate. Non sarà più possibile solamente eliminare soggetti indesiderati dalle proprie foto ma anche, ad esempio, spostare i soggetti dal bordo al centro della foto, anche se in parte tagliati dall’obiettivo.
Il nuovo language model PaLM 2
Un importante annuncio in campo AI riguarda il nuovo Language Model di Google, PaLM 2. In particolare, oltre a fornire indicazioni circa il suoi miglioramento rispetto alla precedente versione, è stato mostrato come può essere applicato a specifici campi come la sicurezza o la medicina. Grazie a PaLM 2 inoltre Bard potrà funzionare in altre 40 lingue.
Si aggiorna anche Bard stesso, il chatbot AI di Google. Una novità fondamentale riguarda l’approccio visivo del chatbot, sia nelle risposte che nei prompt dell’utente. Sarà possibile, ad esempio, caricare una foto e chiedere a Bard una captino divertente da accompagnare ad essa.
Smantellata la lista d’attesa per l’utilizzo del chatbot. Sarà presto disponibile in 180 paesi, tra cui l’Italia.
Novità anche per Workspace
Importanti novità anche per i prodotti di Google Workspace che nei prossimi mesi avranno sei nuove AI features. Un pannello laterale in Google Docs chiamato Sidekick, ad esempio, leggerà automaticamente il documento e fornirà alcuni interessanti suggerimenti per il proseguo del documento. L’AI in Workspace, quindi, non fornisce solo risposte alle nostre domande ma anche le domande stesse analizzando il contenuto.
Sidekick è presente anche in Gmail e potrà, per esempio, riassumere una conversazione analizzando il contenuto di uno scambio di email.
Le novità per Google Search
L’AI entra a far parte anche di Google Search. Inserendo una query di ricerca, come primo risultato ne vedremo uno generato dall’AI, che darà alcune informazioni correlate alla ricerca e fornirà diverse domande preimpostate di follow up sul tema, oltre alla possibilità di scrivere una prompt diversa da quelle offerte automaticamente.
Un approccio responsabile all’Intelligenza Artificiale
Parte della conferenza è stata dedicata alla responsabilità in ambito AI, in particolare per quanto riguarda le immagini. Gli utenti avranno modo di verificare la veridicità di un’immagine con la funzione “About this image” che riporterà le informazioni riguardante l’immagine stessa, come le fonti che l’hanno pubblicata per prime.
Tutte le immagini generate dall’AI di Google, inoltre, conterranno nei loro metadati la dicitura “AI-generated with Google” che renderà possibile la loro identificazione anche al di fuori delle applicazioni Google.
Non ci resta quindi che aspettare che tutte le nuove funzionalità siano disponibili per poterle testare in prima persona e fare dell’AI un nostro fidato collaboratore.
Ci leggiamo presto!