McDonald’s cancella il murales antirazzista per una sua pubblicità: “Non lo sapevamo”

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25 Gennaio 2022
Il tempo di un caffè

La nota catena di fast food americana commette un passo falso sul mercato inglese, creando malcontento sui social per aver cancellato un murale, uno dei più famosi e rappresentativi di Cardiff, volto a promuovere la diversità e l’inclusione.

McDonald’s nei giorni scorsi ha cancellato un iconico murale antirazzista di Cardiff per crearne uno tutto suo per la sua nuova campagna di hamburger, causando rabbia e indignazione tra la gente, sia sui social sia all’esterno.

L’opera in questione era una riproposizione di una foto scattata dall’artista locale Shawqi Hasson come parte del suo progetto fotografico “My City, My Shirt” che mostra tifosi del Cardiff City FC di diversa estrazione sociale per promuovere la diversità e l’inclusione. A questo si è unito un enorme murale pubblico che riporta: “Siamo Cardiffians. Facciamo parte di questo club e di questa città. Siamo del passato, presente e futuro. Ci apparteniamo e questa è la nostra casa”. Il dipinto, realizzato nell’aprile dello scorso anno, raffigura una donna incinta con indosso una maglia del Cardiff City. È stato creato da Unify Creative ed è stato realizzato come supporto alla comunità di colore e ad altre minoranze etniche della città.

Il murale originale “My City, My Shirt” a Cardiff; credits: Rebecca Wilks

Cardiff ha la più antica popolazione nera del Galles ed è una delle più antiche comunità musulmane del Regno Unito. Entrambe vengono spesso ghettizzate affrontando atti di discriminazione. Per questo, Yusuf Ismail, il creatore del murale, in una passata intervista spiegava:

“Un’opera pubblica come questo sarà un’affermazione potente e fornirà conforto e incoraggiamento quotidiano. Per i tifosi del Cardiff City e per la popolazione in generale può essere una rivelazione, un punto di vista che potrebbero aver trascurato in precedenza e, si spera, un passo verso un cambiamento di mentalità”.

Il noto club di calcio gallese era stato scelto come veicolo chiave per inviare un messaggio forte su questa tematica: spesso il mondo calcistico è protagonista di comportamenti razzisti e discriminatori. L’obiettivo era rendere noti i problemi che le minoranze di Cardiff devono affrontare mostrando il loro contributo alla comunità e il loro legittimo posto nella città. 

Con tempismo la nota catena di fast food americana ha risposto ad una serie di account Twitter molto critici, tra cui quello del movimento attivista internazionale Black Lives Matter, mettendo in chiaro la propria posizione:

Secondo quanto riportato nei tweet, dunque la location sarebbe stata acquistata da un soggetto terzo rispetto a McDonald’s che stava lavorando con l’artista del murale originale. Insieme avrebbero dovuto occuparsi della nuova campagna promozionale della emme gialla. Di fatto la multinazionale statunitense ha precisato di non essere a conoscenza di cosa ci fosse in origine incaricando subito l’artista di ridipingere l’opera ormai cancellata a spese dell’azienda. Svolta che era già in pianificazione a causa di un precedente vandalismo.

Il giorno stesso, dopo la buona notizia, Cathy Owens, artista che sta lavorando a fianco di Yusuf e del team Unify Creative, ha pubblicato: “Grazie mille a tutti. È un’ottima notizia che McDonald’s abbia risposto così positivamente, così rapidamente. Il team di @unifycreative_ discuterà con loro della sostituzione del murale e dei piani a lungo termine per il muro stesso”

Proprio ieri lo sfondo è stato ridipinto di bianco e sono già stati avviati i lavori per il recupero del dipinto iconico di Cardiff. Probabilmente con un cambio di location.

Il muro ridipinto di bianco, preparato nella giornata di ieri per un nuovo murale; credits: bbc.com

L’agenzia incaricata della campagna, come scritto, è proprietaria del muro in questione e non ne ha ancora chiarito il futuro a lungo termine.

Yusuf ha chiarito come McDonald’s lo abbia contattato giorni prima dell’inizio dei lavori e, almeno inizialmente, c’era un interesse per il sito di un altro murale di “My Cymru, My Shirt”:

“Giovedì ci è stato riferito che avevano messo gli occhi su Quay Street, dove abbiamo un’opera di Nicole. Avevano intenzione di usarlo e ci hanno avvisati. Solo il giorno dopo ho ricevuto un’altra chiamata dove mi annunciavano il cambio di idea puntando su Butetown”

L’artista, dal canto, suo ha accusato l’agenzia coinvolta di essere stata stata informata del significato culturale del murale rimanendo sprezzante.

“L’opera d’arte precedente faceva parte della nostra eredità come città, mostrando quanto sia multiculturale Cardiff e siamo lieti che McDonald’s lo abbia riconosciuto. Stiamo cercando di trovare la migliore soluzione al problema, ma siamo contenti che ci sia un atteggiamento propositivo. Abbiamo capito che si è trattato di una svista”.

La catena di fast food, dunque, è riuscita ad arginare il problema anche se non ha potuto evitare le critiche. La pronta risposta ha evitato una figuraccia internazionale definendo meglio i contorni della vicenda.

Ci leggiamo presto!

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