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Spunta blu a pagamento su Facebook e Instagram: come funziona, cosa include e i due motivi per cui Meta la sta introducendo

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20 Febbraio 2023
Il tempo di un caffè

Poche ore fa Zuckerberg ha annunciato la volontà di introdurre un servizio a pagamento per le piattaforme Meta che offre la possibilità di ottenere la tanto ambita spunta blu, oltre ad altre funzionalità a sostegno dei creator emergenti. Scopriamo i motivi dietro questa scelta!

È di poche ore fa l’annuncio ufficiale di Mark Zuckerberg, CEO di Meta, pubblicato sul suo profilo ufficiale Facebook. Prossimamente anche sulle piattaforme Meta sarà istituito un abbonamento dal costo mensile di $11,99 per Android e $14,99 per iOS. Gli abbonati a Meta Verified potranno godere di diverse funzionalità, a partire dalla tanto ambita spunta blu

Per ottenerla sarà necessario fornire un documento d’identità per accertare la veridicità del nome e della foto del profilo che si intende verificare.

Non dovrebbe, quindi, ripetersi lo scandalo che ha coinvolto Twitter al lancio della spunta blu a pagamento avvenuto lo scorso Novembre, dopo l’acquisto della piattaforma da parte di Elon Musk. Al costo di $8 al mese infatti, su Twitter chiunque aveva la possibilità di richiedere la spunta blu per il proprio account, ed è proprio per questo motivo che in molti si sono scatenati con account fake di celebrities o business. 

Account falso di Apple introduce come nuovo prodotto semplice aria. Credit: Gizmodo
Account falso di Donald J. Trump che fa affermazioni atipiche per il personaggio. Credit: Gizmodo
Accunt falso della casa farmaceutica Eli Lilly and Company annuncia che l’insulina è gratuita. Credit: Gizmodo

In cosa consiste Meta Verified

La verifica dell’account, quindi, prevedrà una conferma dell’identità tramite un documento valido e, una volta ottenuta la tanto ambita spunta blu, Meta effettuerà dei controlli periodici per evitare furti d’identità. Non sarà inoltre possibile modificare il nome, la data di nascita o la foto profilo di un account verificato senza controllo da parte della piattaforma. 

Gli abbonati riceveranno anche sticker esclusivi da utilizzare in Stories e Reels, funzionalità aggiuntive per aumentare la visibilità dei propri contenuti e 100 stelle, ovvero la valuta digitale utilizzata per sostenere i creators.

Ma la funzione più importante è quella di assistenza. Chi sottoscrive l’abbonamento a Meta Verified, infatti, ottiene l’accesso diretto all’assistenza clienti e ulteriori misure di sicurezza per contrastare eventuali account fake e furti d’identità. 

Questo aspetto ha scaturito la reazione degli utenti che, nei commenti sottostanti l’annuncio di Meta Verified su Facebook, hanno espresso il loro disappunto. Secondo gli utenti, infatti, un’assistenza adeguata da parte della piattaforma non dovrebbe essere riservata solamente agli account verificati ma a chiunque ne faccia richiesta

Le motivazione dietro Meta Verified

La motivazione dietro all’introduzione di Meta Verified, secondo Zuckerberg, sarebbe quella di aiutare i creator emergenti ad accrescere la loro presenza online e a costruire la loro community più velocemente, oltre a garantire un livello di sicurezza maggiore per evitare furti d’identità e account fake. 

Ma dietro a queste dichiarazioni potrebbero esserci almeno altri due motivi per cui Meta ha deciso di dare il via ad abbonamenti a pagamento. Dalla nascita di Facebook il suo fondatore ha sempre difeso l’idea che il social dovesse restare il più a lungo possibile gratuito, basando il suo modello di business sulle inserzioni online, ma nell’ultimo periodo si sta prefigurando davanti a noi una nuova era.

Un rimedio ai ricavi in calo

Gli abbonamenti, quindi, potrebbero essere un modo per rimediare ai ricavi in calo registrati nel 2022 e al poco ritorno sugli investimenti massicci nel Metaverso, situazioni che hanno contribuito al boom di licenziamenti avvenuto lo scorso novembre con 11mila persone lasciate senza lavoro.

Contrasto al mercato nero delle spunte blu

Un’altra possibile motivazione potrebbe essere quella di contrastare il mercato nero di spunte blu. Sulle piattaforme Meta, infatti, la possibilità di verificare l’account è sempre stata molto esclusiva e solitamente riservata solo a personaggi pubblici di spicco e brand famosi in tutto il mondo. Per questo motivo, chi disperatamente desiderava ottenere la spunta blu per il proprio account, ha trovato negli anni metodi alternativi per farlo dando vita ad un vero e proprio mercato nero.

Secondo un’inchiesta di Mashable risalente al 2017, gli utenti erano disposti a pagare migliaia o addirittura decine di migliaia di dollari solamente per ottenere il badge di verifica dell’account, che consente all’account stesso di apparire tra i primi posti nelle ricerche aumentando quindi la visibilità. Si paga per uno status symbol, un’icona di riconoscimento che dona autenticità e veridicità all’account. 

Screenshot dei messaggi con uno dei rivenditori di spunte blu. Credit: Mashable

La fase di test di Meta Verified partirà questa settimana in Australia e Nuova Zelanda e, attualmente, non sarà disponibile per gli account aziendali. 
Come impatterà realmente sugli utenti e sui ricavi dell’azienda? Lo scopriremo a breve.

Ci leggiamo presto!

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