In occasione dell’uscita di Mr. Harringan’s Phone, il creativo David Miami e Netflix hanno organizzato una serie di eventi in giro per New York. Seppellendo il proprio smartphone si potrà ricevere un mese di Netflix gratuito
Il 5 ottobre è uscito Mr. Harrigan’s Phone, un adattamento cinematografico tratto dal racconto “Se scorre il sangue” di Stephen King. Il creativo David Miami ha ideato una strategia per coinvolgere i newyorkesi ad entrare nel mondo di questo film.
Diretto da John Lee Hancock, il thriller racconta di un ragazzo che si affeziona a Mr.Harringan, trattandolo come un padre. Alla morte di Mr. Harringan, Craig -il giovane protagonista- mette un cellulare nella tomba del defunto. Da li in poi inizierá a ricevere dei messaggi.
Il 6 ottobre è stata lanciata a New York l’intrigante iniziativa. Giocando con la trama, i passanti visualizzavano codici criptati sui billboards e ricevevano messaggi sui loro smartphone tramite Bluetooth. I messaggi nascosti di Mr. Harrigan erano da decifrare.
L’8 e il 9 ottobre a New York si sono potuti tenere d’occhio gli addetti alla sepoltura di Mr. Harringan’s phone e gli spettatori potranno seppellire i loro telefoni una volta per tutte, così da non ricevere più messaggi dall’oltretomba. In cambio riceveranno un mese gratis di Netflix.
Altri due eventi interessanti firmati Netflix
Non è la prima volta che il colosso dei film sceglie una campagna stravagante in grado di catturare l’interesse dei passanti.
A maggio 2022 Milano venne aperto un portale spazio-temporale per promuovere l’ultima stagione di Stranger Things, facendo tornare i presenti nel 1986.
In un’altra occasione la metro di Seul ospitó un’installazione temporanea a tema Squid Game dove i visitatori potevano sperimentare di persona alcuni dei giochi presenti nella serie. Tutto ovviamente in maniera molto meno cruda. Quest’ultima iniziativa ha dato vita ad alcune controversie a seguito di una presunta errata gestione delle norme da distanziamento per Covid-19. I visitatori accorsi in massa hanno creato lunghe file d’attesa e il personale pare non fosse preparato ad una corretta gestione della folla.
Ci leggiamo presto!