Pet influencer: il marketing che non soffre la crisi

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27 Marzo 2023
Silenzia il telefono

Secondo le ultime ricerche il mercato dedicato ai nostri animali domestici continuerà a crescere esponenzialmente nei prossimi anni, così come il numero di pet influencer che conquisterà i social

Una spesa familiare: le cifre del pet

Sono oltre 64 milioni gli animali domestici adottati dalle famiglie italiane, ben più numerosi della popolazione che li accudisce, secondo l’ultimo rapporto annuale di Assalco-Zoomark, rilasciato a maggio 2022. Una cifra che rivela un mercato di specie ampio e diversificato, ma soprattutto in aumento, di pesci (29,9 milioni), uccelli (12,9 milioni) e ovviamente cani (8,7 milioni) e gatti (10,1 milioni).

Assalco-Zoomark

Un trend che rispecchia il panorama mondiale, dove tuttavia sono proprio cani e gatti a fare ‘da padroni’ nei Paesi più interessati come negli Stati Uniti dove oltre 85 milioni di famiglie possiedono un animale domestico (di cui oltre 70 milioni sono cani), o in Russia, in cui il 57% delle famiglie dichiara di possedere un gatto. Anche la Cina negli ultimi anni ha registrato un aumento costante del numero di animali da compagnia, tanto che oggi si stimano più di 53 milioni di gatti e 27 milioni di cani.

L’isolamento del lockdown, l’impossibilità di avere figli, il miglioramento delle condizioni di vita in alcuni Paesi, l’aumento dell’età media della popolazione (che sempre più spesso si riscopre sola in terza età): quali che siano i motivi sociali, economici o personali della svolta nel pet, l’attenzione per questa nuova considerevole fetta di pubblico si è trasformata in un mercato globale che, se nel 2022 valeva già 32,7 miliardi di dollari, si stima che entro il 2030 supererà i 55 miliardi.

Una crescita esponenziale registrata anche in Italia, dove nel 2021 il solo settore del pet food è aumentato del 7,1% rispetto all’anno precedente, superando i 2,5 miliardi di euro. Anche le spese veterinarie hanno acquisito maggiore rilevanza: come riportato dalle ricerche Nielsen, gli italiani nel 2021 hanno speso 949 milioni di euro per prendersi cura dei propri animali; una cifra ancor più significativa se affiancata alle spese destinate ai bambini, 633 milioni di euro.

Assalco-Zoomark

Tuttavia, l’impegno delle aziende non si è limitato a una maggiore offerta di cibo o a cure più mirate: un’importante fetta di mercato è oggi rappresentata dagli accessori per i nostri amici a quattro zampe: una ‘nicchia’ del valore di 77,2 milioni di euro solo in Italia, caratterizzata da grande creatività ed empatia verso i propri clienti speciali.

Affiancati ai comuni guinzagli e giochi di ogni tipo, hanno fatto la loro comparsa collarini firmati, linee di moda specifiche (Louis Vuitton, Fendi, Prada, Ralph Lauren, Versace), esperienze da condividere con il proprio cucciolo, assicurazioni per tutelarli. E, come per qualsiasi prodotto che si rispetti, anche le offerte del pet necessitano di testimonial famosi e affidabili, che possano attrarre l’attenzione di milioni di padroni o semplici appassionati sulle loro pagine: è nata così l’era dei pet influencer.

Lo specchio più adorabile della realtà

Elegantissimi barboncini, travel cats, cavalli vanitosi, granchi da passeggio: l’universo dei pet influencer negli ultimi anni ha davvero compreso come attrarre e far fruttare sui social l’ossessione per i nostri compagni di avventure; passione che accomuna milioni di persone in tutto il mondo.

Oltre al loro innegabile valore come testimonial, in un settore in cui il 52% dei proprietari di cani e il 62% di gatti afferma di affidarsi alla rete per informazioni sui prodotti da acquistare piuttosto che consigli, il vero successo dei pet influencer è da ricercarsi nelle emozioni che sono in grado di suscitarci.

Secondo una ricerca condotta Opinium Research in Inghilterra, sembra infatti che tra le principali motivazioni che spingono le persone a seguire gli animali sui social vi è il fatto che sono in grado di rallegrarli (57%) o semplicemente perché li fanno ridere (47%); il 51% ha dichiarato di farlo solo perché li ritiene adorabili. Insomma, i nostri animali domestici possono davvero curarci con uno sguardo, riducendo stress e aumentando comfort e serenità.

Motivazioni e reazioni totalmente differenti da quelle che spingono le persone a seguire gli influencer ‘umani’, i cui sentimenti possono più facilmente tramutarsi in invidia e odio. La scelta di seguire un animale su Instagram si rivela dunque molto più emotiva e positiva.

Nisarg Shah, co-fondatore e CEO della piattaforma globale di gestione degli influencer affable.ai, sottolinea che “gli influencer per animali domestici sono proprio come gli influencer umani, solo più attraenti in tutti i dati demografici. Raccolgono anche reazioni più positive e un maggiore coinvolgimento. Non c’è niente di più stimolante dei simpatici amici pelosi per guidare il coinvolgimento”.

A caccia di sponsor

Il livello di coinvolgimento ha chiaramente attirato l’attenzione di migliaia di padroni (o aspiranti tali) di tutto il mondo, che tentano di catturare l’attenzione del pubblico per poter collaborare con eventuali sponsor: Opinium rivela che l’11% dei proprietari di animali domestici ha aperto un account social dedicato al proprio compagno.

Nonostante i nostri piccoli amici rappresentino anche per le aziende un investimento più conveniente rispetto alle loro controparti umane, poiché difficilmente potranno suscitare scandali o reazione spiacevoli degli haters, non tutti gli adorabili cuccioli sono destinati a diventare ‘pet influencer’.

Oltre a contenuti in grado di sbaragliare una ormai feroce concorrenza, sono gli animali stessi che devono dimostrare di essere a proprio agio davanti alle fotocamere e in mezzo alle persone, trattandosi di un vero e proprio lavoro che segue le logiche di engagement e condivisione del mondo social, per cui deve riuscire a suscitare un reale coinvolgimento.

Come nel caso di Jiffpom, il minuscolo Pomerania che oggi vanta quasi 10 milioni di follower su Instagram, dove condivide i suoi outfit e la sua emozionante vita tra set di video di Kate Perry e presentazioni del suo libro.

Altro simpatico cagnolino che è riuscito a distinguersi sui social è Doug the Poug, il carlino da 3,6 milioni di follower che vanta amici del calibro di Ed Sheeran, Justin Bieber e John Legend, oltre a pubblicazioni su Cosmopolitan e Time.

Regina del settore felino invece è Nala, dolce siamese approdata sui social nel 2012 e che da allora li ha letteralmente conquistati, ottenendo il Guinness World Record come gatto più seguito su Instagram, con un proprio marchio omonimo di cibo per gatti.

Ma tra i fortunati pet influencer non vi sono solo cani e gatti: Juniper è la volpe rossa addomesticata con 2,9 milioni di follower, che ha sciolto il cuore dei suoi fan dopo essere stata salvata da un allevamento di pellicce. Juniper e i suoi fratellini oggi vantano la creazione di un calendario, una gamma di maglioni antipelliccia e un libro che documenta la loro vita.

Infine, anche nel nostro Paese sono decine gli animali riusciti a ritagliarsi uno spazio nelle nostre pagine social: spesso cuccioli dal cognome famoso, tra i più seguiti vi sono Matilda, il carlino di Chiara Ferragni, Audrey Versace, la Jack Russell di Donatella Versace, ma anche Alex, il coraggioso gatto del bengala che ha imparato a viaggiare per il mondo insieme alla sua padrona.

Che siano adorabili cuccioli, gatti strabici, con due, tre o quattro zampe, il linguaggio muto dei nostri amici sembra riuscire ad attraversare con successo i social, raggiungendo davvero il cuore delle persone.

Ci leggiamo presto!

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