Il brand di cereali inglese non ha sufficiente budget per testimonial affermati e quindi sceglie di ingaggiare degli omonimi di celebrità per la propria campagna pubblicitaria
Come si diventa il marchio di cereali preferito di Dwayne Johnson? Semplice. Basta chiedere a Surreal, produttore di cereali inglese che promette di “rompere” la monotonia della colazione con il suo tone of voice ironico e irriverente. Occorre però specificare che non si tratta della celebrità, ex wrestler divenuto attore, The Rock, ma di un omonimo, tale Dwayne Johnson, autista di autobus londinese. Confusi? Anche noi, ma in fondo va bene così.
Surreal: i cereali preferiti di Dwayne Johnson (ma non di Serena Williams)
La campagna parte da un insight estremamente semplice, ma diretto: dimostrare di essere i cereali preferiti di alcune note celebrità internazionali. O meglio, i loro omonimi. Il motivo? Una semplice questione di budget, nient’altro.
E così un gruppo di omonimi d’eccezione, a cui si aggiungono, oltre al sopracitato, Michael Jordan, Serena Williams e Ronaldo, viene chiamato al più classico dei taste test di fronte alle telecamere di Surreal, per poi venire interrogati sulla qualità dei prodotti. Qualcuno non si sbottona, qualcuno ironizza sull’assonanza tra Surreal e “cereal”, e qualcun altro si sbilancia, addirittura fino a definirli i propri cereali preferiti. Tutti tranne Serena Williams, che si limita a commentare con un tipicamente britannico “Not my cup of tea” (letteralmente “Non la mia tazza di tè”, utilizzato per indicare con estrema grazia qualcosa che non piace, ndr.).
Le frasi recitate dai partecipanti all’iniziativa, poi, sono state raccolte dal team creativo di Surreal e trasformate in alcuni out of home di grande pregio: “Cereali ufficiali di Ronaldo*” “*Probabilmente non il Ronaldo a cui state pensando…”. Un mix di visual e copy ben calibrato, con colori accesi per attirare l’attenzione, font estremamente spessi per facilitare la lettura e l’inconfondibile stile visivo del brand inglese con al centro, naturalmente, le fotografie dei prodotti in questione e le relative confezioni.
Surreal è ironia, meme e marketing senza regole
Il tone of voice del brand è tra i più scanzonati in circolazione: ironico e senza regole, come se la comunicazione del marchio fosse tra le mani di un fantomatico social media manager impazzito, che talvolta parla di sé in prima persona e talvolta, invece, si riferisce a Surreal come una squadra, un team, una famiglia.
Una costante, in ogni caso, sembra regnare sui profili social della compagnia: un’accesissima rivalità con Kellogg’s, gigante della food industry con la quale Surreal spesso ingaggia battaglie a colpi di posting estremo e attivazioni nelle piazze, come per mobilitare i passanti a “tradire” Tony, la mascotte dei cereali Frosties di Kellogg’s.
La giovanissima Surreal, fondata nel 2021, adotta comunque un approccio inedito e piuttosto innovativo per il mondo della GDO, proponendo ai propri clienti un vero e proprio servizio in abbonamento, non dissimile all’esperimento dei Dash Button di Amazon, che permette di ricevere comodamente a casa ogni mese la quantità prescelta di confezioni di cereali, senza doversi preoccupare di inserirli nella lista della spesa e godendo quindi di un ottimo sconto in fase di acquisto.
Ci leggiamo presto!