Ieri, giovedì 6 ottobre, si è tenuto a Spazio Lenovo il primo dei cinque appuntamenti ideati da The Bravery Store, per parlare di coraggio e creatività.
Nella cornice di Spazio Lenovo, si è tenuto il primo appuntamento dei cinque programmati da qui al mese di dicembre da The Bravery Store. Il progetto risponde al nome di Shift! Rethink, con cui Annalisa Galardi e Paola Miglio, rispettivamente founder e partner, scelgono di stimolare il cambiamento della riflessione e dei processi creativi di brand e agenzie. Il cambiamento necessita, fuori dubbio, di un nuovo approccio alle cose, quindi di ripensare e riconcepire il proprio modo di comunicare, così da poter incontrare le esigenze di un mercato e di una platea sempre più fluidi.
Durante l’evento non è mancata la menzione di Contagious, un servizio di intelligence creativa e strategica che fornisce ispirazione e spunti pratici alle agenzie pubblicitarie e ai brand e che da anni collabora con The Bravery Store.

Parola d’ordine: identità
Questo primo appuntamento è stata una riflessione e uno scambio aperto su la capacità di brand e agenzie di fluidificarsi rispetto alle esigenze dei consumatori, senza perdere la propria identità. Paola Miglio ha guidato gli spettatori in una discussione in cui case history, opinioni di esperti del settore e statistiche hanno dimostrato quanto tale operazione sia certamente complicata, ma non impossibile, attraverso cinque hashtag cardine: #Rilevanza, #Coerenza, #Inclusione, #Flessibilità e #Bravery.

Le Faroe Islands sono state rilevanti per i propri consumatori, quando hanno realizzato che l’eccessivo turismo stava distruggendo la loro natura incontaminata e hanno scelto coraggiosamente di “sfidare” i turisti. La proposta chiedeva ai visitatori di recarsi sul territorio per svolgere attività di manutenzione e cura ambientale, in cambio di vitto, alloggio e di un’esperienza indimenticabile sulle isole danesi.
Billie, brand di prodotti di body care e rasoi da donna, sceglie di essere inclusivo spingendo le donne a scegliere liberamente per il proprio corpo. Il brand è uno dei primi che, in un commercial, sceglie finalmente di mostrare le donne con i peli, non promuovendo corpi perfetti e sempre meticolosamente curati.
Entrambi gli esempi non parlano solo di rilevanza e inclusione, ma anche di coraggio che è pienamente riconoscibile nello spot Carlsberg, in cui il brand ha raccolto i tweet più aspri e li ha condivisi con i propri dipendenti. Rendendosi conto della quantità di critiche rivolte al gusto della celebre birra, il brand si è messo in discussione e, senza perdere la propria identità, ha scelto di riformulare la ricetta della bevanda, nella speranza che, questa volta, potesse incontrare i gusti dei propri consumatori.
Il coraggio è l’abbandono razionale delle strade più battute, ci ricorda Paola, in cui un rischio necessario può essere il preludio di storie di successo.
Un’occasione di confronto
Al termine dell’evento non sono mancate le domande e la possibilità di discutere sulle tematiche affrontate. La riflessione è continuata in un breve aperitivo post presentazione, in cui è stato possibile parlare con le fondatrici e con gli ospiti, per confrontarsi con un pubblico certamente sensibile alle questioni dibattute.
Il prossimo appuntamento è previsto per mercoledì 26 ottobre: un’altra occasione per confrontarsi e partecipare a una riflessione sulla comunicazione e la pubblicità di oggi.