Gli Uffizi contro Jean Paul Gaultier: no agli abiti con la Venere di Botticelli

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11 Ottobre 2022
Praticamente uno snack

Secondo il museo fiorentino il brand di Jean Paul Gaultier avrebbe utilizzato l’immagine dell’opera per realizzare alcuni capi di abbigliamento senza chiederne il permesso, concordarne le modalità dell’uso e pagare il canone

Jena Paul Gaultier ha da poco lanciato una nuova e singolare collezione che celebra il corpo umano attraverso abiti le cui stampe riportano il noto dipinto di Sandro Botticelli: Nascita di Venere.
Secondo il Codice dei Beni Culturali l’uso di immagini della proprietà pubblica italiana non è arbitrale e libero, ma è assoggettato a specifica autorizzazione da parte degli organi competenti e al pagamento di un canone obbligatorio.

La diffida degli Uffizi

In seguito all’accaduto, l’ufficio legale delle Gallerie ha spedito una lettera di diffida nella quale si richiedeva la firma di un accordo commerciale per sanare l’abuso o, in alternativa, il ritiro della collezione dal mercato. A quanto pare, lo stilista francese non ha voluto sentire alcuna ragione, tanto da ignorare completamente la diffida, spingendo così gli Uffizi a procedere seguendo le vie giudiziarie che prevedono non solo il ritiro degli abiti, ma anche un risarcimento del danno.

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Credits: Jean Paul Gautier

Il direttore degli Uffizi, Eike Schmidt, spiega che “Jean Paul Gaultier ha boutique in Italia e vende i suoi prodotti anche attraverso i canali web italiani. Dunque, come tutti, è tenuto a rispettare le nostre leggi sui diritti dell’immagine“.

Ci leggiamo presto!

Image credits cover: Concrete Rep

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