Regioni italiane e promozione territoriale: la top 10 degli spot del 2022

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5 Agosto 2022
Tocca mettersi comodi

Aria di vacanze, in redazione significa solo e soltanto una cosa: è necessario eleggere lo spot più bello dell’estate e incoronare la regione regina della promozione territoriale. Dopo un attento lavoro di raccolta e un consulto interno, i redattori di Gazzetta si sono riuniti e hanno espresso tre preferenze ciascuno. Tirate le somme, ecco l’esito delle consultazioni e i vincitori!

BARI, 01 AGOSTO 2021 – Il video “Puglia, una storia d’amore” è stato votato “come lo spot migliore fra quelli proposti dalle regioni italiane” dagli esperti del sito “Gazzetta del Pubblicitario”, che si occupa di pubblicità e comunicazione. Lo rende noto con un post su Facebook il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano.
  “La Puglia – scrive – è sul gradino più alto del podio anche per lo spot pubblicitario più bello d’Italia. La nostra regione quest’anno non è solo regina del turismo, con il mare più bello e pulito del Paese, ma è anche al primo posto per il video “Puglia, una storia d’amore”


Così titolava ANSA.it nella sezione “Puglia” più o meno l’anno scorso di questi tempi, quando stilammo la prima classifica dei dieci migliori spot promozionali prodotti dalle Regioni italiane. Sono passati da quel giorno di agosto un Festival di Sanremo, un Super Bowl, un’edizione dei Cannes Lions e la redazione nutre se possibile ancora più smodata passione per l’advertising territoriale. Rieccoci quindi, com’era immaginabile che fosse, con la classifica aggiornata alle migliori creatività di questa torrida, inquieta estate 2022. Governatori di tutta Italia, preparatevi: ecco il verdetto degli esperti del sito “Gazzetta del Pubblicitario”. Pronti, partenza, via: dopo uno scrutinio teso che ha coinvolto l’intero team editoriale, abbiamo un vincitore.

#10 Calabria, “Calabria, casa tua”

La decima posizione attribuita a questo solido pezzo di advertising non si deve ai sessantotto secondi del suo contenuto, ma a una questione di metodo. Formalmente, non si tratterebbe di una realizzazione in campagna per la stagione turistica, bensì di una creatività celebrativa dei cinquanta anni di ritrovamento dei Bronzi di Riace, icona planetaria e leva di branding per la Regione Calabria. Il che ci costringe più a un honorable mention che a una vera e propria collocazione all’ultimo posto della classifica, che sicuramente non rende onore a un film davvero ben riuscito. Ne consigliamo caldamente la visione: la cornice omerica non è artificio manierato, ma gancio narrativo di rara efficacia. Da brividi il voiceover, che ci riporta in mente timbri indimenticati come quello di Vittorio Gassman.

Credits: Davide Ravaglia

#9 “Un mondo di eventi”, Toscana

Mettiamo da parte le colline del Chianti, il cupolone del Brunelleschi, i paesaggi leonardeschi dell’Alto Arno, i pici, le torri di San Giminiano e l’infinita sequela di archetipi turistici sulla Toscana. La Toscana non è solo il confortante quadretto ad uso di turista mitteleuropeo che qui ha acquistato un rustico, la Toscana è un palcoscenico. Lucca Comics and Games, il Palio di Siena, Firenze Rocks, la lirica in piazza, i premi letterari: quest’anno la regione punta forte sulla sua strabiliante offerta di eventi e sulla fame di entertainment dei suoi visitatori, e lo fa con una creatività a cui nulla si può rinfacciare. Niente di straordinariamente disruptive, eppure il posizionamento che non lucra su luoghi comuni triti e ritriti ma – per una volta – sulla vivacità del panorama culturale è davvero una ventata di aria fresca. Tanto basta per attribuire allo spot il nono posto della nostra selezione.

Credits: Claudia Bavelloni, Nanuntek

#8 “To good to miss”, Veneto

Alle volte l’audacia vale più del talento e nel nome della sperimentazione si può anche soprassedere sul risultato finale. Tanto viene da dire nel ingollare secondo per secondo questo film della durata monstre di quattro e passa minuti. Che dire? Sinceramente, ci sentiamo interdetti anche noi. Il catalogo delle bellezze che abbondano all’ombra del Leone di San Marco è nutrito e qui appare per intero: dal litorale dorato di Caorle all’arena di Verona, dai prati verdi delle Dolomiti alla mite costa del Garda. La resa finale è però ingessata in un registro un po’ impersonale: l’insistenza delle continue riprese aeree fa pensare più a uno screensaver di certe vecchie release di Windows che a una creatività pubblicitaria. Né bene né male, insomma, ma un risultato finale tremendamente insolito.

#7 “Autentica meraviglia”, Puglia

Vincere è difficile, ripetersi lo è ancora di più. Lo sanno i politici, gli innamorati, gli sportivi e in questo caso anche gli Assessorati alla promozione territoriale. La campionessa in carica quest’anno non delude ma neppure convince: lotta per un ripetersi, ma senza il graffio visionario di Una storia d’amore, campagna che dialogava dando del tu a Moonrise Kingdom di Wes Anderson. La creatività, ideata e recitata da un impeccabile Sergio Rubini, è gradevole, al netto di alcune note vistosamente stonate. Uno su tutte, il voiceover posticcio recitato dalla psicanalista del divo, con una marcata cadenza slava che fa da inspiegabile contraltare a tutto lo spot. Non irresistibile il concept, prevedibile il finale ed evidentemente insincero il raptus con cui Rubini si avventa sulla propria Jeep pronto a raggiungere il tacco dello stivale. Alle volte il testimonial non fa primavera.

Credits: Sergio Rubini

#6 “Sicilia: così bella che vorrai rimanere per sempre”, Sicilia

Il fortunato format promozionale SEESICILY, con la sua complessa architettura, è ormai realtà di successo da qualche anno, e l’isola è puntuale frequentatrice di questa classifica come da conseguenza naturale. Quest’anno si punta su una polifonia di testimonial provenienti da ogni latitudine e continente, che rimarcano l’amore per la regione in una macedonia di inflessioni e tratti somatici. Insight valido, intrigante la post-produzione e una sufficienza facile facile che arriva senza troppi patemi.

#5 “Un mare di percorsi”, Umbria

L’Umbria abita stabilmente la top 5 della nostra classifica annuale e la ragione ha nome e cognome: Armando Testa. La Regione, prima tra tutte, ha avuto il merito storico di dare in pasto il suo budget creative a una major della comunicazione italiana e i risultati si vedono tutti. Il concept che ribalta il limite più evidente dell’Umbria, l’assenza di sbocchi sul mare, è roba da brividi, che sono poi la ragione dell’argento dello scorso anno.
Per quanto un’idea brillante non stanchi mai, però, ci aspettavamo un cambio di rotta. La premiata ditta Testa – Regione Umbria sceglie infatti di vivere di rendita, rimettendo in scena un’idea che, seppure splendida, abbiamo già visto declinare almeno tre volte in altrettanti formati. Unica differenza sensibile, la tuffatrice che si esibisce in un carpiato per poi immergersi in un prato fiorito: visione da fantasy onirico, che potrebbe uscire da Al di là dei sogni ma che ci ritroviamo videotrasmessa nel salotto di casa in prima serata.

Credits: Armando Testa

#4 (e premio della critica) “Aprite le orecchie… si sente il mare del Friuli Venezia Giulia!”, Friuli Venezia Giulia

Lo ammettiamo: l’attribuzione della “medaglia di legno” allo spot prodotto dalla Regione Friuli Venezia Giulia ha suscitato una sollevazione in redazione analoga, per certi versi, alle polemiche emerse delle ultime presidenziali americane. La realtà è che questo commercial è basato sull’insight forse più delicato del lotto commentato, che non gli vale magari un gradino del podio ma sicuramente il premio della critica. La piccola regione del Triveneto vuole giocare con le regole delle grandi piazze turistiche e lo fa con uno spot tutto incentrato sul sound del suo mare. Vagamente naif l’escamotage degli auricolari, ma la resa lirica di questa creatività tesa tra il silenzio e il rumore della risacca crea un fremito di poesia alla bocca dello stomaco. Splendido.

#3 “Il tempo ritrovalo qui”, Valle d’Aosta

Contattato all’inizio dell’estate, l’Assessorato ai beni culturali e al turismo della Regione Val D’Aosta ha voluto definire la sua creatività promozionale così: “Quest’anno per la campagna estate la scelta è ricaduta sul ritrovare il proprio tempo. Oggi il tempo rappresenta un fondamentale bisogno che non si esprime solo nella vacanza ma che tocca corde profonde e costituisce un tema che invade anche la valutazione di scelte di vita, lavoro ecc. Un trend attuale che abbiamo deciso di trasporre nella campagna. In estate il tempo si configura anche un plus dell’offerta turistica”. Tramite un sottile gioco sonoro, il commercial si sviluppa come un crescendo tematico, retorico e narrativo. Lavoro di copy finissimo, repertorio d’immagini rubacuore e tutto quel che dovrebbe essere messo a frutto per conquistare il vacanziere indeciso: il podio della nostra classifica è un esito inevitabile.

#2 “Libera la tua estate”, Trentino

Premessa di metodo: il Trentino-Alto Adige lascia ampio spazio alle due provincie autonome anche per quanto riguarda la promozione territoriale. La Regione è una creatura bicefala, e i due brand Trentino e Südtirol sono marchi distinti e separati che comunicano autonomamente come entità a sé stanti. Se i cugini altoatesini hanno scelto di investire in primavera, con la campagna Dein Platz ist hier, Im Südtiroler Frühling, la provincia di Trento ha al contrario optato per la pianificazione più classica. Libera la tua estate è un gioiello e per varie ragioni. Lo è per il montaggio drammatico ed espressionista, per i ritmi tambureggianti, per un concept che sfocia quasi nel virtuosisimo (“I momenti che ti tolgono il respiro sono quelli che te lo restituiscono”) e per una trattazione moderna, brillante e rock. Argento meritato, puntellato dal 70% delle tre preferenze espresse dagli editor della redazione.

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#1 “Eterna Scoperta”, Lazio

Con una maggioranza bulgara nelle consultazioni, lo spot di Regione Lazio è il trionfatore assoluto della nostra selezione.
E non lo è, a nostro avviso, per un commercial ben girato, per un tone of voice brillante e piacevolmente cattedratico e per un comparto visual curatissimo. Lo è per la finezza dell’insight di fondo, di gran lunga il più originale e strutturato di quanto visto quest’anno.
Mettetevi, come spesso invitiamo a fare, nei panni di un creativo che deve cimentarsi con il complesso compito di promuovere un territorio. L’ultima idea che vi verrebbe sarebbe probabilmente elaborare un positioning basato sulle preferenze per la villeggiatura delle élite politiche dell’antica Roma. “Eterna Scoperta” fa precisamente questo, rispolverando l’otium di Tiberio a Sperlonga, Vespasiano alla ricerca di un po’ d’aria fresca sulle rive del Velino e i day-off sull’altipiano di Arcinazzo di un Traiano in fuga dal traffico dell’Urbe.
Così, con irriverente leggerezza, come per ricordare – per fare il verso a Corrado Guzzanti – che mentre qui si faceva hospitality, nel resto d’Europa “si andava nudi a caccia di marmotte”. Oro, oro e ancora oro, e senza la gravitas tipica del primo della classe.

Credits: Saatchi & Saatchi, Think | Cattleya

Buone vacanze a tutti, a prescindere dalla località in cui le trascorrerete!

Ci leggiamo presto!

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