Regioni italiane e promozione territoriale: la top 5 degli spot del 2023

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8 Agosto 2023
Silenzia il telefono

Puntuale come l’esodo agostano sulle strade italiane e il caro prezzi nelle destinazioni balneari, non poteva mancare la classifica delle migliori creatività pubblicitarie stilata dalla redazione di Gazzetta. E tra prove che si aggiudicano il bonus strategia, piacevoli sorprese, prove di forza e prime volte, anche quest’anno abbiamo un vincitore.

#5 Puglia, Assapora la meraviglia – Innamorati della meraviglia – Esplora la meraviglia – Riparti dalla meraviglia

Coraggiosa la scelta della Regione Puglia, quest’anno. Regina del 2021 secondo la redazione, l’anno scorso aveva faticato a ripetersi. E dopo un biennio di corti e comparsate vippute (vedi Sergio Rubini nella duplice veste di regista-attore protagonista lo scorso anno), il cambio di direzione si fa radicale. La multi-soggetto on air quest’anno è quanto di più lontano da ciò che abbiamo visto le estati scorse e se confiniamo l’analisi all’ingegno non è niente per cui valga la pena strapparsi i capelli. Va premiata però un’iniziativa di marketing strutturata, strategicamente encomiabile e capace di parlare tanto al mercato interno, quanto a quello estero. Puglia Promozione, l’agenzia regionale per la promozione territoriale, segmenta con il bilancino target chiari e ben identificati: il foreigner che smania all’idea di sposarsi in una masseria, il gastrocurioso che cede al richiamo di freselle, focaccia e buon vino o il casual tourist attratto dalle spiagge caraibiche del Salento. C’è tutto quello che fa prevedere un ottimo ritorno d’investimento, tranne forse la creatività.

Agenzia: Puglia Promozione

#4 Romagna, La Romagna è la vacanza degli italiani

Dici Romagna, pensi vacanze. Da inizio XX sec. la riviera che si estende dal Delta del Po al Conero è sinonimo indiscusso di villeggiatura. Attorno a quest’incipit gioca tutto lo script di una réclame pubblicitaria che ostenta l’heritage del territorio come destinazione turistica iconica. Un eterno Rimini, Rimini in vero non fantasiosissimo, ma a suo modo originale e chirurgico nel trasmettere un messaggio semplice, senza pretese, vuoi anche un po’ ruffiano ma… autentico. Come una partita a beach volley con gli amici teenager di un’estate remota nella memoria, eppure ancora viva nel cuore.

Agenzia: Eshu Adv

Honorable mention: Toscana, Rinascimento senza fine

Prima di passare in rassegna i medagliati, ecco la menzione d’onore: questo spot di Regione Toscana. Fece qualcosa di analogo il Friuli Venezia-Giulia l’anno passato, non senza il nostro plauso. Lo fece forse meglio, perché a voler essere pignoli qui l’idea si annacqua in un’execution che la tira un po’ troppo per le lunghe, ma che comunque spicca per originalità: raccontare un territorio attraverso un caleidoscopio di suoni. Il repertorio immaginifico c’è ed è forte, da Palazzo Pitti alle colline del Chianti, dall’Arno alla Maremma. Lo storytelling uditivo non viene però mai messo in secondo piano, ed è l’architrave su cui tutto il commercial si regge. Davvero bello.

Agenzia: Visit Tuscany

#3 Molise, Autentiche emozioni

Che ci fa la regione più piccola d’Italia sul podio? Abbiamo buone ragioni per avervela collocata. Ed è bastata questa ad in formato teaser dal sapore vagamente cinematico, che non si perde in fronzoli ma che risveglia dal torpore di una pausa pubblicitaria televisiva. Un copy semplice, un voice che incide e quella tonica che cade all’altezza di “Esiste un posto”, come a volersi fare subliminali beffe degli archetipi sul Molisn’t. Il Molise esiste eccome ed è un tesoro nascosto bene. Vedere per credere, e prenotare. Oltre ai complimenti, alla prova va il premio della critica e quello per la miglior pianificazione, considerando la trasmissione durante la prima di Sanremo 2023.

Agenzia: Rai Pubblicità

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#2 Trentino, Il Trentino mette tutti d’accordo! O quasi… + bonus track

Il secondo posto del Trentino è semplicemente frutto di una prima posizione annunciata da almeno due mesi, ma ve ne parliamo a seguire. La regione del Nord-Est quest’anno sceglie come testimonial i calciatori dell’SSC Napoli (tra cui uno spassosissimo Mario Rui), e sembrano tornare alla mente i fantasmi de La mia Liguria con Elisabetta Canalis. Invece, lo straniamento che crea vedere gli azzurri nelle vesti di advisor turistici davanti a un malcapitato che armeggia confuso con una cartina è filologicamente correttissimo: il Napoli spende a Dimaro, a qualche chilometro da Trento, ogni ritiro estivo da più di dieci anni. C’è da ridere e alla fine il concept è funzionalissimo: in Trentino, vanno d’accordo tutti. Dai napoletani ai milanesi, romani o torinesi – rappresentati simbolicamente dal forestiero. L’unico problema è l’imbarazzo della scelta, e questo in fondo… è sempre il minore dei problemi.

A questo cameo degli ormai trentini adottivi provenienti dal Golfo degli Aranci si aggiunga anche uno splendido e incalzante teaser che fa parte di una multi-soggetto in rotazione fourseason. Del resto, la provincia autonoma attrae turisti tutto l’anno e saperli ingaggiare con messaggi scolpiti sulla stagionalità è fondamentale. Non solo attenzione e pianificazione, però, anche creatività di altissimo livello, con un dialogo costante di copy e immagini e degli archi barocchi dal sapore vivaldiano a far da sfondo. Insomma, il Trentino comunica a tutto tondo, con una strategia modulare da autentico brand territoriale. Argento alla prova, argento anche al pensiero strategico!


Agenzia: Visit Trentino

#1 Sardegna, Un mondo straordinario

Una fantasmagoria che sembra uscire dalla penna di Tolkien, solo al posto della Terra di Mezzo troviamo la spiaggia di Porto Pino, i nuraghi, i centenari tanto comuni nella perla del Mediterraneo, il Gennargentu, i giganti e il Mamuthone, che sotto la sua grottesca maschera cela il volto di Caterina Murino – simbolo per antonomasia del viaggiatore che approda in questo straordinario contesto. Volto e simbolo che ritroviamo, fuori dalla narrazione onirica e fantasy, nelle sembianze di una madre che sfoglia alla figlia questa e altre storie in un album, in una narrazione che collassa su sé stessa facendosi metanarrazione. Ecco: questo genere di lavori alzano la proverbiale asticella del mercato della pubblicità italiana e non solo qualitativamente. La campagna è pianificata in un’ottica davvero globale: gli oltre due milioni d’investimento – al di là delle semplici concessioni sulle tv nazionali – sono stati allocati per raggiungere n mercati esteri, tra cui States, UK e Francia e Germania. Il tutto, con il plauso della giuria dei Mediastars che gli ha attribuito ben sei premi. La vittoria del resto appartiene agli audaci. E ai sognatori. E in questo caso non manca né l’audacia né il sogno. Oro, e non poteva essere altrimenti.

Agenzia: Digital Studio (Produzione)

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